“Con profonda delusione e grande sconforto apprendiamo che la Società sta procedendo in queste ore a convocare i dipendenti di Lomazzo per far loro effettuare visita medica per chiusura di rapporto di lavoro, al fine di chiudere le cartelle cliniche di ognuno”.
E’ quanto denunciano Cgil, Cisl e Uil e quanto accaduto stamani alla Kenkel di Lomazzo, azienda che come noto ha deciso di chiudere a giugno lo stabilimento comasco.
L’avvio delle visite ha fatto scattare immediatamente lo sciopero di due ore per turno. Così l’azienda ha dovuto fare dietrofront e stoppare le visite. “Troviamo questo gesto davvero provocatorio e fuori luogo – aggiungono i rappresentanti dei lavoratori – segnaliamo all’azienda che non è stato nemmeno aperto un tavolo di confronto e dialogo con le OO.SS. e nel frattempo si mettono in campo iniziative che, confermando le decisioni aziendali da noi contestate fortemente, non fanno altro che esacerbare gli animi ed esasperare la pazienza di persone già colpite dalla prepotenza di una multinazionale che guarda solo all’interesse dei suoi azionisti. Ribadendo la nostra più ferma e convinta contrarietà rispetto a tutto ciò che Henkel sta attivando su Lomazzo, chiediamo fermamente all’azienda di fermarsi e rivedere le proprie decisioni”.
HENKEL: COSA STA SUCCEDENDO
Dalla Cgil affonda Doriano Battistin: “E’ un fatto grave, inaudito, una provocazione maleducata nei confronti delle Istituzioni e dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi che proprio questo pomeriggio incontra i vertici italiani di Henkel”.
“Tanto lo sappiamo – conclude il sindacalista – diranno le solite cose, che vogliono discutere col sindacato la riduzione dell’impatto sociale sul territorio eccetera. Confidiamo nelle azioni europee in corso sia da parte dell’Unione che del Sindacato ci stiamo muovendo tutti per dialogare con la sede centrale di Düsseldorf “.
HENKEL: COSA STA SUCCEDENDO