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Laghi ‘vuoti’, poca neve, siccità: Regione Lombardia invita enti e gestori a trattenere più acqua possibile

E’ sempre più grave l’emergenza siccità in Lombardia. A testimoniarlo, le parole e i numeri di Massimo Sertori, coordinatore delle attività del tavolo permanente per l’utilizzo della risorsa idrica in Lombardia.

“La situazione di scarsità idrica ad oggi, purtroppo, è del tutto in linea a quella dello scorso anno con in più la differenza che anche il bacino idrografico afferente al Lago di Garda è ai minimi storici mentre nella scorsa primavera era l’unico bacino con una disponibilità prossima alla norma – dice Sertori – Il confronto 2022-2023 mostra che i laghi lombardi regolati sono più vuoti (-30%), a fronte di un quantitativo di neve leggermente superiore (+31%). Complessivamente, pertanto, le riserve idriche mostrano un deficit del 55% rispetto allo storico, a fronte del 52% dello scorso anno”.

Il tavolo regionale, nelle sedute del 14 dicembre e 26 gennaio “aveva già evidenziato che la situazione di scarsità idrica della scorsa estate era proseguita – continua Sertori – anche a causa delle scarse precipitazioni autunnali ed invernali che non avevano consentito di ripristinare il deficit della stagione passata. Già il 14 dicembre Regione aveva segnalato la necessità di adottare un utilizzo “cautelativo” delle risorse idriche in particolare invitando i gestori idroelettrici e gli enti regolatori dei grandi laghi (Maggiore, Como, Iseo, Idro e Garda) a trattenere acqua il più possibile. Il 3 febbraio ho inviato formalmente una specifica richiesta ai gestori degli invasi idroelettrici operanti in Lombardia (A2A, Enel, Edison) e agli Enti Regolatori dei laghi di adottare da subito ogni misura finalizzata alla massima riduzione delle erogazioni negli emissari fatte salve le necessità ambientali e di funzionamento delle centrali termoelettriche”.

“Su input di Regione Lombardia, AIPo, l’Agenzia che per conto della Lombardia gestisce la regolazione del lago di Garda dalla diga ubicata sul Mincio, il 14 febbraio ha ridotto l’erogazione ai minimi termini (9 m3/s) sufficienti a garantire il DMV nel fiume Mincio e una minima circolazione idrica in alcuni canali che interessano aree abitate. Tale manovra – continua Sertori – indispensabile per cercare di mantenere il livello lacuale, ha comportato temporaneamente la messa fuori esercizio della centrale termoelettrica di Ponti sul Mincio, che ci auguriamo possa riprendere il funzionamento non appena gli afflussi al lago lo consentiranno”.

“Confido – conclude – sul senso di responsabilità di tutti i soggetti pubblici e privati. Abbiamo convocato per il prossimo 2 marzo un nuovo tavolo regionale per un aggiornamento sulla situazione delle riserve idriche in vista della prossima stagione irrigua estiva 2023 e per valutare le misure più opportune per fronteggiare la crisi idrica che vediamo nuovamente davanti a noi, salvo precipitazioni importanti che ad oggi non siamo in grado di prevedere”.

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