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L’abbraccio che ti aspetti poco. +Europa: “Sì a De Santis, alla fusione e alla Grande Como”

L’area politica di riferimento non è proprio la stessa – Sergio De Santis è rigoroso uomo della destra di Fratelli d’Italia – eppure il tema da lui rilanciato pare unificare anche spiriti diversi. E infatti oggi arriva da +Europa Como, il movimento che ha in Emma Bonino la stella polare, un sì chiaro e tondo all’ipotesi della Grande Como che ieri appunto ha riportato nel dibattito politico lariano il consigliere comunale meloniano.

“Più Europa Lario guarda favorevolmente alla proposta del consigliere comunale di FDI Sergio De Santis per la creazione di una “Grande Como” frutto dell’accorpamento della città coi comuni di cintura – si legge nella nota diffusa oggi  – Da tempo è chiaro che il territorio di Como e dei comuni limitrofi costituisce una unica conurbazione sotto tutti i punti di vista: economico, sociale, lavorativo e urbanistico”.

“Occorre prenderne atto e dare risposte che consentano un governo efficace del territorio, non per manie di grandezza, non per vantarsi di diventare la terza città lombarda ma perché è la situazione di fatto a richiedere un governo coordinato e unico della conurbazione – continua +Europa – Del resto anche l’attuale comune di Como altro non è se non la risultante dell’accorpamento con altre realtà amministrative: infatti un tempo Albate, Rebbio e Monte Olimpino erano comuni a sé stanti”.

“Come oggi sarebbe impensabile la frammentazione del territorio, altrettanto anacronistico è non vedere che, lasciato da parte ogni campanilismo, si debba procedere alla creazione di un unico comune che veda poi nelle municipalità che daranno vita alla “Grande Como” possibili elementi di decentramento amministrativo”.

“L’idea di De Santis non è nuova – dichiara infine Francesco Cima Vivarelli del direttivo di Più Europa Lario – fu avanzata verso la fine degli anni ’80 dai radicali e poi ripresa in tempi successivi. Più Europa Lario vede con favore la creazione di un’unica entità amministrativa purché si eviti il ricorso ad organismi di secondo grado e sia dia la possibilità ai futuri cittadini della Grande Como di eleggere direttamente il loro Sindaco e il loro Consiglio Comunale”.

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4 Commenti

  1. La vera domanda è perché Comuni piccoli ben amministrati, con un rapporto molto stretto tra Amministrazione e cittadini, ecc.ecc. debbano scegliere di diventare anonime frazioni di un grande Comune molto male amministrato? I matrimoni si fanno in due…e, se non si è masochisti, si cerca sempre di andare a stare meglio.

  2. +Europa è l’unica forza politica Europeista e antipopulista che ragiona seriamente sui fatti e sulle cose da fare e fattibili, se una proposta è seria la si sposa da dovunque e chiunque provvenga

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