Dell’acquisto del cineteatro Politeama (qui il racconto) è tornato a parlare il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, questa sera in diretta su Etv. Ospite del consueto appuntamento settimanale, oggi condotto da Anna Campaniello. “E’ stata la settimana dell’acquisto del Politeama – ha osservato la giornalista – sicuramente un risultato importante, vale la pena spendere una parola”.
“Beh – ha risposto il primo cittadino – decisamente sì, è stato un acquisto importante per la città, lo inseguivamo da oltre 20 anni, voi avete documentato gli svariati tentativi che si sono succeduti negli anni, noi ce l’abbiamo fatta, l’abbiamo portato a casa. Adesso abbiamo fissato il rogito con il liquidatore al 17 di febbraio alle ore 10. Dopodiché avvieremo l’iter per la progettazione, il rifacimento del tetto. Nel frattempo cercheremo di portare dei fondi pubblici affinché sia lo Stato a pagare la ristrutturazione come ha fatto per centinaia di altri immobili tutelati. Di conseguenza penso che sia stato un colpo perfetto. Ricordo che siamo al governo solo da quattro mesi, cioè giusto il tempo di finanziarlo, prenotare l’asta e portarlo a casa”.
“Un primo passo ma sicuramente significativo”, commenta la conduttrice. Risponde il sindaco: “Lei pensi a quante volte questo passo è stato tentato negli anni, è da 18 anni che il Comune cerca di comprarlo e di liberarlo dai privati e far sì che possa essere un bene finanziato con finanza pubblica, anche perché i soldi che serviranno sono tantissimi e di certo non ce li può mettere tutti il Comune”.
13 Commenti
Bobo,sembra che per ora non ci sia nessun progetto-e nemmeno idee precise-che dica cosa si vuol fare:e,in assenza del suddetto progetto,e’ impossibile avere finanziamenti da Regione,Stato,UE,come e’ logico tanto piu’ trattandosi di denaro pubblico,ne’ tantomeno da privati.L’edificio ha bisogno di lavori urgenti,come dice anche il Sindaco,ma poi?
Mi dispiace che ci siano persone che pensano di sapere tutto e fanno i conti pensando di sapere una pagina più del libro. Io non ho questa pretesa.
Dico solo che esiste un grande Patrimonio Culturale in Lombardia di Beni Culturali…magari il Politeama ne fa parte. Che dite?
Non credo sia lo stesso per la Ticosa!!! Vedete la differenza?
Non mi pare che la Ticosa abbia una architettura storica come il Politeama. Che dite?
I beni storici e artistici sono un patrimonio per il quale ci saranno dei fondi. Forse il nostro sindaco ha già sondato questo. Può essere? Diamo il beneficio del dubbio?
Non pretendo di sapere tutto, per questo non sentenzio le decisioni degli altri. Cerco di informarmi e ragionare e ammetto di non sapere fino in fondo ciò che succederà con il Politeama, ma sicuramente ci sarà un obiettivo preciso e ragionato!
Preferisco un Sindaco che non faccia “marcire” gli edifici storici e riceve qualche critica OVVIA e scontata. Criticare e prevedere il peggio è la strada più facile!
Buon sabato sera…divertitevi.
Nessuno ha pensato al FAI? certamente all’altezza per il recupero e i relativi fondi.
Mia nonna diceva: qualche santo provvederà. Peccato che non sempre i santi sono disposti a provvedere… e qui ci vogliono santi piuttosto danarosi! Acquistare il Politeama senza sapere che farsene e sapendo di non avere i soldi per ristrutturarlo, con il rischio che continui ad andare in malora nonostante il notevole esborso, mi pare un’operazione poco avveduta. Speriamo che un santo provveda…
Con gli intensi contatti e gli ottimi rapporti che la giunta ha finora tenuto con gli enti locali, la regione, il governo, l’Europa, l’ONU, ottenere i finanziamenti sarà automatico.
Un grazie al Sindaco Rapinese, ora sarà possibile con il coinvolgimento dello Stato, degli Enti e delle Parti Sociali del nostro territorio e della Comunità Comasca recuperare il teatro Politeama con una progettazione polifunzionale nel rispetto delle sue origini storiche e artistiche, evitando appetiti immobiliari speculativi. Como ha bisogno di spazi per attività culturali, artistiche, formative (vedi laboratori di formazione artistica, musicale e teatrale, ecc.). Un nuovo centro di aggregazione culturale, un centro sperimentale per il mondo dell’arte. Una Como internazionale!
immagino lo Stato non veda l’ora di stanziare del denaro per una struttura per la quale non esiste alcun piano di futuri utilizzi.Detto questo:apprezzo che il Politeama sia stato acquistato dal Comune,con il voto favorevole dell’opposizione,ora bisogna progettarne il futuro.
Faccia un progetto e cerchi finanziamenti e bandi; speriamo non diventi una nuova Ticosa.
Dai Nicoletta, non fare la misteriosa, visto che lo sai tu, svela quali interventi servono e i costi, i preventivi, ma soprattutto chi potrebbe finanziare se non lo Stato. Lo saiiiiiii.
Chiedilo tu a Sparkiling & Co…quello che ti posso dire è che con 400.000€ il tetto non lo farà, e che si deve augurare di non trovare amianto nella copertura, nelle tubature o pavimentazioni perché fisiologicamente i costi aumenteranno.
Comunque tu avresti comprato un rudere senza sapere quanto avresti speso per ristrutturarlo? Beh, io no, ancor più se sto spendendo soldi non miei.
Curioso! Hanno comprato il Politeama senza sapere cosa farsene. Adesso fanno i lavori di consolidamento della struttura e poi per ristrutturarlo chiedono soldi allo Stato perché “immobile tutelato”. L’aspetto curioso è che se non sanno ancora cosa farsene e se non lo sanno come lo ristrutturano? E poi il Politeama non è forse tutelato perché è un teatro? Se si decidesse di trasformarlo in un centro commerciale o in un centro congressi sarebbe tutelato lo stesso? Rapinese Sindaco ha la capacità di dire le cose a metà e di dimenticare, tra l’altro, che la rapidità con cui si è conclusa l’operazione è un indicatore che la stessa è partita da molto più lontano. Ci sta, deve cercare in questi quattro di passare dal 27% al 51% altrimenti si trasformerà in Rapinese Trombato. Rispetto a quelli di prima, bisogna riconoscere che Rapinese Sindaco dà il giusto peso alla comunicazione: Landriscina non comunicava mai perché aveva poco da comunicare e Lucini comunicava poco perché non sapeva comunicare. Rapinese comunica moltissimo ma con lo stile del bravissimo venditore di cammelli, tutelati dalla Soprintendenza ovviamente!
Em em…colpo perfetto?! Non conosce nemmeno quali interventi servano ed il costo, e soprattutto non è certo il finanziamento da parte dello stato. Grande programmazione. Questo si che si chiama azzardo.
Giusto, giustissimo ma a condizione che poi una volta rigenerato e ristrutturato perfettamente NON VENGA SVENDUTO AI PRIVATI.
I soldi dovrebbero prenderli da quelli che hanno lasciato marcire l’edificio arrivando addirittura a far entrare acqua piovana dal tetto e in tal modo creando danni pazzeschi.
Erano forse dei
gli amministratori???
o forse degli amministradistruttori…. perché tanto poi paga pantalone????