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Paratie, in Appello tutti assolti. L’ex sindaco Lucini è innocente e così anche i dirigenti. Il testo della sentenza

IN AGGIORNAMENTO

Caso paratie, assolti dalle accuse l’ex sindaco Mario Lucini, l’ex segretario comunale Antonella Petrocelli, i dirigenti Antonio Ferro, Maria Antonietta Marciano, l’ex dirigente Antonio Viola e Pietro Gilardoni. Così ha deciso la Corte d’appello di Milano che ha cancellato le accuse in parte per prescrizione e in parte “perché il fatto non sussiste”.

Quanto disposto in giornata dalla Corte d’Appello di Milano è l’insieme di alcune prescrizioni sopraggiunte, a cui si vanno ad aggiungere delle decisioni di non colpevolezza perchè “il fatto non sussiste”. Confermate invece due condanne per “rivelazione di segreto d’ufficio” e sono quelle contestate all’ex dirigente comunale Pietro Gilardoni, condannato in primo grado a 4 anni e all’imprenditore Giovanni Foti. Per loro condanne ridotte a 6 mesi. Le motivazioni della sentenza arriveranno tra 90 giorni.

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA (CLICK PER INGRANDIRE)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

13 Commenti

  1. Non e’ successo niente, nessun colpevole quindi, anzi premi a fine anno………….la repubblica delle banane!!!

  2. R E S C R I Z I O NE…IL LAVORO DEI GIUDICI 🤣🤣nulla di cui gioire per questa “sentenza”- o meglio la prescrizione ha evidenziato la negazione di giustizia e verità. La sentenza del nulla . I comaschi hanno pagato troppo x qst scempio Che vergogna

  3. In sintesi 15 anni, 180 mesi, 720 settimane di lavori….. sono normali e assolutamente in linea con una sana e buona amministrazione della cosa pubblica.
    Ponzio Pilato era un dilettante rispetto a chi ha creato quello che è ancora da terminare dopo 15 anni.
    Alla fine paga sempre e solo paltalone.

    1. LUIGI prova a chiederti quanti di questi 15 anni ecc sono derivati dalle iniziative della magistratura che poi sono finite nella assoluzione…

  4. Mi piacerebbe sentire qualche voce da parte della Giunta Rapinese, non espressamente dal Sindaco, magari di scuse verso l’ing. Gilardoni.

  5. Sono contento per Lucini di cui non ho mai dubitato.
    Dispiace che i veri responsabili di questo disastro rimarranno impuniti ed i rappresentanti dei loro partiti probabilmente sfileranno tronfi all’inaugurazione di questa inutile opera.

  6. Riprendo quanto venne pubblicato, a proposito dell’arringa dell’avv. Di Matteo.
    Processo ipertrofico e ipermediatizzato.

    1. Dirà la verità, ossia che l’ex sindaco è prescritto. E risarcisce il comune di como. Così deciso.

      1. Prescritte (che non significa colpevole) solo una parte, per altre il fatto non sussiste.

        Sul “risarcimento” è un puro rimborso spese (legali e generali) per l’incredibile cifra di tipo 300€ a testa. Roba proprio grossa!

      2. Non è proprio così. L’ex Sindaco viene assolto per alcuni capi di imputazione in quanto le ipotesi di reato sono prescritte e per alcuni capi di imputazione perchè “il fatto non sussiste”.
        Le spese che, in solido con altri, deve rifondere non rappresentano un risarcimento ma, come ben specificato nella sentenza, una rifusione alla parte civile per le spese di proseguita rappresentanza ed assistenza.
        Resta, comunque, il fatto di un processo inutile e con imputazioni da subito apparse inverosimili.

  7. Il solito quadro, lavori fermi, città declinante, paralisi degli uffici.
    Queste persone, per un decennio, sono state praticamente in ostaggio.
    Chi le risarcisce? Chi farà autocritica?

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