Il Comune di Como tira – letteralmente – le somme per quanto riguarda le multe a coloro che non hanno rispettato le normative anti Covid in vigore nei mesi scorsi. Nello specifico, il periodo considerato è l’intero anno 2021.

In totale, i verbali della polizia locale sono stati 344 per un incasso potenziale di 154mila euro complessivi. Il punto, però, è che al 31 dicembre scorso ne risultavano effettivamente pagati solamente 185, per un introito di 59mila euro. Come sottolineano i documenti ufficiali, trattandosi di crediti di dubbia e difficile esazione, è previsto un accantonamento al fondo svalutazione crediti.

Va dato atto però che le casistiche che possono incidere sul reale introito sono diverse:

L’accertamento delle sanzioni avviene infatti:

– alla data di notifica del verbale (non quindi alla data della violazione), in quanto la notifica del verbale, come la contestazione immediata, rende l’obbligazione esigibile. Nel caso in cui il verbale notificato non indichi l’importo della sanzione, oggetto di determinazione successiva, l’accertamento dell’entrata è effettuato sulla base della notifica dell’atto che quantifica la sanzione;

– per le sanzioni non riscosse, si provvede ai sensi della Legge 689/81 a emettere ordinanza-ingiunzione di pagamento che diventano titolo esecutivo dopo 30 giorni dalla notifica, si provvede ad integrare l’accertamento originario con le maggiori somme iscritte ruolo (differenza tra somma iscritta a ruolo e somma originariamente accertata). E’ possibile accertare per cassa le maggiori entrate derivanti da interessi e sanzioni per il ritardato pagamento;

– per le sanzioni archiviate/annullate in sede di autotutela, si provvede alla riduzione dell’accertamento originario;

– qualora invece il trasgressore provveda al pagamento immediato (ossia in assenza di notifica), l’accertamento avviene per cassa.