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Due chilometri di salita lungo la via Sacra, ammirando 14 cappelle fino in cima al Sacro Monte. Un luogo magico a due passi da Como

Un viaggio tra fede, arte e natura: il Sacro Monte di Varese è un complesso devozionale del Seicento che celebra i misteri del Rosario e offre un percorso di rara bellezza.

Preparatevi a camminare perché anche se la salita a piedi lungo la via Sacra è solo di due chilometri circa, la pendenza non è indifferente. Ma ne varrà la pena.

Il Sacro Monte di Varese è un imponente complesso devozionale eretto tra il 1604 e il 1698 con l’obiettivo di celebrare i dogmi della chiesa cattolica e contrastare la Riforma protestante. Il percorso si compone di 14 Cappelle, il Santuario e la Cripta.

L’itinerario principale è una via sacra lunga circa 2 chilometri, scandita da 14 cappelle che narrano i Misteri del Rosario. Il cammino, un ampio viale acciottolato, conduce fino al Santuario di Santa Maria del Monte, dove si celebra il XV mistero.

Per chi non desidera percorrere la via sacra a piedi, è possibile raggiungere la sommità del monte in auto o autobus, Una volta arrivati, si entra nel piccolo borgo di Santa Maria del Monte, dove i visitatori possono percorrere le antiche vie coperte, visitare il museo Baroffio e la Casa Museo Pogliaghi, fino a raggiungere il Santuario e il Monastero delle Romite Ambrosiane.

I lavori per la costruzione del Viale delle Cappelle iniziarono nel novembre 1604, ma la Fabbrica del Santissimo Rosario fu ufficialmente inaugurata il 25 marzo 1605. L’idea, attribuita al padre cappuccino Giambattista Aguggiari, era di offrire ai pellegrini un percorso strutturato e meno disagevole rispetto ai sentieri precedenti, permettendo loro di meditare sui misteri del Rosario e giungere al Santuario con un accresciuto fervore spirituale.

Le cappelle, capolavori dell’architetto varesino Giuseppe Bernascone, sono caratterizzate da un design unico e in armonia con la natura circostante. Ogni cappella è animata da gruppi scultorei in terracotta policroma, realizzati da artisti di spicco dell’epoca, tra cui Francesco Silva, che ha scolpito le figure di ben dieci cappelle, e altri maestri come Dionigi Bussola, Cristoforo e Marco Antonio Prestinari. Gli affreschi, che completano le scene con ampi paesaggi, interni di templi e narrazioni dettagliate, furono eseguiti da rinomati pittori come Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone, Carlo Francesco Nuvolone e Giovanni Ghisolfi, tra gli altri. Il Sacro Monte di Varese si configura così non solo come un percorso di fede, preghiera e catechesi, ma anche come un itinerario di storia, arte e natura.

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