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Sembra una serie di Netflix ma è tutto vero: fermato a Como il truffatore degli hotel di lusso

Sembra la sceneggiatura di una serie perfetta per Netflix invece è accaduto davvero, anche a Como. Parliamo di quello che la stessa Questura di Como definisce come il “noto truffatore di hotel di lusso”, finalmente fermato dalla Polizia di Stato. Protagonista della vicenda, un 46enne napoletano, con una moltitudine di precedenti penali e di polizia legati sempre alla stessa fattispecie di reato: per lui foglio di via obbligatorio della durata di 3 anni.

Quando è stato preso, si trovava in un hotel di lusso a Como e aveva chiesto una stanza singola per una notta. Al momomento di mostrare i documenti, però, l’uomo ha detto di averli dimenticati altrove e a quel punto – visto che senza la registrazione era impossibile – ha proposto alla reception di inviare una mail con tutti i suoi dati anagrafici e esterni del documento. Ha anche detto di essere un rappresentante di un noto marchio di abbigliamento sportivo e di trovarsi a Como per lavoro.

Il mattino successivo, dopo aver probabilmente intuito di essere stato scoperto e per dissimulare la sua insolvenza, ha chiesto alla reception la possibilità di prolungare il suo soggiorno nella struttura per altre tre notti, proposta che è stata accettata dalla direzione.
Nel frattempo, come da modus operandi collaudato, con molta velocità e discrezione aveva già svuotato la sua camera e caricato la sua auto dei bagagli, probabilmente per allontanarsi senza saldare il conto.

Il direttore dell’hotel però lo aveva riconosciuto per averlo visto in un programma televisivo e ha tempestivamente informato un conoscente, agente della polizia di Stato in servizio alla Questura di Como che ha allertato gli investigatori della squadra mobile.
I poliziotti della Mobile, nel giro di poco, sono riusciti a individuare e bloccare l’uomo nei pressi dell’hotel, già a bordo dell’auto.

L’uomo ha cosi tentato di risolvere la questione saldando il prezzo della stanza con un bonifico istantaneo, ma l’operazione gli è stata negata per mancanza di fondi sul conto corrente.

Portato in Questura, il 46enne è stato identificato con i suoi dati anagrafici reali, scoprendo che le generalità che aveva fornito all’hotel erano fasulle e che a quelle vere erano legate una moltitudine di segnalazioni di reato e atti da notificare provenienti da tutta l’Italia. Raccolta la denuncia del direttore della struttura, il 46enne napoletano con una moltitudine di precedenti penali e di polizia per lo stesso reato, è stato denunciato in stato di libertà per il reato di sostituzione di persona, insolvenza fraudolenta, venendo munito inoltre di un foglio di via obbligatorio da Como della durata di 3 anni, firmato dal Questore Marco Calì.

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17 Commenti

  1. La Polizia e il Questore non danno le leggi. Le applicano. Se è previsto l’arresto lo eseguono..altrimenti no per non commettere abusi. Quindi i commenti del tipo “la prossima volta paghi il Questore” mi sembrano molto fuori luogo.

  2. Denunciato in stato di libertà, ma la cosa importante, pagare il conto, no. Allora sai che danno sapere che non può tornare a Como per 3 anni.Se c’è la pericolosità sociale e la probabile reiterazione del reato si poteva chiedere un provvedimento di custodia cautelare.

  3. Dispositivo dell’art. 188 Codice Penale
    Il condannato è obbligato a rimborsare all’erario dello Stato le spese per il suo mantenimento negli stabilimenti di pena [145 n. 2; c.p.p. 692, 535](1), e risponde di tale obbligazione con tutti i suoi beni mobili e immobili, presenti e futuri, a norma delle leggi civili [c.c. 2740](2).

    L’obbligazione non si estende alla persona civilmente responsabile, e non si trasmette agli eredi del condannato(3).

  4. Stava cercando la fuga. “Denunciato in stato di libertà”. Ha reiterato il reato. “Denunciato in stato di libertà”. Ha dato false generalità. “Denunciato in stato di libertà”. Ha ignorato il foglio di via. “Denunciato in stato di libertà”. Ha una moltitudine di precedenti penali. “Denunciato in stato di libertà”. Sostituzione di persona. “Denunciato in stato di libertà”.
    Insolvenza fraudolenta. “Denunciato in stato di libertà”. Consiglio al prossimo albergatore che dovesse ritrovarsi raggirato dal soggetto (di cui non si dichiarano le generalità altrimenti poverello sanno tutti che è un delinquente) di mandare il conto al Questore Marco Calì che pensa sia sufficiente “Denunciarlo in stato di libertà”. Che schifo la giustizia in questo paese.

    1. Che te ne fai di sapere le generalitá? Tanto ogni volta dá un nome diverso. Sbatterlo in galera neanche, poi ci tocca mantenerlo. Portarlo nei sotteranei della Questura e spaccargli qualche osso, non si può perche siamo un paese civile e democratico. Quindi rimane il rimprovero e libero di continuare.

    2. Vero. Però la giustizia decide non a caso ma in un range di pena deciso dal parlamento.
      Basta cambiare marcia, e il signore in questione si sarebbe fatto due anni di carcere e in più pulendo i cessi gratis a tutto il carcere.
      Ora: quelli di prima erano sulle nuvole. Per fortuna sono arrivati due anni fa i “decisi”: stop alle intercettazioni per i reati pecuniari, stop all’abuso di ufficio, una valangata di condoni fiscali, zero carceri nuove come promesso e quella minchiata della Cartabia che continua ad impazzare.
      Un applauso a tutti.

    3. La penso come lei gentile Sergio, ma voglio spingermi oltre:
      Ha fallito il fascismo
      Ha fallito il comunismo
      Ha fallito anche la democrazia così come è stata impostata!
      Sulla giustizia, legislativa, esecutiva e giudiziaria, astengo commenti perché sarei bannato!
      Ma le persone intelligenti sanno osservare …e giudicare i fatti!

    4. Hai perfettamente ragione: perché chiamarla GIUSTIZIA quando non la stanno facendo?
      Hanno già cambiato tanti termini in questi anni:… lo spazzino ora è diventato operatore ecologico!!?
      La GIUSTIZIA COME LA CHIAMEREMO? SCAPPATOIA?

  5. Era riuscito a farla sempre franca in tutta Italia non aveva fatto i conti con i Cumasch, basta conoscere le persone giuste e le FFOO arrivano in pochi minuti.

        1. Occorre fare come in SVIZZERA!! Essendo un annoso pluri-pregiudicato recidivo, si procede ad un prudenziale fermo cautelare di 24 ore ! Poi Denuncia penale al Ministero pubblico.
          Multa, sequestro vettura, spese arrecate alla Procura pubblica, risarcimento immediato spese legali, se sprovvisto di cash => blocco conti bancari ed info ad Europol, consegna seduta stante del Decreto d’accusa con asseverata comunicazione di Ospite indesiderato in tutto il Cantone, in questo caso nella Regione Lombardia!!!
          Espulsione x 5 anni ed accompagnato scortato fino alla Dogana dalla Polizia di Frontiera!!!
          Solo cosí, scapperebbe la voglia di delinquere ai danni dei suoi simili e della popolazione tutta…….

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