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“Interventi sempre più pericolosi a Como”. La Polizia locale compra i cuscini di protezione per Tso

Dopo il taser, altr nuova e inedita dotazione in arrivo per gli agenti della Polizia locale di Como. Sono infatti stati acquistati due cuscini da contenimento per Tso (trattamento sanitario obbligatorio). In pratica, si tratta di cuscini di protezione con due impugnature nella parte posteriore e il materiale interno per assorbire gli urti, utile in particolare per la protezione da lame e aghi in situazioni critiche.

E infatti, tra le motivazioni alla base dell’acquisto, viene spiegato che “gli operatori della Polizia Locale di Como, durante il normale servizio di controllo del territorio, sempre più frequentemente sono chiamati a interagire con utenti il cui comportamento, sfocia in atteggiamenti violenti e, in taluni casi limite, richiede l’applicazione di provvedimenti di carattere eccezionale, quale il Trattamento Sanitario Obbligatorio”.

Dunque “occorre garantire le migliori condizioni di sicurezza per la gestione di tutte le attività effettuate dalla Polizia Locale, soprattutto per quelle che espongono gli operatori ad alte condizioni di rischio e un sistema di protezione efficace nel caso di specie risulta essere il cuscino da contenimento per T.S.O.”. Spesa totale per il Comune, 1.098 euro; la ditta scelta è la Miprotek di Modena (da cui è tratta l’immagine).

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6 Commenti

  1. Che si comprimo dei cuscini di protezione può essere normale,ed in realtà va anche a protezione della persona in preda a crisi psicotica o alterazione da sostanze,
    che ovviamente NON deve essere “sedata a bastonate”,
    come il povero Aldrovandi,morto con un poliziotto in piedi sul suo torace per “bloccarlo”,
    che però lo ha bloccato fino a soffocarlo.

    Quindi,in luogo di scudi rigidi,manganelli,pistole elettriche o da sparo,
    è abbastanza normale che per il problema pisichico,
    sia esso temporaneo causato da una sostanza o permanente,
    ben vengano i cuscini :
    vogliamo invece ammazzare tutti i ragazzi che in preda ad alcool o altro,
    “danno di matto” con l’energia della gioventù?

    Mi sembra che in Italia questo NON sia mai avvenuto men che meno in tempi passati,
    quando gli agenti di pubblica sicurezza avevano fatto la guerra,
    e una “sudata” per bloccare un ubriaco NON li spaventava nè li incattiviva.

    Questo ha cominciato ad avvenire in tempi “moderni”,
    quando chi non aveva lavoro,invece di fare il manovale,cercava il pubblico impiego,
    ed una volta ricevuta la divisa col cravattino,si sentiva un metro sopra la terra :
    è logico che questo tipo di persona si arrabbi a morte se gli tocca di “lavorare”,
    di “sudare”…
    Mica si ricorda di essere un “militare” e non un “duce”….

    Nemmeno nelle rivolte carcerarie si infieriva sui rivoltosi quando si arrendevano :
    loro tornavano alle celle,i militari accorsi di rinforzo tornavano alle caserme,
    e tutto tornava alla normalità nel più breve tempo possibile.
    Ci sono filamati in archivio storico e le testimonianze della rivolta più sanguinosa nel carcere di Alessandria,dove si sono abbandonate le trattative,
    che avrebbero portato ad cedimento dei rivoltosi per esaurimento,
    e si è passati ad un blitz per motivi politici,dimostrarela forza dello stato prima di un referendum :
    bilancio,5 ostaggi uccisi per colpire due su tre rivoltosi.
    Li avessero anche uccisi tutti e tre,il bilancio sarebbe stato negativo uguale.

    Però chi ha scritto l’articolo,poteva essere più preciso :
    un TSO è un qualcosa di programmato,non deriva dall’azione dei vigili urbani,
    che al massimo possono affidare ai sanitari la persona in stato di alterazione.

  2. Sarà sempre peggio. Con i violenti e con chi aggredisce le Forze di Polizia “era meglio risolvere con la vecchia cal. 9.” meno spese e più determinazione.

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