Camnago Volta, a pochi chilometri dal caos del centro, trasmette subito la sensazione di un luogo ideale dove poter vivere in serenità. Pace e verde come sfondo e, al termine di via Rienza, la città, con tutto quello che serve. Una precisazione necessaria per chi risiede in zona perché il vero punto debole sta proprio nella pressoché totale assenza di ogni tipo di servizio, così come raccontato da chi ci vive. Nella piazza dove sorge l’edificio che ospitava la sede della circoscrizione e nei pressi della chiesa le poche persone presenti ribadiscono la necessità di non far spegnere il rione.
Il primo a prendere la parola è Tiziano Molteni che da anni “resiste” con la sua edicola tabacchi sulla strada principale di Camnago Volta. “Purtroppo è un quartiere morto – l’esordio senza giri di parole di Molteni – e commercialmente non c’è nulla. Io continuo con la mia attività ma in effetti la situazione è andata man mano peggiorando”. Non che a Camnago Volta, proprio per le sue caratteristiche, ci fossero mai stati tanti negozi o servizi. “La scuola non c’è, le strade non sempre sono ben tenute. Insomma ci sono sicuramente dei lati positivi nello stare in un luogo molto tranquillo ma andrebbero bilanciati con la presenza di quanto di indispensabile è necessario per vivere e non doversi per forza spostare altrove. Sul fronte sicurezza il rione è abbastanza tranquillo. A volte anche qui si segnalano episodi di criminalità ma nulla di allarmante”, conclude Tiziano Molteni.
Gli fa eco Angelo Mascetti che però sottolinea un altro elemento nell’analisi dei pro e dei contro di Camnago Volta. “La pulizia delle strade. Non intendo, o comunque non solo, dai rifiuti che spesso compaiono ma che sempre più spesso sono anche responsabilità diretta dell’inciviltà delle persone, ma mi riferisco piuttosto alla pulizia, ad esempio, delle foglie in terra. Quelle che si vedono adesso sono giù da ottobre. Forse andrebbe manutenuta meglio questa parte di città che è anche di assoluto pregio dal punto di vista naturalistico visto che proprio da qui partono anche belle passeggiate nel verde”, spiega Mascetti. “Spiace vedere anche come non ci siano più molte persone nel quartiere. Comprendo la necessità, magari per le famiglie, di trovare sistemazione in città per tutte le inevitabili esigenze connesse all’avere dei figli però un peccato perché vivere qui saprebbe offrire molti vantaggi”, conclude il signor Angelo.
E per rendere in ogni caso meno distaccata la frazione “forse si potrebbe pensare di collegarla in maniera più frequente con il resto di Como – interviene Giovanna Introzzi – anche se oggi ci sono ovviamente i mezzi, ma in prospettiva futura si potrebbe ipotizzare un potenziamento. Si tratta solo di un’idea ma per me, che ho vissuto qui a lungo e che ancora oggi torno per fare una camminata, rappresenterebbe uno stimolo in più a considerare Camnago Volta come posto dove vivere perché ci saranno pure pochi servizi, ma è un luogo unico”.