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Il futuristico stabilimento per l’agricoltura verticale che sta sorgendo in provincia di Como: “Operativi a fine luglio”

Prende sempre più forma il nuovo stabilimento in provincia di Como di Planet Farms, società di tecnologia di riferimento nel settore del vertical farming. Si tratta di un impianto di nuova generazione in costruzione a Cirimido, i cui lavori di costruzione vedranno in questi mesi un’importante accelerazione, con l’obiettivo di continuare con determinazione il percorso di crescita dell’azienda già avviato nel 2023 e non interrotto nemmeno dal rogo che ha praticamente distrutto lo stabilimento di Cavenago.

“L’azienda conferma la mission verso l’innovazione e la sostenibilità che la caratterizza fin dalle sue origini e si dimostra differente anche nelle scelte che riguardano il capitale umano – si legge in una nota – Planet Farms, infatti, a poco più di due settimane dall’incendio che ha coinvolto lo stabilimento di Cavenago, ha deciso di non ricorrere alla cassa integrazione, sebbene quanto accaduto lo consentirebbe. Tutta l’azienda è ora concentrata verso la realizzazione del nuovo stabilimento, a cui ciascuno contribuirà con la messa in campo delle proprie capacità professionali”

Per quanto riguarda la ripresa della produzione, l’azienda ha deciso di attendere l’attivazione del nuovo sito di Cirimido, con l’intenzione di garantire gli altissimi standard di qualità, freschezza e gusto ai propri consumatori, senza scendere a compromessi. Il nuovo impianto, che sarà operativo a partire da fine luglio, avrà dimensioni doppie rispetto a quelle di Cavenago – sorgerà su un’area complessiva di 40.000 mq, di cui 11.500 dedicati allo stabilimento, con una superficie netta di coltivazione pari a 20.000 mq – consentendo a Planet Farms di compiere un ulteriore passo in avanti in termini di innovazione tecnologica, efficienza e produttività.

I team tecnici dell’azienda – ingegneristico, agronomico e software – hanno concluso la definizione degli impianti e l’attuazione di una serie di test volti a implementare e ottimizzare ulteriormente le dotazioni tecnologiche già impiegate nello stabilimento di Cavenago. L’obiettivo di queste attività è stato anche quello di acquisire dati sempre più precisi e puntuali, per garantire nel nuovo impianto un monitoraggio dettagliato e costante del prodotto e di tutti i parametri di crescita. In queste settimane, il folto team di ingegneria e R&D è al lavoro con l’organizzazione delle attività di installazione, allestimento e avviamento dell’impianto.

Dal punto di vista energetico, lo stabilimento di Cirimido rispecchierà il credo di Planet Farms in termini di efficienza e sarà alimentato anche tramite fonti energetiche rinnovabili, tra cui un impianto fotovoltaico che occuperà una superficie di circa 8.000 mq.

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8 Commenti

  1. Ma non potevate andare da un’altra parte?? Dovete sporcare la nostra bella e tranquilla Cirimido, andate in montagna lontano dalle case e abitanti che cercano di vivere in un ambiente pulito.

  2. Finalmente si và nella giusta direzione.
    -Niente più pesticidi;
    -Niente inquinamento delle falde acquifere;
    -Niente avvelenamento del terreno;
    -niente nichel;
    -niente prodotti cancerogeni.
    COMPLIMENTI 👍

  3. Che visione distorta dell’agricoltura….ci sono tanti agricoltori in tutto il mondo che amano e curano la propria terra e di certo non si divertono a sprecare pesticidi e concimi ma usano solo quello che è necessario per darci cibo di qualità, bello come siamo abituati a trovarlo nei supermercati e a un prezzo accessibile a tutti. Tutti i modelli di agricoltura è giusto che coesistano. La possibilità che oggi abbiamo di scegliere quello più adatto ai nostri bisogni è una fortuna che ci possiamo permettere noi occidentali ma molti di questi potrebbero non essere sostenibili economicamente per molte persone nel mondo. Il mio consiglio è di guardare al di là del nostro orticello e a valutare sempre con spirito critico quello che ci viene comunicato di negativo sull’agricoltura fatta in campo…

  4. Auguri per la riuscita dell’impianto. Speriamo bene. Sarà poi possibile per i consumatori locali accedere all’acquisto di prodotti ??

  5. Chissà se qualcuno a cui interessa continuare ad operare con tonnellate e tonnellate di pesticidi, su cui i soliti 4 gatti fanno miliardi e miliardi di utili, e con miliardi di tonnellate di acqua…… non sarà tentato di….. incendiare anche questa nuova e meravigliosa e innovativa struttura???
    Speriamo che vada tutto bene anche se gli interessi in gioco sono miliardari perché si tratta di liberare milioni di ettari attualmente coltivati con logiche predatorie e tossiche per creare in tutta la pianura, pardon palude, padana strutture simili.
    L’immenso spazio che si libererebbe, il 90%, andrebbe assolutamente rifotestato così com’era in tutta Europa un tempo. Si potrebbero piantare miliardi di alberi e rigenerare i suoli che sono ormai sterili e morti senza il super massiccio uso di pesticidi e concimi chimci.
    Dubito che quei 4 gatti che hanno il 70% dei terreni lo consentirà, perché, per chi non lo sa, il 70% dei terreni agricoli è di proprietà del 10 % delle aziende agricole.

    1. Poi passeranno agli insetti ma se il sito bruciato stanno indagando c’erano fumo tossici che green è cretino

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