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Lago di Como, domenica infernale sulle strade. Il sindaco: “Maleducati e multe, ecco come è andata”

Solo ieri la follia delle auto che campeggiavano abusive sulla ciclopedonale (ancora nel comune di Como, ed era un chiaro antipasto: qui il racconto). Le prime avvisaglie poi questa mattina quando un incidente in via per Cernobbio, ancora una nel comune di Como, ha mandato al collasso per quasi due ore la viabilità cittadina con code che sono arrivate fino alla rotonda di piazza San Rocco e a San Fermo (dove molti speravano di raggiungere la città e quindi la via del lago con la scorciatoia, del tutto teorica, della Valfresca). Qui via Grandi bloccata a mezzogiorno circa:

Ma è stato solo un assaggio perché Cernobbio oggi è stata letteralmente presa d’assalto. Un’esplosione di soste abusive in buona parte del territorio cittadino. Come mostrano le foto inviate da diversi lettori. Qui la gallery sfogliabile:

Cosa è successo esattamente lo spiega a ComoZero il sindaco, Matteo Monti: “C’è stata una fiumana di persone per il Concorso di Eleganza oggi in corso solo a Villa Erba, poi ovviamente sono arrivati numerosissimi maleducati che hanno parcheggiato ovunque, invadendo vie centrali e periferiche. Noi abbiamo messo in campo otto agenti della Polizia Locale”. Ricordiamo che Cernobbio conta poco meno di 7mila anime, quindi un numero di agenti al massimo delle possibilità oggettive, peraltro il sindaco ha anche stretto una convenzione con il Comune di Meda per avere altri operatori della Locale in ausilio alla bisogna.

Spiega ancora Monti: “Prima di tutto abbiamo dovuto garantire la viabilità, l’ordine pubblico è prioritario. Poi siamo partiti con le multe, un centinaio quelle della Polizia locale. E voglio ringraziare ciascun agente per l’impegno”. Ancora da contare le sanzioni elevate dagli ausiliari della sosta che, però, possono intervenire solo in caso di abusi su strisce gialle e blu e non sui divieti di sosta al di fuori di esse. Interessante questa foto coi soliti furbi che hanno spostato i cartelli di divieto per mettere le auto:

Qui invece la coda:

Le persone costrette a camminare in strada:

In conclusione sindaco è molto chiaro: “Io non ho mai visto così tanta gente a Cernobbio, oggi è stata una giornata senza precedenti. Ricordiamo peraltro che il paese una strada ha e questo è il risultato”.

Aggiungiamo la segnalazione arrivata contestualmente all’articolo: “Ho visto che ci avete già pensato. Nel caso accludo conferme. Uscita di casa per lavoro via Bellinzona/Moltrasio 70 min. Nelle strettoia di Cernobbio 20 minuti fermi tutti coi motori accesi, in attesa di comprare auto elettrica l’aria faceva lacrimare gli occhi. Per nn parlare di rifiuti sparsi ovunque e parcheggi selvaggi e pericolosissimi. Se doveva passare ambulanza qualche sventurato ci avrebbe lasciato la pelle. Anticipare le masse di ovini invece che tirate le somme dopo no caro Sindaco ed organizzatori???”. Segnalazione con foto:

[Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti].

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17 Commenti

  1. Se non si hanno le strutture (ampi parcheggi, autosilo etc…) o non si organizzano convenzioni con supermercati, aree parcheggi, navette, se non si blocca il passaggio delle auto (tranne i residenti) il risultato e questo…organizzazione prima non lamenti dopo! Altrimenti gli eventi non li si fa se non si sanno gestire

  2. Il punto è che in qualsiasi campo, ma soprattutto sugli effetti dell’overtourism, i vari comuni impattati dall’eccesso di traffico, in questo Cernobbio e Como, non riescono a fare sistema. L’organizzazione di manifestazioni a Cernobbio impatta pesantemente sul traffico del capoluogo, idem se le manifestazioni sono organizzate in qualsiasi paese delle sponde del lago. Per arrivare a Menaggio, per intendersi, la maggior parte del traffico passa da Como. Se non si riesce a contenere l’overtourism, bisogna cominciare a dotarsi di una cabina di regia che ponga tutte queste iniziative in una logica di sostenibilità. Tra l’altro, un’area urbana intasata dal traffico è un’area tossica sia per chi ci vive e sia per i turisti. La voglia di visitare Como e il Lago non durerà a lungo se si è costretti a guardare lo splendore del panorama e della città dal finestrino dell’auto.

