Viene dalla provincia di Como il grande albero di Natale di Roma. Ieri il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, e la presidente del Gruppo Acea, Barbara Marinali, hanno dato il via all’accensione delle luminarie di via del Corso e del maxi abete in Piazza del Popolo, con una madrina, d’eccezione: Andrea Delogu, conduttrice televisiva, conduttrice radiofonica e attrice italiana.
E se le illuminazioni sono state realizzate con tecnologie a basso consumo e con emissioni di Co2 ridotte al minimo, con un gioco di luci che si estende per tutta la lunghezza di Via del Corso, in piazza del Popolo è stato messo a dimora l’albero che proviene da un vivaio di Cantù ed è stato scelto nel rispetto delle norme relative al taglio di arbusti non più dedicati alla piantumazione in terra.
“La festa dell’8 dicembre ci avvicina al Natale che quest’anno è speciale perché coincide con l’apertura della Porta Santa. Grazie per la pazienza, abbiamo riempito la città di cantieri ma era necessario non solo per accogliere i pellegrini ma anche per rendere la città più bella, più accogliente, più verde e più giusta” ha commentato Gualtieri durante l’accensione dell’albero, rivolgendosi a cittadini e turisti.
“Sono fiera e orgogliosa del lavoro del dipartimento Tutela Ambientale e del Servizio Giardini di Roma Capitale – commenta l’assessora all’Agricoltura e Ambiente Sabrina Alfonsi – che hanno curato tutto nei minimi dettagli, dall’arrivo da Cantù a Roma in piena notte con un trasporto eccezionale richiesto dalle dimensioni dell’albero, all’illuminazione e agli addobbi. L’abete, che si avviava a completare il suo ciclo vitale, da oggi si offre in tutto il suo splendore alla città e al Paese intero, nel Natale che si appresta ad accogliere il Giubileo ormai prossimo. Quest’anno lo spettacolo dell’albero in piazza del Popolo si offre ai romani e ai turisti, che arriveranno a Roma da tutto il mondo per le festività, con una scenografia ancora più suggestiva e luminosa che farà tornare la Capitale al centro dell’attenzione internazionale”.
Le luminarie natalizie sono dedicate allo spirito del Giubileo.
Il progetto di quest’anno, realizzato con tecnologie a basso consumo, in grado ridurre al minimo l’emissione di CO2, illumina l’intera via del Corso con un cielo di luci lungo quasi due chilometri, costellato da 49 immagini di gocce d’acqua, simboli di una risorsa preziosa e universale, e da piccoli globi luminosi che – nell’anno Giubilare – rappresentano l’unione di tutti i popoli del mondo che brilleranno insieme per trasformare queste installazioni in un messaggio di accoglienza e solidarietà.
Lo spettacolo natalizio di queste architetture di luce, diventato ormai una tradizione che si rinnova ogni anno, raggiunge tutti i municipi della Capitale e la novità di questa edizione consiste in una serie di immagini che saranno proiettate sulle facciate degli edifici più simbolici o rappresentativi dei quartieri fuori del centro storico. Il Gruppo Acea ha fatto della luce un importante strumento di comunicazione e di valorizzazione dello spazio urbano, nel centro storico come nelle periferie, per fare di Roma un esempio di città sostenibile, sia dal punto di vista della riqualificazione dei luoghi sia dal punto di vista del rispetto all’ambiente.
“Non si tratta di semplici luci natalizie – spiega la Presidente del Gruppo Acea Barbara Marinali – ma di vere installazioni artistiche, realizzate con tecnologie innovative per ridurre l’impatto ambientale, che contribuiscono a valorizzare il patrimonio artistico della città e a riqualificare gli spazi urbani, nel centro storico come nelle periferie. Queste luci raccontano tutta la città e rappresentano l’impegno di ACEA, in nome dell’inclusione e della sostenibilità, e il suo profondo legame con la capitale in cui è nata esattamente 115 anni fa”.