Decine di panchine accatastate alla bell’e meglio, cestini e fioriere rotti e intrappolati in un groviglio di edera e rovi, pali scardinati e ammucchiati a tutto il resto.
Questo è lo scenario, non proprio idilliaco, che ci si trova davanti quando si arriva all’area delle Serre di Villa Olmo.
Parliamo di quel gioiellino storico che giace abbandonato dal 2017, oggetto di un progetto di restauro e recupero funzionale (ne abbiamo parlato qui) tutt’oggi fermo.
Più volte vi abbiamo raccontato con ampi reportage, su ComoZero settimanale e ComoZero.it, le condizioni in cui giace il compendio di Villa Olmo. Gli ultimi sviluppi, insieme alle novità sul progetto per la sua rinascita finanziato da Fondazione Cariplo, li trovate qui.
Oggi, partendo dalla segnalazione di un cittadino che abbiamo verificato direttamente sul posto, riportiamo appunto il degrado dell’area delle Serre – nell’angolo più remoto in fondo al giardino.
Insomma per chi, attratto dalle belle giornate, decide di spingersi oltre il ponte della via per Cernobbio e il Chilometro della Conoscenza verso via Bellinzona, questo è lo spettacolo che si trova di fronte.
Le serre sono transennate e chiuse, ma sotto la tettoia di una delle vecchie case abbandonate che furono dei giardinieri comunali c’è un vero e proprio deposito di materiale abbandonato.
Panchine (che paiono in buono stato), fioriere e cestini dove trova spazio la flora selvatica di Villa Olmo, pali scardinati e gettati sopra tutto il resto, ma anche materiale edile inutilizzato.
Un mix di materiale, appunto, accatastato e parzialmente celato da una muraglia di edera e rovi.
Patrimonio comunale, oggettivamente sprecato, che invece potrebbe essere destinato ad altri usi o luoghi della città. Ma che qui, in questo stato, francamente non trova una giustificazione.
2 Commenti
Comozero vogliamo i nomi di chi starebbe seguendo la riqualificazione di tutto il compendio di Villa Olmo e di chi ha avuto la brillante idea di utilizzare le serre come deposito comunale. Lo scempio non è ovviamente solo quello riportato in questo articolo. Non è più tollerabile questa inerzia.
…ricordatevi alle elezioni…