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Il Valduce riapre il secondo piano ristrutturato per la chirurgia. Enoc: “Sorprenedente vicinanza dei comaschi durante il Covid”

Dai primi giorni di luglio il secondo piano B dell’ospedale Valduce tornerà ad ospitare pazienti di Area Chirurgica. Il reparto, che conta 29 posti letto, è stato inaugurato questa mattina della Procuratrice Speciale dell’ospedale Mariella Enoc, del vescovo di Como Oscar Cantoni, del sindaco Mario Landriscina, del Questore e del vice Prefetto di Como.

Il vescovo di Como, Oscar Cantoni, prima della benedizione, ha voluto ringraziare gli operatori sanitari per le cure che hanno prestato ai malati durante la pandemia.

“Tutte le strutture sanitarie della città sono state punti di riferimento sicuri e stabili – ha spiegato il vescovo – Questo è un ospedale cattolico ed è bello mantenga la sua identità. Si tratta di qualificare un certo stile: non ci sono scopi lucrativi ma si è attenti alla persona che è un fine e non un mezzo. La persona al centro, ritenuta sacra in ogni sua condizione. Quanto più qualcuno è malato, più ha bisogno di premura e attenzione: uno stile che è lontano dalla mentalità dello scarto di moda oggi”.

Mariella Enoc, suor Emanuela Bianchini e il vescovo Oscar Cantoni

La Madre Generale suor Emanuela Bianchini, a nome della Congregazione delle Suore Infermiere dell’Addolorata, ha sottolineato che si augura che “in questo reparto gli ammalati possano trovare la salute, non solo fisica, ma anche morale e spirituale. Noi saremo al loro fianco con grande cuore come ci ha insegnato la nostra fondatrice”.

“Era uno dei reparti originari dell’ospedale Valduce, mai rinnovati prima – ha spiegato Mariella Enoc – E’ stato rifatto completamente in circa sei mesi, dai pavimenti agli impianti. Ora ci sono 11 camere doppie e 7 singole, oltre alle sale per medici e infermieri. Resto convinta che, soprattutto nei momenti di difficoltà bisogni investire, ma è possibile farlo solo con un’ottima qualità del servizio e in tutti questi anni non sono mai mancati gli acquisti di attrezzature di livello. Anche la struttura però deve essere mantenuta perché in un luogo bello e pulito si sta meglio”.

La Procuratrice Speciale ha sottolineato: “Io non sono comasca e questo forse è il mio difetto, ma devo dire che non mi aspettavo, durante il periodo del Covid, tanta attenzione per l’ospedale. Di Fondazione Comasca, degli industriali ma soprattutto dei comaschi, delle persone comuni, che hanno donato tantissimo. Con quei fondi abbiamo potuto far fronte alle difficoltà del Coronavirus ma anche investire in migliorie per la struttura”.

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