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Il sindaco: “I commercianti si lamentano del Natale a Como? E’ bulimia dopo lo stra-boom di quest’anno”

Durissimo affondo del sindaco Alessandro Rapinese contro i commercianti di Como che negli ultimi giorni hanno criticato il Natale a Como, lamentando un riflesso negativo anche sugli incassi. “A me questo Natale piace moltissimo – ha esordito il sindaco ospite di Etg+, rispondendo a una domanda che chiedeva come mai non si fosse fatta la Città dei Balocchi – E’ una questione di gusti, probabilmente i commercianti vorrebbero altro, io penso che ogni attività commerciale adorerebbe essere al centro di Disneyland per avere più opportunità. Li capisco ma noi non siamo un’amministrazione in rappresentanza dei commercianti eppure ho cercato di assecondare tutte le richieste, abbiamo prolungato le tempistiche dei tavolini, abbiamo fatto di tutto, ma io devo pensare ai cittadini e mi sembra indiscutibile che, per chi vive Como, ora la città possa essere vissuta”.

In seguito, l’affondo: “Poi quest’anno, ma proprio quest’anno, se i commercianti hanno intenzione di lamentarsi dopo lo stra-boom che ha avuto, penso che sia una sorta di bulimia, non ti basta mai nulla. Como è esplosa, abbiamo concesso i tavolini, abbiamo fatto di ogni, magari pensiamo un poco anche a chi vuole vivere la città, a chi non vuole essere in trappola. Un po’ di equilibrio, insomma”.

Un riferimento di Rapinese non è mancato nemmeno agli eventi di Natale in altre località: “Poi mi dicono, leggo, che sta andando benissimo ovunque ma siamo sicuri? Sono dati reali o sono speculazioni politiche? Basta chiedere con la stessa onestà cosa sta succedendo a Cernobbio, a Lecco, quali sono i numeri davvero. E poi guardare i dati, che dati ci sono? Lei – ha aggiunto Rapinese riferendosi alla conduttrice Anna Campaniello – ha mai sentito dire a un commerciante che sta guadagnando tantissimo? Non è esattamente la categoria. Io per loro ho lavorato sodo e duro, stiamo cercando di fare tutto per i commercianti, ma nessuno vuole vivere in trappola nella sua città o prendere la macchina e stare in coda ore. Questo è un Natale molto più sobrio, godibile e civile. Oggi almeno chi vuole venire a Como un parcheggio lo trova”. Per segnalazioni, lettere foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com o al whatsapp di redazione 335.8366795.

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34 Commenti

  1. I commercianti stanno furbescamente alzando il muro del pianto in vista della scadenza, al prossimo 31 dicembre, delle concessioni degli spazi all’aperto

  2. I commercianti si lamentano?? Hanno guadagnato talmente tanto che domenica 24 dicembre molti negozi in centro erano chiusi e molti hanno chiuso prima delle 18. MAI ACCADUTO PRIMA! Ela gente e turisti pieni di sacchi regali.

  3. Stamattina dovevo fare una commissione a como, è stato bellissimo nonostante il mercato , trovare posteggi liberi in viale Lecco, sbrigarmi in 10 minuti, e poter andare a fare visita a mia madre parcheggiando sotto casa sua senza dover impazzire! Bene così! (Ps a differenza del macello che c’era ieri in giro causa partita)

  4. Booo i commercianti si lamentano? E de cheee? ristoranti e bar pieni, negozi pieni, turismo ovunque, gente a spasso con sacchi e sacchetti. E x finire speriamo che la città dei balocchi rimanga a Cernobbio….molto meglio …..la qualità del turismo ę migliorata…piu alta.

  5. E dopo lo stra-boom del Natale scorso, come testimoniano i dati delle carte di credito che il sindaco ci ha tempestivamente riportato.

  6. Bisogna riconoscere che Rapinese Sindaco è molto bravo a cambiare le carte in tavola. Se il suo obiettivo dichiarato fosse stata la sobrietà del Natale a Como contro il caos della Città dei Balocchi, avremmo detto che ha fatto quello che ha detto. Rileggiamoci le dichiarazioni dell’anno scorso. L’obiettivo non era un Natale in sobrietà ma un Natale che sostituisse i fasti di quelli precedenti. È facile dopo che si è miseramente fallito, perché di fallimento si tratta, cercare di recuperare consenso tra chi non amava (tra i quali io) il caos del Natale degli anni passati. Il problema di Rapinese Sindaco, c’è da ripetersi, è la differenza, a volte imbarazzante, tra le dichiarazioni e le realizzazioni. È quello il suo problema e, soprattutto, e chi lo vede da vicino lo sa, l’irritazione quando qualcuno glielo fa notare. Povero Rapinese, cosa deve fare per perdere l’aurea di inaffidabilità che ormai lo caratterizza. Povero….. 😊

    1. Critiche ogni giorno dalle stesse persone, su qualunque argomento, fatevene una ragione, Rapinese si potra’ non votarlo a tempo debito per intanto lasciamolo lavorare, grazie Sig. Sindaco di aver reso piu’ vivibile la citta’!!!!!

      1. “……. l’irritazione quando qualcuno glielo fa notare” ?!? Stia “sereno Tanti Auguri”, al prossimo mandato piuttosto che votare Rapinese A-ri-Sindaco, sinistra e destra voteranno insieme e poi si che potranno insieme criticare quello di prima.

