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Striscione contro Como Pride: “La città non è dei fascisti bigotti”. Fiamma Tricolore: “Non siamo contro gli omosessuali, contestiamo le oscenità”

Prende la parola direttamente Fiamma Tricolore con il segretario regionale giovanile, il comasco Marco Dalle. Torniamo a parlare dello striscione contro il Como Pride spuntato ieri ai giardini a lago (qui i dettagli) e le successive dure reazioni: Arcigay: “Intimidatorio e omofobo”. Uds: “Si conferma il bisogno di questi eventi”. Minghetti: “Basita, massimo sostegno”.

Dalle ha inviato una nota alla redazione dove in sostanza

È vergognoso che nel 2023 ci siano delle manifestazioni in cui, per esprimere il proprio pensiero, la propria idea, si debba marciare nudi o rendersi protagonisti di atti osceni con l’unico scopo di prendere in giro e di rinnegare le proprie radici. Tutte le nostre azioni, in quanto Fiamma Tricolore, hanno come fine ultimo quello di far rispettare le basi della nostra civiltà. Noi, al contrario di ciò che si possa pensare, non siamo contrari alle persone omosessuali e al loro amore poichè ognuno è libero di amare chi vuole, indipendentemente dal genere. Ciò che contestiamo aspramente sono le oscenità a cui assistiamo ogniqualvolta viene organizzato un Gay Pride.

Questa manifestazione era nata come un movimento per esprimere la volontà da parte delle persone omosessuali di poter esprimere liberamente il proprio amore ed invece in pochissimo tempo si è trasformata nell’ennesima opportunità usata dalla sinistra per poter urlare all’antifascismo, fingendo di manifestare per la democrazia e manifestare l’odio verso gli oppositori. Alla consigliera comunale Barbara Minghetti, che si fa portavoce della manifestazione presso il palazzo Cernezzi, denigrando gli striscioni affissi dalla Fiamma Tricolore per manifestare il proprio pensiero, vorremmo ricordare che la città di Como vive in uno stato di degrado, delinquenza e spaccio. Siamo sicuri che la Giunta comunale (in cui Minghetti non siede, è consigliera comunale d’opposizione, Ndr) debba rivolgere i propri pensieri a risolvere questi e tanti altri problemi che minacciano il benessere civico della comunità comasca, piuttosto che contrastare il pensiero della Fiamma Tricolore, quasi a voler limitare la libertà di espressione della stessa. (Alla luce di ciò, se manifestazioni come i Gay Pride non cambieranno modalità in cui vengono organizzate,) La Fiamma Tricolore, sempre nel rispetto della libertà d’espressione, non accetterà più che queste manifestazioni vengano svolte.

M.M.S.I Fiamma Tricolore

Il Segretario Regionale Giovanile

Marco Dalle

Anche i diretti interessati, organizzatori del Como Pride, intervengono:

La comparsa, nel pomeriggio del 21 giugno, di uno striscione omofobo e fascista inneggiante contro il Pride di Como non ci sorprende né scompone. Sono infatti ormai numerose volte in cui l’estrema destra locale cerca di intimidire la comunità LGBTQIA+, rafforzata dalle posizioni reazionarie del governo nazionale, regionale e comasco, con attacchi tanto istituzionali quanto verbali e fisici contro singole persone ritenute non conformi. Noi rivendichiamo il diritto ‘all’indecorosità’ di cui ci accusano, ovvero a non rientrare nelle norme sociali di genere e sessualità, fondate su valori misogini, omofobi e transfobici, lontani dagli ideali transfemministi e antifascisti a cui noi invece ci riferiamo.

Consci del fatto che il nazifascismo è  un crimine contro l’umanità e non un’opinione politica qualunque, non facciamo passi indietro di fronte a queste intimidazioni. Vi aspettiamo allora il 15 luglio al Como Pride, per una società più equa e rispettosa di tutte le persone che ne fanno parte. La città è di chi la vive e la attraversa col proprio corpo, non dei fascisti bigotti!

 

In queste ore interviene anche il Partito Democratico di Como:

“Gli striscioni contro il Pride, apparsi ieri a Como a firma del movimento di estrema destra Fiamma Tricolore, denotano una chiusura e un’intolleranza da condannare fermamente. Ci è sembrato, tra l’altro, un gesto fine a se stesso, volto più a esprimere una posizione contraria e a ferire chi nella manifestazione del 15 luglio vede un’occasione per rivendicare i propri diritti e la propria libertà, che a ottenere un’effettiva cancellazione dell’evento”, dichiarano il segretario del PD Provinciale Federico Broggi e il vicesegretario Andrée Cesareo.

“La società è stata costituita dalle persone. E sono state le persone, negli anni, a modellarla in modo che ciascuno potesse vivere in libertà, senza ledere quella degli altri. Purtroppo, però, ancora oggi, c’è chi è stato lasciato indietro. C’è chi, ingiustamente, non gode degli stessi diritti di tutti gli altri, chi è discriminato per la propria personalità, per il proprio orientamento sessuale, perché non si identifica nel corpo in cui è nato. Il Pride è la manifestazione della libertà, dell’uguaglianza nei diritti, ma anche della bellezza della diversità che contraddistingue ognuno di noi. Valori che sono alla base della nostra Costituzione e per i quali si dice di combattere ogni giorno, ma che troppo spesso sembrano non valere per tutti” proseguono.

“Il Partito Democratico della Provincia di Como, in linea con quello nazionale, parteciperà al Pride del 15 luglio e sarà al fianco della comunità lgbtqia+ in questa battaglia di civiltà, pacifica e democratica, ma allo stesso tempo ferma e decisa, verso un necessario cambiamento. Invitiamo chiunque abbia a cuore questi valori a scendere in strada e a partecipare al corteo” concludono, insieme al Segretario dell’Unione Territoriale di Como Tommaso Legnani.

 

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4 Commenti

  1. “La Fiamma Tricolore, sempre nel rispetto della libertà d’espressione, non accetterà più che queste manifestazioni vengano svolte”: e la non accettazione nel rispetto della libertà di espressione cosa significa? Detto così sembra una ben poco velata minaccia, se rispetti la libertà di espressione devi anche accettare le sue pacifiche manifestazioni.

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