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Attualità, Politica

Svolta Civica e i primi 100 giorni di Rapinese. “Solo retromarce: dalla piscina al palaghiaccio. Unico atto concreto l’inaugurazione dei posacenere”

Svolta Civica giudica i primi mesi del mandato Rapinese. E il voto non è certamente positivo. Nulla – dalle promesse disattese della campagna elettorale, agli obiettivi confusi e in parte ripresi dal programma della coalizione de cento sinistra, fino ai contenuti del Dup – viene salvato. Anzi l’attacco è chiaro: “Non ci aspettavamo che l’inaugurazione di cestini dei rifiuti e posacenere diventasse una delle poche novità concrete introdotte in città dal nuovo sindaco”. E ancora “Ad oggi, gli unici risultati sbandierati sono rappresentati dai progetti della giunta Landriscina (rotatoria di Villa Olmo, arredo del Lungolago, bando rifiuti, bando del Verde, Giardini pubblici)”.

Ma soprattutto Barbara Minghetti, Vittorio Nessi e Luca Vozella, sono chiari nel sottolineare quanto, a loro dire, non va sulle grandi opere, dalla piscina di Muggiò al nuovo palaghiaccio.

Ecco in dettaglio, quanto messo nero su bianco da Svolta Civica:

Siamo sinceri, i primi mesi del mandato Rapinese non ce li aspettavamo così. Non ci aspettavamo le numerose e clamorose retromarce su diversi temi da lui sbandierati come cruciali in campagna elettorale.  Non ci aspettavamo che l’inaugurazione di cestini dei rifiuti e posacenere diventasse una delle poche novità concrete introdotte in città dal nuovo Sindaco. Non ci aspettavamo le magre figure su scala nazionale in tema di immigrazione e Sardegna. Ci aspettavamo di più. Ci aspettavamo di più alla luce di quanto sbandierato in campagna elettorale.  In questi giorni, il Consiglio comunale sta esaminando il Documento Unico di Programmazione per il triennio 2023/2025 e anche qui le sorprese continuano.

Se i contenuti del programma elettorale risultavano generici e lacunosi, leggendo e analizzando il nuovo documento non possiamo fare a meno di notare i diversi spunti mutuati direttamente dal programma della nostra coalizione, non da ultimo, il coinvolgimento di Enti e Associazioni del Terzo Settore. Di questo ne siamo lieti, forse anche lui, superata la fase degli slogan, sta iniziando a capire il valore del nostro progetto. Molti degli obiettivi dichiarati, però, sono nascosti dietro vaghe dichiarazioni di intenti, fatte da “vedremo”, “verificheremo”, “studieremo”. Alcuni obiettivi importanti, che avevano rappresentato la struttura portante della sua campagna elettorale, invece, si sono persi per strada (Palazzetto delle Sport, nuovo Stadio del Ghiaccio).

Su altri obiettivi registriamo una particolare confusione. Pensiamo qui al rifacimento della piscina olimpica. In campagna elettorale, l’allora candidato sindaco aveva illuso gli elettori di poter riaprire in tempi ridotti l’impianto con una mera manutenzione e con una valutazione sommaria, fondata su un documento non attuale, delle problematiche connesse al progetto finanziario. Dopo poche settimane dall’insediamento è arrivata subito una prima frenata e, all’interno del DUP, un vero e proprio cambio di rotta con la virata verso il project financing, soluzione da noi sempre sostenuta.

Sui temi strategici, e ciò è grave, non vi è alcuna visione della città: mancano indirizzi urbanistici e viabilistici, manca una qualsiasi prospettiva per i giovani, manca qualsiasi riferimento alle abitazioni popolari, aiuto alle famiglie,  i quartieri sono stati dimenticati.

Ad oggi, gli unici risultati sbandierati, a parte qualche intervento spot relativo ai rifiuti in alcune zone della città, sono rappresentati dai progetti della giunta Landriscina (rotatoria di Villa Olmo, arredo del Lungolago, bando rifiuti, bando del Verde, Giardini pubblici).

Rapinese dice di aver praticamente già completato il proprio programma. Francamente non riusciamo a capire su cosa si fondi questa ottimistica previsione.  Ma come dice lui, dalle parole attendiamo, fiduciosi, i fatti

 

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4 Commenti

  1. Sia Butti, sia Molteni e sia Svolta Civica sono arrivati alla stessa conclusione. Quanto sta facendo il Rapinese Sindaco è assai diverso da quello che prometteva il Rapinese Candidato e ancora diverso da quello che diceva il Rapinese d’Opposizione. Tuttavia, bisogna spezzare una lancia in favore del Rapinese Sindaco. L’obiettivo del Rapinese d’Opposizione e del Rapinese Candidato, infatti, era vincere le elezioni, l’obiettivo del Rapinese Sindaco è cercare di cercare di rivincerle fra cinque anni senza nel frattempo farsi rincorrere con l’ombrello (come diceva il grande Brera) da quelli che non hanno ben capito cosa prometteva e da quelli, che pur capendolo, non hanno capito quali sarebbero state le conseguenze. Per intendersi, bisogna riconoscere che almeno Lui aveva capito cosa stava dicendo. 😊

  2. Ma dai siamo tutti al bar, si può scherzare? Siamo dei gonzi che lo abbiamo creduto. Propongo un referendum comunale (visto che deve abbassare il numero di firme richieste) per cambiare il nome di via e piazza Volta in rapinese ( Alessandro c’è già, si risparmia).
    Ma il dormitorio? la Ztl? il monumento di Liebeskind? La piscina di Muggio’? il palazzetto dello Sport? il bando rifiuti? i Taxi? l’ufficio di vetro? il sito internet sul decoro? Parole, credulità, ingenuità o pura ignoranza?

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