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Impianto di trattamento fanghi e rifiuti organici a Mariano, Italia Viva: “Opera strategica con fondi dal Pnrr”

In una conferenza stampa organizzata questa mattina a Villa Gallia Italia Viva ha posto l’accento sull’importanza della realizzazione dell’impianto di trattamento di fanghi e forsu (la parte organica del rifiuto solido urbano) a Mariano Comense grazie a un importante contributo di 10 milioni di euro ottenuto tra i fondi del Pnrr. Il consigliere provinciale di Italia Viva, Ettore Pelucchi, sindaco di Ponte Lambro ha presentato una mozione in Consiglio, che verrà discussa il 28 settembre.
Presenti alla conferenza stampa i due coordinatori  provinciali di Italia Viva, Elena Vercelli e Alberto Gaffuri.

“È importante che un’opera così strategica come quella che sarà realizzata a Mariano Comense da parte di Como Acqua sia sostenuta a livello politico da parte del Consiglio Provinciale. Dobbiamo essere orgogliosi del fatto che l’Ufficio d’Ambito, in piena sintonia con Como Acqua, abbia ottenuto un contributo di ben 10 milioni di euro, forse il contributo più importante tra i fondi P.N.R.R. e se ne stia parlando troppo poco a livello pubblico – si legge nella nota diffusa alla stampa – Quest’opera comporterà impatti positivi sul territorio: la realizzazione dell’impianto di codigestione anaerobica ad umido di fanghi e forsu con produzione di biometano e compost di Mariano Comense consentirà di trasformare scarti di processo (fanghi, forsu e scarti vegetali) in materia prima per la produzione di biogas e biometano, compost e ammendanti naturali. Si parla tanto di economia circolare e di “green economy”: questo sarà un esempio virtuoso e concreto, e i benefici saranno diversi e molteplici sotto il profilo ambientale ed economico; tale investimento, insomma, avrà positive ripercussioni nel corso del tempo”.

Italia Viva dà anche i numeri sottolineando come l’impianto toglierà dalla strada i camion che oggi portano fanghi e rifiuti “principalmente nelle pianure della bassa Lombardia: Lodi, Pavia, Cremona, Mantova, oppure al termovalorizzatore di A2A di Brescia. Migliorerà il ciclo dei rifiuti andando a smaltire circa 22.000 tonnellate anno di fango, 15.000 tonnellate di scarto del verde, 15.000 tonnellate di Forsu della raccolta differenziata che oggi vanno in parte fuori dal territorio provinciale; in futuro, anche la TARI potrà avere una riduzione per i Comuni comaschi. Non da ultimo, una proiezione di ricavi annui di quasi 6 milioni di euro tra produzione biogas/biometano/energia elettrica” si legge sempre nella nota.

Italia Viva intende vigilare affinché non vi sia, come capita spesso, qualcosa che rallenti questa iniziativa. “Purtroppo, in casi come questi, dove gli interessi in gioco sono molteplici e, correttamente, gli Enti pubblici che dovranno esprimersi a riguardo sono parecchi, non vorremmo mai che qualcosa a livello burocratico rallentasse il percorso” si legge ancora.

“I termini sono stringenti: entro giugno 2025 dovrà essere tutto pronto ed è per questo che ci stiamo attivando affinché almeno la Provincia possa essere simbolo di semplificazione ed efficienza nel garantire il percorso “in discesa”. Ne va della credibilità di un territorio che su questo argomento può fare la differenza e che, a opera ultimata, potrà anche vantarsi di avere un impianto di trattamento di rifiuti di questo tipo al 100 % pubblico con notevoli risparmi in termini di costi di smaltimento, elemento non di poco conto visto il continuo aumento delle bollette dell’acqua. È quanto mai strategico che si possa concretizzare il tanto auspicato “gioco di squadra” tra tutti gli attori istituzionali del territorio comasco: Provincia di Como, Ufficio d’Ambito, Como Acqua, Comuni interessati e tutti gli Enti pubblici coinvolti” concludono gli esponenti di Italia Viva.

LA MOZIONE

Comunicato stampa
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Un commento

  1. È una soluzione ottima
    Mancava da anni. Mi auguro solo che interessi di parte, spesso mascherati da ambientalismi, non ostacolino il progetto.

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