I pattinatori sono tornati a solcare il ghiaccio nel nuovo maxi impianto, inaugurato ieri. Non si tratta purtroppo del palazzetto tanto atteso a Como (che il nuovo sindaco Alessandro Rapinese vorrebbe realizzare nell’area di Muggiò) ma del Palalbani di Varese, radicalmente riqualificato e riaperto dopo due anni di lavori. Un impianto olimpico, che chiaramente punta a intercettare le squadre nazionali che parteciperanno ai Giochi invernali del 2026 Milano-Cortina.
E così mentre è di poche ore fa la notizia del ritorno a Palazzo Cernezzi dell’architetto Luca Noseda, in veste di specialista per fare “lezioni di project financing” al personale dei settori Opere pubbliche con lo specifico degli impianti sportivi, a Varese si è chiuso l’intervento, iniziato a marzo del 2021 per realizzare il nuovissimo palaghiaccio a zero emissioni, grazie a soluzioni tecniche tali da assicurare la massima valorizzazione della risorsa energetica (60% dei consumi da fonti rinnovabili), alimentata da pompe di calore e quasi cinquecento pannelli fotovoltaici oltre che 50 pannelli per il solare termico.
Terminati i lavori a giugno, dopo i necessari collaudi, la struttura ha aperto innanzitutto alle società sportive e dal prossimo weekend potrebbe già aprire anche al pubblico. Sono sette le società che utilizzeranno gli spazi: Varese Ghiaccio, Coop 1977, Hc Varese, Mastini Varese, Ice Sport Varese, Varese Killer Bees, Polha Varese. Ma non solo: il nuovo Palaghiaccio è uno dei pochi impianti in Italia che, grazie alle balaustre trasparenti e ad accessi alla pista a “quota zero” permette ai giocatori paralimpici l’accesso direttamente alla pista, consentendo la pratica dello sledge hockey.
Come se non bastasse, almeno in parte, c’è uno “zampino” anche comasco nell’operazione: è stata infatti Aevv Impianti, società del gruppo Acsm Agam, ad aggiudicarsi il bando del Comune di Varese, con Progetto Nuoto, che si occuperà della gestione sportiva del complesso per i prossimi 30 anni. L’investimento è stato di circa 9 milioni di euro.
Nel complesso, oltre alla pista di ghiaccio di ultima generazione, sono previsti campi da paddle e piscine destinate alla didattica del nuoto. Queste strutture dovrebbero aprire già a metà settembre.
Casate, il Palaghiaccio rimesso a nuovo riapre il 24 gennaio: le immagini
5 Commenti
ma noi abbiamo R. che tutto può e tutto fa. Don’t worry be happy.
Quanto consuma mantenere un palazzetto ghiaccio in città come Como e Varese dove la media temperature invernali ormai supera i 5/7 gradi?
Forse sarebbe meglio fare gli sport giusti nei posti giusti e rivedere quelle che consideriamo nostre abitudini insostituibili come invece delle possibilità per cambiare
Sull’impianto in se..nulla da eccepire..anzi..complimenti
Como città morta
Speriamo si realizzi quanto prima una o più strutture così, lo sport è sana aggregazione e a Como manca da troppo tempo.