Regala sempre qualche “pezzo” in più, l’ormai eterna procedura di bonifica dell’area Ticosa (il documento comunale che approvava il Piano operativo di bonifica risale addirittura al 10 ottobre 2008).
Ora, 11 anni dopo, è il turno di una nuova serie di campionamenti e monitoraggi sulla falda acquifera sottostante, da tempo sotto osservazione per capire esattamente quantità e provenienza degli inquinanti già riscontrati negli anni scorsi.
Dunque, ora l’amministrazione ha dato il via libera a due anni di monitoraggio della falda per favorire il “chiarimento di lacune conoscitive sulle caratteristiche idrogeologiche dell’acquifero nonché della quantità e diffusione degli inquinanti presenti”. In particolare, nel mirino è la presenza di arsenico, clorurati e metalli.
A conti fatti, con una spesa base di 87mila euro per la gara che selezionerà l’azienda materialmente operativa, il programma prevede di dar corso ai servizi di analisi per la verifica delle acque di falda tramite prelievi quadrimestrali nell’arco di due anni.
Un commento
Li faccio io per 40000 €. Si sa che sotto le vecchi tinto stamperie vi erano le cisterne di acidi….