“Un centro di cottura a Camerlata? certo che c’è. E’ il nostro, quello di Aclichef. Abbiamo partecipato al bando, mi stupisce che l’assessore Locatelli non lo sappia”. Da giorni il dibattito sul servizio mense scolastiche ha ripreso con vigore le briglia della polemica.
Come abbiamo anticipato su queste pagine, dopo l’assegnazione provvisoria dell’incarico di gestione a Euroristorazione (azienda veneta, vero, ma controllata al 98.99% dalla olandese Eurorist. Holding B.V. di Amsterdam) è emerso che il centro cottura messo a disposizione dei refettori comaschi si trova a Garbagnate Milanese: 37.7 Km da Como. Considerato il tempo massimo di consegna previsto dal Bando emesso dal Comune, cioè 45 minuti, è bastato in istante perché suonassero i tamburi di guerra, qui i dettagli:
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Stefano Panzetta è presidente della società Cooperativa Aclichef che con Camst (colosso della ristorazione in Italia) ha costituito un Raggruppamento Temporaneo di Imprese per partecipare alla gara indetta da Palazzo Cernezzi.
“Quello che mi preme è far sapere ai cittadini che tra i 5 partecipanti al bando ve ne era anche uno di Como, ben conosciuto nel settore ristorazione. Sede a Camerlata, via Tentorio, di fronte alla Motorizzazione. In dieci minuti avremmo servito tutti i pasti dedicando le cucine quasi esclusivamente al Comune”.
Però vi siete piazzati secondi nel progetto tecnico (dopo Euroristorazione) e quarti per offerta economica. Evidentemente sono più forti di voi
Sicuramente. Nel complesso dell’offerta sono più forti di noi e di altri. Però adesso non lamentiamoci del risultato. Perché il risultato è la naturale conseguenza di una scelta del Comune
Si spieghi
Il bando è l’esito di scelte superficiali, insipienti e irresponsabili dell’Amministrazione. Quello che contestiamo sono i criteri di accesso. Se vengono dati 45 minuti massimi basta un po’ di buon senso per capire che sono sufficienti due semafori rossi per sforare quando il centro cottura si trova Garbagnate Milanese, inoltre i refettori sono frazionati in tutta la città e il Bando in questo senso offre un elemento ambiguo
Quale?
In fase di compilazione dei criteri l’azienda che concorre, indicando l’ubicazione del Centro Cottura, può scegliere come punto di arrivo il palazzo Comunale o il refettorio più lontano. I 45 minuti come sono calcolati? Se prendiamo il refettorio di Civiglio lo sforamento è automatico. I bambini di quel quartiere non pranzano nell’ufficio del sindaco.
Il bando è stato improntato sulla qualità del servizio, in questo senso l’assessore Locatelli è stata molto chiara. Tanto che l’offerta tecnica pesava per il 70% del punteggio, quella economica per il restante
Verissimo, lo hanno ripetuto come un mantra. Il 70% era frazionato in molte voci, tra queste la prima, ripeto la prima, era la distanza del centro cottura. Bene il tema è stato considerato tanto importante che il punteggio massimo previsto era di 2. Presumo che Aclichef lo abbia ottenuto pienamente vista la posizione. Quanto avrà preso l’azienda vincitrice? Diciamo 0.50, vuol dire che 37 km di distanza hanno un differenziale di 1.5, nel peso complessivo dell’assegnazione vale poco. Non ha senso. Noi cuciniamo sotto casa.
Quindi?
Noi contestiamo il Bando, sia chiaro, non il risultato del medesimo. Inoltre, nel massimo rispetto del lavoro di tutti, mi chiedo come un servizio così delicato venga affidato da una Commissione presieduta dal Comandante della Polizia locale (Donatello Ghezzo, Ndr). Non giudico le competenze nel suo mestiere ma mi aspettavo una preparazione diversa e maggiore sulle valutazioni di qualità di un servizio catering. Le scelte della commissione sono, giustamente, discrezionali, forse ci vorrebbero degli esperti non un ingegnere del comune che si occupa di mobilità (Loris Molteni, funzionario che tra l’altro si occupa del piano del traffico, Ndr)
Farete ricorso?
Faremo un accesso agli atti per ora. Il ricorso, al momento, non è un tema. Il tema è chiedersi come l’assessore non sapesse della presenza di un’azienda comasca, è una cosa che si capisce perfettamente dalla vostra intervista
2 Commenti
Poco significativo parlare, se un’azienda che ha partecipato al bando viene esclusa , ha due strade:
La prima accettare
La seconda ricorrere per far riaprire il concorso portando motivazioni che convincano i giudici.
Non parliamo di qualità, mi sembra offensivo visto il target delle aziende partecipanti….avete mai pranzato di un battello della navigazione?