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Erba, nel nome di Dante. Ghislanzoni (FdI): “Troppi inglesismi negli atti, basta. Il Comune parli in italiano”

L’ironia di Mario Draghi sull’abuso dei termini inglesi nel nostro Paese ha aperto un dibattito su più livelli.

Il premier, infatti, aveva fatto una considerazione sugli anglismi che ormai costellano anche il parlare corrente nel suo intervento dopo la visita al centro vaccinale anti Covid dell’Aeroporto di Fiumicino.

Una tendenza su cui anche Fratelli d’Italia ha scelto di puntare l’attenzione, presentando una mozione a tutela dell’utilizzo della lingua italiana nell’ambito della pubblica amministrazione. La richiesta verrà presentata in tutti i Consigli comunali dove è presente il gruppo FdI. Anche a Erba, nel corso del consiglio comunale previsto il prossimo 30 aprile, i consiglieri Claudio Ghislanzoni e Luisella Ciceri presenteranno il documento.

“La difesa della lingua italiana è nel dna di Fratelli d’Italia – ha spiegato Ghislanzoni – è una delle più belle del mondo e la quarta più studiata al mondo, questo dimostra che è molto apprezzata da un gran numero di persone. E’ considerata la lingua della cultura. Per noi è quindi incomprensibile distorcerla con l’utilizzo di inglesismi che trovano comunque riscontro nella nostra lingua. Pensiamo a termini come caregiver, lockdown, welfare: tutti possono essere tradotti nella nostra lingua e dunque comprensibili a tutti gli italiani”.

Stefano Molinari, Alessio Butti e Claudio Ghislanzoni

Una richiesta che va oltre la tendenza degli ultimi anni, dove i termini inglesi sono sempre più utilizzati in molti ambiti tra cui le comunicazioni degli enti locali ai cittadini. “Tra i soggetti che più hanno spinto all’introduzione delle lingue straniere ci sono il Governo e le amministrazioni pubbliche e locali. Il soggetto legislatore dovrebbe invece tutelare la lingua italiana, così sbaglia due volte: da una parte distorcendo l’uso della lingua in modo inopportuno, dall’altra facendo un torto a quella parte di italiani che non comprendono l’inglese tra cui gli anziani”.

Una mozione che non va contro la lingua inglese in sé, quanto il suo abuso nel nostro Paese in particolari settori.

“Non siamo contrari all’inglese – ha osservato il consigliere erbese di Fdi – anzi siamo consapevoli che è la lingua internazionale ma va studiata, non si deve distorcere la lingua italiana per introdurre termini inglesi. A livello locale, tutti gli atti importanti contengono una grande quantità di queste parole, è una ricaduta dall’alto ma purtroppo si sta espandendo a livello locale. Vogliamo quindi evitare questi eccessi che stanno creando una situazione difficile”.

“Fratelli d’Italia – ha concluso Ghislanzoni – porta avanti questa iniziativa a tutti i livelli della pubblica amministrazione a partire proprio dai Comuni a cui si chiede l’utilizzo prioritario della lingua italiana sia negli atti che nelle comunicazioni pubbliche”.

Qui sotto, il testo della mozione (pdf sfogliabile):

Mozione-FDI-utilizzo-lingua-Italiana
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Un commento

  1. Ma in questo momento non ci sono forse problemi molto più importanti a cui pensare? Mi sembra che Fratelli d’Italia, ad ogni livello, anziché lavorare per risolvere i problemi dei cittadini sia alla disperata ricerca di visibilità.

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