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Scarpe, valigie, escrementi e vandalismi. La vergogna dei giardini di Ponte Chiasso: “Questo è ciò che il Comune offre ai bambini”

E’ una segnalazione/denuncia molto accurata quella inviata alla redazione da Maririta Berti, residente di Ponte Chiasso sempre molto attenta alle tematiche del quartiere. Questa volta, con foto a supporto (le trovate in fonto), racconta lo stato di disgrazia in cui versa il parco giochi di via Beccaria. Lasciamo a quanto ci scrive, e alle immagini, il racconto sullo stato delle cose:

Spettabile Redazione,

questa mattina mi sono recata al parco giochi di via Beccaria a Ponte Chiasso per controllarne la situazione sperando finalmente in un miracolo. Pia illusione: fatiscente, sporco e abbandonato ed ancora con il CARTELLO SBAGLIATO che autorizza l’ingresso ai cani, malgrado anni e anni di segnalazioni ed un regolamento volutamente disatteso dall’ufficio ambiente: GIARDINI PUBBLICI (qui i dettagli) AREE CANI (qui i dettagli).

A febbraio dopo un tempo immemorabile, sono stati potati alcuni alberi (non tutti) i cui rami da anni impedivano alla casa privata adiacente di poter aprire le finestre, a fine lavori (si fa per dire) grossi cumuli di rami tagliati rimasti abbandonati per giorni all’interno dei giardini proprio in mezzo ai giochi in barba alle più elementari norme di sicurezza e quando vennero poi asportati, tutto il rimanente di rami piccoli, segatura, pezzi di legno e quant’altro vennero abbandonati a terra, la pavimentazione già pericolosa da tempo ulteriormente danneggiata dagli automezzi, un tombino sfondato letteralmente e riparato per disperazione da un genitore. A maggio finalmente venne riparato il muretto della recinzione pericolante da anni, altro lavoro fatto alla bella meglio e per giorni rimasero dei paletti di sostegno all’interno del giardino con grossi chiodi sporgenti almeno 4-5 cm, ancora nessuna sicurezza, nemmeno il nastro segnaletico. Venne anche poi tagliata grossolanamente l’erba altissima, compresi ciuffi di ambrosia… e non raccolta in aggiunta a quanto già c’era, come da prassi. A giugno un papà portò nel parco una simpatica casetta per bambini con gran gioia dei più piccoli e come potete vedere dalle foto, ora è in questa condizione: non per colpa dei bimbi, ma per i balordi che da anni in orari notturni nel quartiere compiono vandalismi d’ogni tipo anche dilettandosi di “altre amenità” che non sto a specificare ed il parco giochi è uno dei loro vari ritrovi abituali. Ora vi mando queste foto, purtroppo un po’ ovunque vetri rotti decisamente pericolosi per i bimbi, escrementi di cani ed umani ed una fontana che eroga acqua notte e giorno dalla notte dei tempi, d’inverno è tutto ghiacciato. I nove tombini completamente otturati e MAI puliti. Da quasi vent’anni non c’è serratura. Questo è ciò che il Comune offre ai bambini di Ponte Chiasso.

Per quanto riguarda la pulizia del quartiere, tengo ad informarvi che non inoltro alcuna foto in quanto sarebbero repliche di quelle da voi già ampiamente pubblicate negli articoli nel corso degli ultimi anni.

Grazie per la cortese attenzione

Cordiali saluti

Maririta Berti

LE IMMAGINI NELLA GALLERY (SFOGLIABILE CON FRECCE LATERALI)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Commenti

  1. condivido il pensiero di Evaristo,in primis c’è la responsabilità individuale del solito sporcaccione , poi le carenza comunali si sa sono all’ordine del giorno.

  2. Rispondo ad ambedue i commenti. Le mail e le telefonate in Comune sono state svariate decine soprattutto negli ultimi cinque anni, sempre accuratamente documentate. Il regolamento parla chiaro, in quei giardini l’area cani non è contemplata ma l’ufficio ambiente lo disconosce e malgrado reiterate richieste, anche interrogazioni e mozioni in consiglio comunale la situazione non è mai cambiata anzi, peggiora sempre più ed i controlli, la manutenzione e la pulizia mai esistiti. Solo alcuni genitori provvedono, a volte anche riparando i giochi, ma a che serve se poi di notte, da sempre, le frequentazioni sono indegne e tutto distruggono e sporcano fuori misura? Ovviamente lo spazzino cambia solo i sacchetti nei cestini di quando in quando. Esiste anche un orario di apertura e chiusura, peccato che da quasi un ventennio non esista più la serratura e tanto meno l’addetto.

  3. Prima delle responsabilità del comune ci sono quelle dei cialtroni che fanno vandalismo o lasciano i loro escrementi
    Ricominciamo a considerare le responsabilità individuali

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