Nel cuore della Brianza più autentica, tra colline, boschi e sentieri che sembrano usciti da un tempo lontano, sorge l’Agriturismo Brusignone: non solo un luogo dove mangiare e dormire, ma un microcosmo vivo, pulsante, in cui natura, agricoltura e spiritualità si intrecciano. A guidarlo è Beppe Scotti, la cui avventura è iniziata con un solo ristorante della Brianza, ed è cresciuta fino a dare vita al Gruppo Ethos, azienda ristorativa che comprende sei ristoranti, due birrifici e un’azienda agricola Bio e agriturismo nelle province di Lecco, Como, Milano e Monza Brianza.
Scotti, nel 2020 ha scelto di “sporcarsi le mani” per davvero, trasformando il proprio amore per il buon cibo e la vita semplice in una vera impresa agricola e di ospitalità. “Volevamo ricongiungerci alla terra, tornare a produrre quello che serviva alla nostra tavola e a quella dei nostri ospiti – racconta Scotti – Così è nata Brusignone: da una cascina ristrutturata con cura e tanta voglia di fare”.
“È un lavoro meraviglioso, ti cambia il modo di vedere il mondo”
Oggi l’azienda agricola produce ortaggi biologici a rotazione stagionale, peperoni, zucchine, melanzane, e frutti minori come mirtilli e ribes, raccolti freschi nel piccolo frutteto. “Nei campi adiacenti al nostro agriturismo coltiviamo differenti prodotti ortofrutticoli in regime biologico. I prodotti vengono raccolti e serviti presso il nostro ristorante agricolo oppure usati per produrre conserve. Poco oltre il frutteto, c’è un’orto a pieno campo dove è possibile conoscere le piante in modo diretto e approfondirne gli aspetti botanici. Mentre sulle colline che circondano l’agriturismo abbiamo anche delle serre per la coltivazione delle verdure del nostro ristorante. Coltiviamo in filari i piccoli frutti come mirtilli, more, lamponi, uva spina e ribes. Si possono gustare freschi, magari accompagnati da un buon gelato agricolo, oppure trasformati in dolci e confetture deliziose. Sul limitare del campo dei frutti minori, abbiamo anche un frutteto con peri, susine e ciliegi”.
Ma il vero orgoglio dell’azienda sono le 110 arnie biologiche, presidiate con passione da Beppe stesso. Le api producono mieli purissimi, dalle fioriture di acacia, tiglio, castagno e millefiori primaverili. “La passione per l’apicoltura è nata quasi per caso – confessa – Ma osservare il superorganismo delle api mi ha aperto un mondo. Mi ha fatto riflettere sulla connessione tra uomo e universo, su quel divino che c’è nella vita. All’inizio ho cominciato con dieci arnie, oggi ne ho più di cento. Durante la stagione piena, ognuna ospita fino a 50 mila api. È un lavoro meraviglioso, ti cambia il modo di vedere il mondo”.
Accanto al miele, si affiancano altri prodotti, come per esempio il vino, in diverse varietà: il Villano Bianco e Rosso dalle vigne in Oltrepò Pavese e il Chianti da quelle in Toscana, sidro di mele valtellinesi, e persino birra agricola, nata dai campi d’orzo coltivati in provincia di Foggia. Tutto viene prodotto artigianalmente, destinato al consumo interno e alla vendita diretta. “Tutto quello che facciamo nasce da passione e curiosità – chiarisce – Se mi viene voglia di capire come si fa la birra, vado nei campi a vedere l’orzo. Se voglio fare l’idromele, studio le fermentazioni. È questo il bello: imparare”.
Non solo silenzio e relax
Ma Brusignone è anche ospitalità: la struttura dispone di quattro camere e una sala ristorazione che accoglie famiglie, coppie e gruppi per pranzi, cene, eventi e persino matrimoni. Non mancano gli animali: bovini, capre, pony, cavallini nani e maialini, con cui i più piccoli possono entrare in contatto diretto. “Offriamo un’esperienza di immersione totale nella natura. Non solo silenzio e relax, ma anche laboratori didattici per bambini e attività di team building per adulti e aziende. Quando arrivi qui, entri in una valletta isolata, fuori dalla Brianza delle fabbrichette. C’è silenzio, c’è aria buona. Qui si rallenta, ci si ascolta”, spiega Beppe.
I visitatori possono partecipare a percorsi guidati tra le arnie, esperienze di trekking nei boschi, passeggiate con cavalli nani, e workshop per realizzare candele in cera d’api. Per le aziende, Brusignone propone format personalizzati di team building: team cooking, laboratori sensoriali, orientamento tra i boschi. “Con le scuole o i gruppi aziendali, lavoriamo sul contatto vero. Spazzolare un cavallo, riconoscere le piante nel bosco, osservare le api in una teca trasparente. È un modo per ricostruire un legame con ciò che abbiamo dimenticato”.
“Brusignone è come uno scrigno”
L’agriturismo è diventato anche rifugio temporaneo per chi, dalla vicina Milano, cerca una settimana di smart working diverso, immerso nel verde, nel silenzio e nei ritmi della natura. “Ci sono persone che vengono a lavorare da remoto qui, e il pomeriggio vanno a passeggiare nei campi. Cambia tutto: si dorme nel silenzio, si mangia bene, si rallenta. È una forma di benessere, anche mentale. Brusignone è come uno scrigno, un pezzo di Brianza di cent’anni fa, intatta e autentica”.
E se gli chiedi qual è la sfida più grande? “Tenere in piedi tutto questo, e farlo bene. Ma quando ci metti passione e curiosità, la fatica non pesa – risponde – Ogni cosa che faccio, la faccio perché mi entusiasma. Sono una persona curiosa: voglio capire, approfondire, crescere. È questo che mi spinge avanti. Bisogna essere disposti a fare, a imparare ogni giorno. Le mani si sporcano, ma ne vale la pena. Perché alla fine, quello che costruisci non è solo un’azienda: è uno stile di vita”.
Per saperne di più, visitate: Azienda Agricola Bio e Agriturismo Brusignone