La nuova ciclopedonale del lungolago (Lungolario Trieste) presenta una curiosa interruzione a metà percorso che e coincide con il segmento di camminamento in pietra fino alla sua interruzione. Lo fa notare, con foto, il consigliere del Partito Democratico a Palazzo Cernezzi, Stefano Legnani, che spiega:
Evidentemente l’attuale maggioranza non intende favorire la mobilità dolce. Oltre ad avere vietato ai ciclisti di attraversare il parco di Villa Olmo, interrompendo così la continuità della ciclopedonale per Cernobbio, li costringe a scendere dalla bicicletta mentre percorrono la ciclopedonale sul lungolago. Già la scelta di un percorso condiviso tra pedoni e turisti è totalmente sbagliata, perché genera inevitabili conflitti tra gli utenti, soprattutto considerato che l’ampiezza del nuovo lungolago avrebbe consentito di prevedere percorsi distinti. Ora si prevede addirittura l’interruzione della ciclopedonale per circa 10 metri in corrispondenza del ponte sulla darsena. Ma quale è la ragione per la quale un ciclista giunto all’ inizio del ponte, sul quale possono transitare soli i pedoni, debba scendere dalla bicicletta, condurla per un breve tratto a mano, e quindi risalire sul veicolo? Scelta sbagliata e da rivedere al più presto.
8 Commenti
Infatti vadano a quel paese io continuo ad usare la strada che è un mio diritto.
Il progetto era di vecchia concezione, non poteva che dare luce ad infrastruture azzoppate. Il problema principale è che Como non ha approvato un Biciplan, una Bicipolata siamo messi male.
Avevo già scritto a proposito della ciclo pedonale in tutto il mondo civile una pista x le bici non coincide con lo spazio per i pedoni Ma evidentemente :il Cò de Volta è diventato rarissimo Per non Comaschi :La mente prodigiosa di Alessandro Volta
E.V.
Poi scriveranno un “Regolamento della ciclopedonabile” di 250 pagine, dove sarà sancito che le biciclette vanno portate a mano, perché, oibò, ci sono anche i pedoni!
Tutte le ciclopagliacciate italiane sono interrotte così…senza contare il fatto che siano condivise tra pedoni e ciclisti e questo la dice lunga su chi le studia…probabilmente gente che ha smesso di andarci quando ancora aveva le rotelle
di solito sono sospese in prossimità di passi carrai o intersezioni… qua forse considerano il passaggio subacqueo…
ma la domanda sorge spontanea: perchè questo tratto è stato lastricato così e non come il resto della passeggiata?
Gli agoni diventano l’ago della bilancia ahahah