La piazza comasca dei “Fridays for future” – la mobilitazione planetaria per salvare il pianeta e il clima – sembra davvero destinata a entrare nella storia della città.
Sull’esempio della 16enne svedese Greta Thunberg, e per quanto riguarda Como del coraggioso primo passo mosso da Davide Faifer a partire dallo scorso gennaio, la partecipazione allo “sciopero per il clima” indetto per oggi è veramente enorme. In centinaia si sono ritrovati sin dalle 8.30 del mattino al parcheggio dell’Ippocastano per poi sfilare per le vie del capoluogo con tappe simboliche davanti al Comune e conclusione in piazza Cavour.
PER APPROFONDIRE: Lasciamoli soli, lasciamoli sbagliare. Non c’eravamo, non ci saremo. Loro sì, per fortuna
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Al pomeriggio, il gruppo si sposterà all’Università dell’Insubria, sede adibita per l’occasione a diversi di interventi di esperti di clima ed ecologia.
Intorno alle 10.30, il corteo – formato in gran parte da giovanissimi – è arrivato davanti a Palazzo Cernezzi, luogo simbolo da cui peraltro due mesi fa presero il via le prime presenze silenziose di Davide Faifer.
Davvero impressionate l’immagine del corteo davanti a Palazzo Cernezzi ripresa dall’alto: una marea umana di giovanissimi.
La manifestazione è arrivata in Piazza Cavour attorno alle 11.30, dove un sit-in di protesta ha visto diversi interventi di attivisti ed esperti di ambiente. Si continuerà oggi pomeriggio, alle 14.30, all’Università dell’Insubria, con un vasto programma di conferenze e interventi.
4 Commenti
Futuro da costruire,
Entusiasmo nascente da rispettare
Canne di carta lontane da quelle della p38
Non per l’oblio ma per immaginare e, forse, costruire un futuro libero,solidale e pacifico
Tutti in piazza a manifestare per il clima e poi tutti a farsi birretta ed una bella e sana “canna”….
Gentile Libero, se i giovani fossero solo “birretta” e “canna”, noi meno giovani avremmo miseramente fallito. I giovani sono sempre migliori di chi li ha preceduti e la partecipazione a questa manifestazione ne è la dimostrazione. Oggi ci hanno ricordato che se i “meno giovani” possono rimpiangere il passato, i giovani devono costruirsi uno stupendo futuro. Nonostante noi….
Finalmente! Liberta è partecipazione.