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Confine, la promessa di Matteo Salvini: “Nuovo ministero dedicato ai frontalieri”

Il tema frontalieri con tutte le implicazioni del caso, a partire dagli assegni famigliari sospesi da mesi, al futuro dell’accordo fiscale, ai ristorni per i comuni di frontiera e tutto quanto negli anni è andato a costituire territorio di dibattito e di contrasto sui due lati del confine, è stato al centro dell’intervento di Matteo Salvini leader della Lega, in visita a Varese ma con un annunciato che riguarda non poco anche molti lavoratori comaschi.

L’intenzione del leader leghista è creare un Ministero ad hoc, un dicastero concentrato esclusivamente sulle tematiche proprio dei frontalieri. Anche perché, ha detto Salvini, “parlavo poco fa con Matteo Bianchi (ex candidato sindaco a Varese, oggi in consiglio) della concorrenza che fa la Svizzera ai lavoratori pagando il doppie e anche il triplo. Dobbiamo garantire chi rimane qui – operai, infermieri  – di non essere di serie B. Nel nuovo governo di centrodestra che nascerà tra 15 giorni l’idea è di creare il Ministero dei Frontalieri, dedicato al lavoro e ai problemi proprio dei frontalieri”.

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6 Commenti

  1. Genio!..concorrenza pagando il doppio o il triplo ? …lavorano in Svizzera,provi a chiedere agli Svizzeri,se gli stessi stipendi dati agli Italiani sono così generosi….

  2. Ancora più vantaggioso un Ministero per l’Aperitivo!

    🍹 🍹 Così le berremmo meglio… 🍹 🍹

  3. Mi sembra una ottima idea. Con lui come ministro e con la sede a Biasca. Ovviamente con l’obbligo di non abbandonare mai la sede del ministero.

  4. Un Ministero? Addirittura! Sarebbe più che sufficiente una delega a un Sottosegretario del Welfare ma siamo in campagna elettorale. Più si spara grossa e meglio è. Tuttavia, questo fa riflettere su come in questi anni è cambiata la Lega. Un tempo in nome della deregulation, Bossi e Maroni avrebbero chiesto che lo Stato delegasse le Regioni di confine a fare accordi specifici sul tema dei frontalieri con gli Stati confinanti. Difficilmente praticabile vero ma il problema era risolto nel territorio che aveva necessità di risolverlo da quelli che conoscevano i problemi del territorio. Oggi il Segretario della Lega parla addirittura di un Ministero romano. Questo è l’aspetto incomprensibile del nuovo corso della Lega. Ha perso la sua connotazione regionalistica e non riesce più a differenziarsi rispetto agli altri partiti “nazionali”. Forse è per questo che molti ex-elettori della Lega rivolgono le proprie attenzioni a Fratelli d’Italia. Se proprio uno deve andare a destra, va dagli “originali” coerenti con la loro storia e non dalle pacchiane “imitazioni” che si sono dimenticati della loro storia, o no? 😊

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