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Parrucchieri e centri estetici chiusi, la furia di Cna: “Il governo condanna a morte il settore”

Sono parole di fuoco quelle messe nero su bianco dalla Cna per contestare la decisione annunciata dal premier Giuseppe Conte ieri sera di far slittare la riapertura delle attività del settore al primo giugno.

“Desta sconcerto e rabbia il fatto che nel Dpcm del 26 aprile non si faccia alcuna menzione a una possibile data di riapertura delle imprese di acconciatura ed estetica – afferma Cna – L’ennesima dichiarazione in conferenza stampa del presidente del Consiglio, che lascia intendere uno slittamento del riavvio di tali attività a giugno, è intollerabile. Rappresenta una condanna a morte per l’intero settore”.

 

“Un settore che, con 135mila imprese e oltre 260mila addetti, partecipa in maniera determinante all’economia italiana, oltre a essere essenziale per garantire il benessere della popolazione – prosegue la nota – È incomprensibile come nei loro confronti ci sia una totale disattenzione da parte del Governo”.

La CNA chiede dunque “che acconciatori ed estetiste possano riprendere a breve la loro attività. Il comparto, a tutela di clienti e dipendenti, può già offrire tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie. Se il Governo ritiene che debbano essere definite ulteriori condizioni, che le definisca da subito per consentire di riaprire al più presto”

“Le imprese sono ormai allo stremo delle forze e le loro condizioni finanziarie sono così gravi da destare preoccupazione anche sul fronte della tenuta sociale di scelte scellerate come quella di una chiusura così prolungata – chiude la nota di Cna – Le imprese non riusciranno a resistere ancora per molto. È quanto mai necessario che il Governo dia subito segnali chiari e risposte certe. La disperazione si sta trasformando in rivolta. Chiediamo al Governo di lanciare un messaggio immediato rassicurando le imprese sulla definizione di una prossima, e certa, riapertura”.

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2 Commenti

  1. Entro il primo giugno riaprono, saranno sicuri per loro e la clientela.
    Vorrei vedere i cari centri estetici o parrucchieri cinesi se si adegueranno o chiuderanno..ad una mia vicina hanno fatto venire un infezione

  2. Scusate, ma Conte non ha detto chiaramente il 1 giugno le attività di cura della persona quali parrucchieri, estetisti, massaggiatori etc.? Comunque sconcertante che dopo due mesi di dati sconvolgenti su ricoveri e morti questi individui continuino e insistano a voler coltivare il loro orticello e mettere il denaro davanti alla salute della comunità.

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