Si fa più insistente il pressing politico sul Comune di Como per capire se ed eventualmente quali cambiamenti interesseranno la mobilità in primo luogo (ma non soltanto) per la cosiddetta Fase 2. A oggi, nulla è filtrato da Palazzo Cernezzi rispetto a novità o nuove iniziative se non i provvedimenti legati a parcheggi blu e Ztl, qui sotto.
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Mentre Milano sta estendendo moltissimo la rete delle piste ciclabili e in Europa non mancano esempi di sostanziale riconversione di intere zone a beneficio di pedoni e mobilità dolce, ieri a Como ha iniziato ad aprire il dibattito il documento di Legambiente.
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Oggi, sugli stessi temi, interviene anche la parlamentare comasca del Pd, Chiara Braga.
“Condivido molto il documento del Circolo Legambiente Como “Angelo Vassallo”: un contributo progettuale molto interessante ad una riflessione per la “ripresa” nella nostra città e nel nostro territorio”, premette la deputata dem.
Poi la bordata verso Palazzo Cernezzi: “Un contributo particolarmente utile in un contesto locale come il nostro, che vede purtroppo totalmente assente l’Amministrazione cittadina su questi temi. A Milano la Giunta Sala ha già messo in campo progetti su come riorganizzare i tempi della città, come sostenere la diffusione di mobilità sostenibile e riorganizzare i trasporti pubblici, come offrire servizi ai bambini e alle famiglie”.
“Tutti questi temi, legati al modello di una ripresa sostenibile, dal punto di vista ambientale ma anche sociale, sono oggetto di un confronto aperto anche a livello nazionale – chiude Braga – Grazie a Legambiente Como per aver promosso una discussione utile e necessaria che mi auguro possa raccogliere l’attenzione di molti anche a livello locale”.
7 Commenti
E’ vero che non si possono paragonare gli spazi che ci sono a Milano con quelli che esistono a Como. D’altro canto, non è pensabile paragonare l’Amministrazione Sala con quella Landriscina. E’ come confrontare lo champagne, quello pregiato, con la gazzosa!
Non è solo la rapidità con cui l’Amministrazione di Milano si adegua alle necessità della cittadinanza e delle imprese, è la proattività che dimostra nei confronti di tutti gli altri Enti che operano in città. Non sono perfetti, anche loro sbagliano, ma si muovono e fanno muovere gli altri.
A Como l’Amministrazione è immobile e dissuade gli altri prendere qualsiasi iniziativa. Le ciclabili poi……
Nel video è a destra delle moto parcheggiate. Sempre per creare una barriera tra traffico veicolare e ciclisti
A destra – con le auto parcheggiate – protegge i ciclisti dalle auto in marcia. Questa è una soluzione mutuata dalle città europee del nord. Una buona pratica si direbbe. E come qualsiasi buona pratica in qualsiasi campo sconosciuta all’amministrazione Landriscina
beh almeno in queste città hanno provato a sviluppare dei pensieri su come gestire ed agevolare il traffico e i flussi di persone, certo a Como può essere più complesso visti i minori spazi, però almeno ci sono iniziative. qui invece? tutto tace? o gli uffici stanno lavorando ancora al progetto del comune in ticosa?
Smettila di bere!
Certo che fare una pista ciclabile alla destra di marciapiedi e parcheggi, in fatto di sicurezza non mi sembra una genialità.
Alla destra dei parcheggi significa che le auto possono posteggiare senza invadere la pista ciclabile, perché sarebbe meno sicuro?
Dalle foto e dal video poi i marciapiedi mi sembrano essere sempre più a destra, come giusto che siano.