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La disfida Vannacci. Rondinelli: “Libro folle e fascista”. Gaddi: “La vera emergenza è il politicamente corretto”

Alcuni giorni fa il coordinatore provinciale di Forza Italia, e consigliere regionale, Sergio Gaddi ha difeso pubblicamente (qui i dettagli) le posizioni espresse nel libro “Il mondo al contrario” dal generale Vannacci, salito alla ribalta in queste settimane (e volume più venduto in Italia) su cui si è molto dibattuto per frasi come “cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!”. Nel testo non mancano poi attacchi all’emancipazione della donna e, non bastasse, riferendosi alla pallavolista di colore azzurra Paola Egonu, Vannacci scrive che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità. Ne parliamo dunque con Gaddi e con chi anche di recente, su ComoZero.it, ha duramente attaccato il Vannacci-pensiero (qui i dettagli), Giuseppe Rondinelli, tra le mille cose che fa, anima di Radio ComoZero

SERGIO GADDI

E’ stata una scelta decisamente controcorrente. Rimane di quella idea?
Devo fare una premessa. Credo che il politicamente corretto e il pensiero unico siano un’emergenza culturale. Io riconosco a Vannacci, al di là della singola opinione di merito, di essere una voce fuori dal coro. Esprimere una opinione resta un diritto sacrosanto e si deve riconoscere al generale quantomeno il coraggio.

Quindi il problema non è Vannacci, ma il politically correct?
Certo, perché stiamo rasentando il ridicolo e vivendo un’emergenza culturale che censura e trasforma in criminale chi utilizza forme di paradosso che sono invece sinonimo di intelligenza.

Ad esempio?
“Oggi verrebbe censurata tutta la commedia degli anni Sessanta, il cinema italiano degli ultimi decenni bandito. Neppure Biancaneve può più essere bianca e anche la Divina Commedia sarebbe tacciata di pornografia. Nei libri vengono sostituite le parole, ma stiamo scherzando? Ognuno avrà il diritto di scrivere quello che vuole? Invece ci stanno portando in maniera melliflua alla censura di ogni opinione non convenzionale e questo è uno scenario drammatico.

Almeno nell’arte figurativa, il suo campo, è rimasta la libertà?
L’arte è il trionfo della libertà, ma c’è chi ha coperto il David per non offendere con le sue nudità. E’ vero che all’epoca anche la Déjeuner sur l’herbe di Manet fece scandalo, ma oggi siamo andati oltre. Si attaccano direttamente gli artisti. C’è chi vorrebbe cancellare Picasso per il rapporto che aveva con le donne, Caravaggio perché fu un omicida. Ma è necessario distinguere i piani, invece. A me non importa nulla del rapporto di Picasso con le donne, ma ammiro le sue opere, Les Demoiselles d’Avignon e Guernica. Giudicare con altre categorie è spaventoso.

Ok la premessa, ma torniamo a Vannacci, ha comprato il suo libro? E le posizioni sull’omosessualità sono anche le sue?
Si io l’ho comprato e l’ho letto. Riguardo i gay, Vannacci fa un discorso statistico, di media, e dice che sono un allontanamento dalla media, qualcosa che si distacca da ciò che è statisticamente rilevante. A me non importa nulla del comportamento sessuale di ciascuno. Ho però posizioni molto rigide riguardo l’adozione da parte di coppie omosessuali. Credo che la maternità surrogata e l’utero in affitto siano lesivi della dignità umana e da considerarsi un reato universale, così come ha indicato il governo Meloni. Si tratta di un mio punto di vista personale e credo di avere il diritto di dirlo.

Potrebbero accusarla di omofobia.
Ma non fatemi ridere, su questi argomenti l’omofobia non esiste. Esistono dei punti di vista diversi. Sui figli io ho le idee ben chiare. E per questo mi fa orrore il comportamento del cantante Tiziano Ferro.

Torniamo al libro del generale. Su cosa non è d’accordo con Vannacci?
Ci sono moltissime pagine discutibili, ma è così in qualunque testo, escluso il Vangelo. E’ un libro che ha anche parti interessanti che pure io difendo dal rischio di un pensiero unico in una società che sta andando verso il ridicolo.

Sugli immigrati la pensa come il generale?
Credo nel diritto di uno Stato avere un confine.

E la pallavolista Paola Egonu rappresenta l’italianità?
Posso rispondere con una battuta? Non mi interessa il colore della sua pelle, ma di certo non esprime simpatia, che è una caratteristica tipicamente italiana. E, per favore, non negateci il diritto di fare una battuta ogni tanto. Lo dico da meridionale che spera prosegua l’ironia dei lombardi su napoletani, campani e salernitani. Sono valori da tutelare. Nessuno si permetta di cancellare il diritto alla comicità, all’ironia e al sarcasmo.

Ora intervistiamo Giuseppe Rondinelli, che non la pensa proprio come lei…
Rondinelli è una persona talmente simpatica che posso accettare da lui qualsiasi opinione.

GIUSEPPE RONDINELLI

Gaddi ha detto che qualsiasi sia il suo pensiero, lei gli è molto simpatico e quindi ha pieno diritti di esprimersi, in virtù della sua simpatia.
Anche a me Sergio è simpatico e ci conosciamo da quando avevamo i calzoni corti, però alcune sue posizioni sono insostenibili. Ormai si è disegnato un personaggio e lui che è un bravo attore lo interpreta credo anche in politica. Abbiamo litigato di recente anche in tv, a Espansione, ma spente le telecamere abbiamo fatto la strada fino a casa insieme.

