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Nuovo lungolago, l’incognita dei costi: i 600mila euro per lo storico parapetto non basteranno

“Prima di esprimermi e decidere devo valutare l’aspetto tecnico come quello giuridico”. Questa è la posizione assunta in campagna elettorale dal nuovo sindaco di Como, Alessandro Rapinese, sul progetto degli arredi per il nuovo lungolago. Prudenza saggia e inevitabile.

Intanto, per quanto riguarda il progetto in sé, a oggi, vive in una sorta di limbo, pur avendo incassato uno degli okay più importanti, ossia il via libera della Soprintendenza. In totale il progetto che dovrebbe andare a gara ammonta a un milione euro (fondi comunali). Sono comprese le aiuole pensili, le ringhiere storiche, gli inserti con le rappresentazioni pliniane, la ciclabile tra il filare di alberi e il marciapiede e il nuovo verde con nuove piantumazioni. Per le sedute, il Comune ha scelto la “Panchina Como” di Ico Parisi. Saranno 59 in tutto e verranno realizzate esattamente sul modello ideato dall’artista.

Nella zona di Sant’Agostino invece sono previsti blocchi singoli in pietra.

Come accennato, la nuova passeggiata è concepita dall’architetto Massimo Semola come un grande omaggio a Plinio il Vecchio e alla monumentale opera “Naturalis Historia”. Sia nella pavimentazione che negli altri manufatti sono infatti previsti specifici inserti che ricorderanno gli studi di Plinio: uccelli e pesci soprattutto, mentre non dovrebbero più comparire nel nuovo progetto gli insetti, e in special modo le libellule, ipotizzate inizialmente. Prevista anche la sostituzione di tutti i lampioni con modelli nuovi.

Il parapetto invece sarà quello storico che riproduce i timoni (e qui c’è la quasi certezza che i 600mila euro ad hoc, compresi nei 2 milioni già stanziati dalla Regione per fronteggiare i rincari delle materie, possano non bastare; ma sarà sempre Palazzo Lombardia a coprire eventuali aumenti).

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Un commento

  1. Mi auguro che non sia un agglomerato di muretti in cemento,radici di piante che affiorano dal cemento, panchine spesso rotte, segnaletica ( traballante e storta ) o musica ossessiva dai bar che invadono già abbastanza piazze e vie che nè fanno di Como un circo e non cittadina distinta ed elegante ma che sia un lungo lago privo di ostacoli e che si possa respirare il senso di spazio aperto con visuale a lago.

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