        1. #Gioelestaisereno# tu si che hai capito tutto. Destra&Sinistra a Como unite. Vai Rapi che non ti schioda più nessuno. ….come la Meloni….

          1. Sì, in effetti la malattia più diffusa tra gli italiani è il masochismo politico. Che però procede a ondate…

          2. Se c’è da scegliere tra due disgrazie, meglio la meno peggio. E una cosa è certa Rapinese Sindaco è proprio la peggio.

  7. Bravo Sindaco ,un Natale sobrio è quello che ci vuole, baristi ristoratori che piangono dopo avere fatto soldi a palate tutto l’anno sono patetici, piuttosto questa distesa di tavolini e sedie che ostacola il passaggio dei pedoni nelle piazze e vie va ridotta, Buon Natale.

  8. …non sono solo i tavolini nelle piazze a rubare spazio pubblico. Inoltre, i sistemi di riscaldamento esterno utilizzati ovunque rappresentano un gigantesco spreco di energia e sono dannosi per l’ambiente (CO2).
    Sindaco: per favore, faccia qualcosa per queste sciocchezze!!

  9. Non sono ne un bottegaio ne un barista
    e a me la citta non sembra vuota ma è vivibile. Amici di como rimanete a Cernobbio

  10. (1) I commercianti si lamentano: nihil sub sole novi; dice bene Rapinese: avete mai sentito dire a un commerciante che sta guadagnando tantissimo? (2) Rapinese dice che ha lavorato sodo per i commercianti, per esempio ha «prolungato le tempistiche dei tavolini»; (3) Rapinese dice, e ha ragione, che bisogna pensare «un poco anche a chi vuole vivere la città, a chi non vuole essere in trappola»; bisogna pensare anche a chi vive la città senza ricavarne dei guadagni. I punti (2) e (3) si contraddicono: per fare in modo che i cittadini non si sentano in trappola nella propria città e la possano vivere liberamente è necessario in primis liberare le piazze dai tavolini, che sono da troppo tempo i protagonisti assoluti degli spazi cittadini (vedi p.za Volta e p.za Mazzini, per fare due esempi).

  11. Indubbiamente la qualità della vita a Como é migliorata, negarlo significherebbe negare l’evidenza.
    Spero che l’attenzione alla qualità della vita possa continuare ad esempio eliminando il traffico di furgoni in centro (su questo in passato c’era stata una bellissima iniziativa che limitava l’accesso a pochi e specifici mezzi)

    1. Asserire che la qualità della vita a Como è migliorata, aggiungendo che è un’evidenza che non si può negare, senza però portare esempi oggettivi di questo miglioramento, è affermazione ampiamente soggettiva. A me, per esempio, pare che non sia cambiato assolutamente nulla. (Anzi: avrei preferito il restauro e la manutenzione delle vasche in p.za Grimoldi, anziché le asfittiche fioriere – che peraltro necessiteranno di uguale manutenzione)

      1. Totalmente d’accordo sul tema fontane trasformate in fioriere,
        Per quanto riguarda il tema qualità della vita, faccio riferimento ad esempio al fatto che si possa camminare in città (cosa che prima era quasi impossibile fare per il numero spropositato di persone), faccio riferimento al minor numero di « musicisti » improvvisati nelle vie (basti chiedere a chi abita in centro il disagio enorme di avere per 12 h musica sotto la finestra), faccio riferimento al venir meno del traffico infernale (fermo restando che rimane un tema)…

        1. D’accordo, però sono appunto sensazioni soggettive, a parte forse l’assenza dei musicisti. Per i miei gusti (dunque soggettivamente) la gente è comunque sempre tantissima, soprattutto nei fine settimana e nei giorni di festa: ma ci sta, se vogliamo che Como sia una città turistica (e lo è, anche se non vogliamo). Quanto al traffico nella città murata, nulla è cambiato: auto parcheggiate ovunque, gente che va e che viene, furgoni. Insomma non è più, dai tempi di Landriscina, una ZTL.

  12. Andasse a mettere il naso fuori dalla città murata per capire quanto è vivibile la sua Como. Le periferie sono uno schifo.

  13. Il vero nemico del commercio al dettaglio è Amazon, il black friday ne è stata la prova, inoltre con i saldi alle porte la gente aspetta per cogliere l’occasione, i commercianti sanno bene che è una guerra persa in partenza, non sanno rassegnarsi al cambiamento, dando al colpa al primo che capita, ma se ne faranno una ragione……

  14. Grande Rapinese. E’ giusto dare respiro ogni tanto alla città e ai residenti. Inoltre vorrei ricordare al primo cittadino di Como e a coloro che seguiranno che prima vengono i residenti poi i turisti e non viceversa.
    Chi si lamenta una volta si chiamavano i “piangina”, i peggiori da sopportare. Avanti così Rapinese e continui ad avere un progetto per una Como nel futuro non si accontenti di visioni miopi a breve periodo difetto tipico degli italiani

  15. Indipendentemente dalle idee del Sindaco (con il quale concordo, in questo caso) io mi rifiuto di pensare la città come luogo plasmato sulle esigenze di lucro di pochi a discapito dei molti.
    Recuperare il concetto di cittadinanza, di vivere collettivo, dovrebbe essere esercizio di questi nostri tempi.

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