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Stadi, palestre, piscine, ippodromi. L’architettura sportiva protagonista della nuova edizione di Photomaarc

Il concorso fotografico nazionale a cadenza annuale Photomaarc, promosso dall’associazione Made in Maarc, dopo il successo dello scorso anno, nella seconda edizione, spiegano gli organizzatori: “Intende proseguire l’indagine già avviata sullo straordinario e variegato patrimonio architettonico italiano realizzato nel periodo tra il 1925 e il 1945, con l’obiettivo di contribuire a liberare tale patrimonio da letture ancora connotate da considerazioni politico-ideologiche, valutandolo in termini di qualità architettonica e di adeguatezza urbanistica”.

In questa edizione il concorso si focalizza sul tema degli edifici dedicati allo svolgimento dei grandi eventi sportivi e all’educazione sportiva, come gli stadi, le palestre, le piscine, gli ippodromi, i circoli del tennis, della vela e dei canottieri, gli edifici GIL e ONB e su quei complessi a metà tra assistenza/prevenzione delle malattie e vacanza estiva dei giovani che si strutturarono nei diversi tipi di colonie elioterapiche(marine, montane, fluviali). Si tratta di opere realizzate in modo capillare su tutto il territorio nazionale e che hanno contribuito a costruire il volto nuovo dell’Italia che si adeguava agli altri Paesi europei, per quanto riguarda la dotazione di strutture pubbliche per la collettività.

Nello specifico, il bando propone un elenco di 332 opere situate in 92 province che interessano tutte le regioni italiane: anche quest’anno sono stati scelti edifici che rispecchiano correnti architettoniche diverse tra loro, quindi: architetture razionaliste, ma anche edifici che si rifanno ad una semplificazione delle forme di tipo protorazionalista, oppure di impronta classicista o pesantemente monumentalista. Questo panorama variegato è particolarmente interessante perché esprime le diverse posizioni prese dagli architetti nei confronti dell’architettura e dell’urbanistica moderne, posizioni che animavano il dibattito dell’epoca, acceso fino allo scontro.

Quest’anno soprattutto, il lavoro di ricerca e selezione degli edifici da inserire nell’elenco del concorso, ha messo in luce un numero vastissimo di opere in parte poco conosciuto, o conosciuto solo localmente: in parecchi casi è stato difficile capire se l’edificio fosse ancora esistente, se e quali trasformazioni fossero intervenute nel tempo, se nei rifacimenti successivi avesse conservato qualcosa del carattere originario e neppure è stato facile reperire informazioni essenziali come l’anno esatto di costruzione o il nome dei progettisti.

È stato scelto di inserire anche queste architetture problematiche con l’intento di potere arrivare a precisarne le informazioni con l’aiuto di chi le fotograferà, di chi potrebbe conoscere meglio la storia dell’edificio e supportarci in questa operazione di mappatura dettagliata della produzione architettonica tra le due guerre, che costituisce
uno degli obiettivi del concorso PHOTOMAARC.

Come nella prima edizione, il concorso si rivolge a un pubblico non solo di settore, ma a tutti coloro che sono interessati alla fotografia come strumento di indagine e conoscenza delle città, dello spazio urbano e dell’architettura nel suo rapporto con l’ambiente e il paesaggio e che vogliono condividere la propria lettura personale.

Per quanto riguarda la Giuria, essa ha un compito particolarmente importante: selezionare e scegliere le fotografie migliori, ma anche offrire un contributo di riflessione a partire dal tema del Concorso e dalle immagini dei partecipanti durante il convegno che seguirà la cerimonia di premiazione dei vincitori. Per questo motivo anche quest’anno sono stati invitati a far parte della Giuria figure autorevoli e tra loro complementari: Salvatore Aprea direttore Archivi della costruzione moderna Politecnico di Losanna; Roberto Borghi, critico d’arte; Aldo Castellano, storico dell’architettura; Giovanni Chiaramonte, fotografo/docente; Lorenzo Degli Esposti, architetto; Leo Fabrizio, fotografo; Grazia Lissi, giornalista/fotografa; Giovanna Saladanna, grafica/architetto.
L’esito del concorso verrà comunicato nel mese di settembre insieme alla data della cerimonia di premiazione dei vincitori.

Alla premiazione si accompagnerà il convegno di approfondimento più accademico a cui parteciperanno i membri della Giuria e Alberto Ferlenga, rettore Università IUAV e storico dell’architettura, e un programma di eventi collaterali in via di definizione.

Ideazione e coordinamento Made in Maarc
Lorenza Ceruti e Ebe Gianotti
in collaborazione con:
EPFL- Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne

Con il contributo di:
BCC Cantù

Made in Maarc
maarc.it
info@maarc.it
photomaarc@gmail.com

Youtube: Maarc museo virtuale

Facebook: MAARC Museo virtuale Astrattismo Architettura Razionalista Como

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