  3. Nel corso degli ultimi vent’anni si è fatto di tutto per sbattere il Lago di Como in prima pagina, con l’intento preciso di catturare il turismo a mani piene.
    Solo quello, ma di organizzarsi in previsione dell’arrivo dello stesso non è stato fatto proprio nulla.
    Lapalissiano che il risultato sia questo.
    Ora, tutta questa “ricchezza” in entrata vorrei capire dov’è, non la vedo.
    Siamo rimasti a vent’anni fa in termini di servizi, nulla è cambiato se non qualche amministratore.
    L’unica evidenza è che il libro del rimpallo delle responsabilità e delle soluzioni (mai viste) applicabili ha sempre più pagine.
    Chiudo amaramente facendo notare che sì, forse è arrivato un fiume di denaro da qualche parte, che è evidente sia finito in tasche poi ben cucite e che questa nuova situazione fuori controllo sarà ordinarietà. Sarà sempre così nel futuro a venire. Con buona pace di chi chiederebbe solo di condividere la bellezza del Lago in modalità ordinata, programmata ed assistita, cioè con un po’ di buon senso.

      1. Babbo Natale esiste, ovviamente. Quindi con 50 mila euro, secondo te, “si costruisce un nuovo asilo” (a Cernobbio).
        Esistono anche le mance da 1 euro dopo un luculliano pasto.
        Vedo poche lenticchie, ma se è giusto e condiviso che ci si venda così, poche lenticchie servite su un megavassoio d’argento, non lamentatevi dopo eh…..

  4. 1) Il comune di Cernobbio deve pensare di sopraelevare di due o tre piani l’autosilo davanti al galoppatoio, con una soluzione tipo “Tavernola”.

    2) Non è più il momento di organizzare eventi senza un preciso piano viabilistico e di parcheggi. In svizzera in queste occasioni ingaggiano molto personale di società di vigilanza private che regolano il traffico. Il concorso di eleganza a Villa d’Este, il fuori concorso al Grumello… alle 10.00 non ho visto nemmeno un vigile. Per fortuna ero in controtendenza, ma dall’altra parte era un delirio, anche in autostrada per uscire a Cernobbio, chilometri di coda pericolosi in galleria. Non è possibile organizzare il proprio evento e là fuori quel che succede succede.

    3) Dalla strada centrale di Cernobbio deve essere possibile scendere a lago solo se un semaforo automatizzato conferma che ci sono ancora posti liberi. Altrimenti è inutile intasare tutto entrando ed uscendo da un inutile girone.

  5. Siamo un paese fortissimi! Pubblicizziamo in lungo e largo anche la sagra della scoreggia e del rutto libero, impestiamo i social di post per fare arrivare le masse, poi le masse arrivano, e gli amministratori si stupiscono…. Che le masse arrivano! Egregio sindaco, del conscorso di eleganza a Villa d’este l’avete scoperto stamattina? Visto che per arrivare a Cernobbio fondamentalmente c’è una strada sola, mettere i vigili all’inizio del galoppatoio di Villa Erba e chiudere la strada una volta esauriti i parcheggi no? Chi doveva andare sul lago, dirottato verso la via “alta” e la galleria …

  6. Questo turismo non porta nulla alla città, se non caos, inquinamento, code infinite ed immondizia ovunque. Appena esce un raggio di sole Como diventa invivibile, Cernobbio pure. Se questo significa essere città turistica meglio non esserlo affatto.

  7. Perché, venduti 12.000 biglietti, più della maggioranza in prevendita online (dati ufficiali), non ci si aspettava che arrivassero?!?

    La verità che si é capaci di organizzare solo il giropizza con l’apecar, non i grandi eventi!! !

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