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Liste d’attesa, secca smentita di Regione Lombardia: “Non solo abbiamo speso tutti i fondi ma li abbiamo integrati con 30 milioni”

Prima l’accusa, questa: Liste d’attesa, denuncia incredibile ma vera: “La Lombardia non ha speso 46 milioni disponibili, in 77mila aspettano le cure”. “La Lombardia è tra le Regioni che non hanno speso tutte le risorse del Governo per la riduzione delle liste d’attesa in sanità, come denunciato nei giorni scorsi dal ministro Schillaci”. La denuncia è arrivata del consigliere regionale comasco del PD Angelo Orsenigo che sottolinea in una nota come “ben 46,5 milioni di euro stanziati da Roma per fare fronte ai mancati ricoveri negli anni dell’emergenza Covid non sono stati impegnati dalla nostra Regione e, di conseguenza, al primo gennaio 2025 risultavano ancora 77.244 persone in attesa di prestazioni sanitarie con ricovero, di cui 26.593 relativi al triennio 2020-2022 e 50.651 del 2023. È quanto si legge in una delibera approvata dalla giunta regionale lombarda martedì scorso,15 aprile”.

In serata una Nota di Regione Lombardia che smentisce:

Regione Lombardia ha utilizzato 260 milioni per recuperare le liste di attesa relative agli anni 2022, 2023 e 2024, a fronte di risorse statali pari a 229.236.358 milioni. Quindi, oltre ad aver speso interamente i fondi statali per liste d’attesa, ha integrato con 30 milioni di risorse proprie. Le attribuzioni delle risorse statali, purtroppo, non sempre sono puntuali, per cui Regione, per assicurare le prestazioni ai cittadini, ha utilizzato fondi non spesi, relativi al periodo Covid, a causa della riduzione dei ricoveri e delle prestazioni. Ne deriva che, una volta ricevute le risorse statali, queste siano state impegnate in periodi successivi. Lo fa sapere una la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia in seguito ad alcune notizie apparse sulla stampa secondo le quali l’Amministrazione regionale non avrebbe speso 46 milioni di euro di fondi statali messi a disposizione per il recupero delle liste d’attesa.

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