Il divieto di spostamento tra regioni durerà altri 30 giorni.
E’ uno degli elementi emersi durante il vertice governo-regioni convocato questa sera in vista del Consiglio dei minstri, convocato dal premier Draghi, per domani mattina.
I lavori sono finiti alle 21.30. Il decreto (non dpcm) che sarà varato domani fisserà i nuovi divieti, in chiave anti pandemica, fino al 25 marzo. Di fatto tutte le restrizioni che conosciamo saranno rinnovate.
Tramontata, come da anticipazioni, l’ipotesi di un’Italia interamente arancione.
Il decreto confermerà il divieto di spostamento tra piccoli comuni e la regola che prevede di muoversi al massimo in due persone (esclusi under 14) verso un’abitazione privata (amici, famiglia, etc).
Il timore che spinge alla massima cautela, hanno spiegato i ministri Speranza e Gelmini, è sempre quello delle nuove varianti covid in circolazione.
Saranno mantenute le zone e i colori ma saranno anche previste (è già possibile ma evidentemente si va verso un rafforzamento dell’indicazione) chiusure localizzate (province e comuni).
I presidenti di regione sono stati chiari: basta decisioni prese e, quindi, comunicate all’ultimo minuto. Insomma, ogni scelta da Roma dovrà essere presa con anticipo in accordo con gli Enti locali e il Parlamento. Il governo Draghi agirà dunque in questa direzione.
Le Regioni hanno anche presentato la bozza di un documento (che Gelmini domani porterà in Cdm) dove si chiede, tra le mote cose, la revisione dell’indice Rt e dei conseguenti parametri nel sistema delle zone. Di fatto si chiede una semplificazione delle procedure, anche quando fossero più restrittive.
Chiesta inoltre la vaccinazione di tutti gli insegnanti indipendentemente dalla regione e dalla residenza di appartenenza. Nel documento, anticipa Repubblica, si chiede di: “Poter garantire la vaccinazione ai propri insegnanti residenti ed assistiti, indipendentemente dalla Regione in cui prestano servizio”.
2 Commenti
Speriamo di passare una Pasqua normale (o quasi)
Come se il problema fondamentale di questa pandemia siano i professori…