Però a lei la questione Vannacci l’ha proprio colpita sul vivo, in particolare quando è arrivato il commento dell’ex vicesindaco di Como, Paolo Mascetti in prima pagina sul quotidiano La Provincia. Nel video che ha postato sui social traspariva bene tutta la sua rabbia e anche un po’ di sconforto.
Ero bello alterato e ho pure aspettato alcune ore prima di registrarlo, altrimenti non so cosa sarebbe uscito dalla mia bocca se non fossi sbollito un po’. Sa che però anche oggi ho ricevuto complimenti e solidarietà da una persona?

Ma lei il libro del generale l’ha letto?
Non l’ho comprato e non ci penso neanche di dare soldi a questa causa. Però ho letto diversi stralci pubblicati ampiamente sui quotidiani e anche online. Ecco, io non trovo grave che qualcuno esprima liberamente le sue idee, che siano politiche o sociali, se non recano danno ad alcuno. Se però si tratta di opinioni offensive e che tendono a limitare la vita privata, si entra nell’illecito. E non si dica che si tratta di interpretazioni, il generale fa chiari e aberranti riferimenti a omosessuali, donne ed extracomunitari. Sono idee che possono nuocere alle persone.

Quindi lei limiterebbe la libertà di espressione su alcuni argomenti?
Un generale è un pubblico ufficiale e non credo possa cavalcare pubblicamente idee folli e fasciste. Michela Murgia, in una delle sue ultime apparizioni pubbliche, al Salone del libro, ha detto: “Ma voi vi aspettate che il fascismo vi bussi a casa con il fez e la camicia nera e vi dica: ‘Salve, sono il fascismo, questo è l’olio di ricino’?” ed è vero. In quel libro c’è tanta ideologia fascista. Chi ha combattuto come me per anni per poter vivere nella normalità i suoi legami affettivi è giusto che stia in allerta e si arrabbi. Abbiamo fatto un passo alla volta, a fatica, ma ogni volta si rischia di retrocedere di chilometri. Non parlo di agevolazioni per chi è un membro della comunità lgbtqia+, ma di diritti umani basilari, di avere le stesse possibilità delle altre persone, di essere riconosciuti come una famiglia.

A breve festeggerà un anno di Unione Civile con Diego, alla fine ce l’avete fatta.
Un anno… sa quanti anni abbiamo dovuto aspettare per il riconoscimento come unione di fatto? Perché non posso dirmi sposato ancora, ma soltanto unito civilmente. Vede, il messaggio di Vannacci alimenta quel sottobosco che si ritiene normale e che fino a ieri ti gridava “F…io di m….a” in mezzo alla strada. C’è chi ha subito attacchi fisici anche di recente. Sui diritti umani acquisiti si deve vigilare quotidianamente e la regola vale anche per le donne e gli extracomunitari. Ci sono sindaci che si rifiutano di registrare i bambini delle famiglie arcobaleno. La peggiore politica ha subito sposato la tesi del generale Vannacci. Che mondo vogliamo consegnare ai giovani? Un mondo in cui non esistono gli omosessuali o si devono nascondere?”

Cosa ne pensa della maternità surrogata? Lei e Diego avete mai pensato di avere un figlio?
E’ un argomento molto delicato e personale. Io, a 52 anni, non ho più l’età e la forza per un figlio. Ho letto i commenti sui figli di Tiziano Ferro, uno scritto proprio da Sergio Gaddi. Mi piacerebbe che tutti prima di esprimersi sull’argomento e prendere una posizione, approfondissero il tema con chi lo ha toccato con mano. Altrimenti possiamo fare solo discorsi di morale che vanno bene per la tv.

Tiziano Ferro ha anche divorziato.
E ci mancherebbe che non abbia il diritto di divorziare. Si tratta di un diritto che abbiamo anche io e Diego, nonostante tutta la fatica che abbiamo fatto per arrivare al nostro primo anniversario. Per ora il pensiero non ci sfiora per fortuna.

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

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7 Commenti

  1. Paola Egonu «di certo non esprime simpatia, che è una caratteristica tipicamente italiana»: siamo ancora a questi livelli? Italiani gente simpatica? Ma facciamola finita una volta per tutte con questa fesseria!

  2. Le polemiche sul pensiero unico mi fanno sorridere. L’unico Pensiero che da sempre caratterizza il dibattito nel nostro Paese è quello della Chiesa Cattolica.. Se si guarda bene, le posizioni politiche sui migranti o sull’apertura alle diversità o sulla difesa delle proprie radici occidentali riflettono le posizioni progressiste o conservatrici della Chiesa cattolica. Basta leggere le recenti dichiarazioni di alcuni Cardinali che non si riconoscono nelle aperture di Papa Francesco; oppure rendersi conto di come sono diverse le prediche di Don Giusto o del povero Don Malgesini rispetto a quelle del parroco di Grandate o di altri Parroci della nostra Diocesi. Quindi, lasciamo da parte il Pensiero e il Dibattito unico che purtroppo per noi laici e miscredenti non è mai quello predominante. Sono d’accordo invece con Gaddi nel dire che il politically correct è dannoso al dibattito politico quanto al fegato di ognuno di noi. Posso ricominciare a chiamare “baluba” i miei amici della Lega? E i celerini che si tolgono il casco per solidarizzare con i gilet arancioni e con i tassisti e che, invece, manganellano gli studenti che contestano il Governo, posso chiamarli fascisti, faziosi e intellettualmente disonesti? E posso dire che mi inquieto quando penso che parte della vagonata di tasse che pago serve a dare sontuosi stipendi a centinaia di generali, compreso Vannacci, e ammiragli che non servono a nulla, che non possono essere licenziati e neppure mandati pubblicamente a quel paese? Mah…..mi sa di no! Addio politically correct! 😊

    1. Fosse solo lo stipendio, pensa a quanto poi prenderanno di pensione per aver fatto quello che hanno fatto nella loro vita “lav(or)ativa?

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