Elena chiama, Elena risponde.
La prima, Canova (foto sopra), consigliera comunale di Forza Italia, ieri sera ha portato in consiglio comunale un tema annoso: il ripetersi delle occupazioni abusive dei posti gialli per i residenti da parte di auto senza alcuna autorizzazione (in special modo ticinesi, pare).
Elena, paladina di Piazza Volta: “Svizzeri in sosta selvaggia, è frustrante. E le multe?”
La seconda, Negretti, assessore alla Polizia locale, ha però subito ribattuto con una possibile soluzione affidata alla tecnologia, per scoraggiare gli ingressi da via Rubini verso la piazza quando non esistono reali possibilità di sosta nell’unico autosilo aperto al pubblico.
“Sulla questione ho avuto un incontro con il comandante della Polizia locale, Donatello Ghezzo, e con due cittadini che lamentavano proprio questo problema su piazza Volta – ha detto Negretti – Conosciamo com’è fatto quel pezzettino di strada (via Rubini, ndr), è un imbuto”.
In effetti, chi si immette in quella strada senza sapere che a raso, in piazza Volta, posti accessibili a tutti non ne esistono, fatalmente si trova davanti a due soluzioni: o utilizzare l’autosilo in piazzetta Jasca; oppure, quando la struttura è piena, attendere (benché, in teoria, a struttura piena sia previsto il divieto di accesso in via Rubini).
Poi – e siamo al punto in oggetto – c’è la terza possibilità, del tutto irregolare ma spesso utilizzata comunque: piazzare la vettura su uno dei posti gialli per cui i residenti versano 400 euro all’anno.
“Il comandante Ghezzo – ha dunque aggiunto Negretti – si è detto disponibile a incontrare il proprietario dell’autosilo per valutare l’ipotesi che stiamo discutendo, ovvero l’installazione di un vigile elettronico coordinato con il parcheggio tramite una lettura targhe, così che chi entra e poi raggiunge la struttura non prenda la multa”.
Una sorta di filtro a monte, dunque, che però dovrebbe far leva su un altro tassello: ovvero il rispetto della cartellonistica che in via Rubini vieta l’ingresso in piazza Volta con la segnalazione dell’autosilo pieno.
“E’ sempre buon segno la civiltà delle persone – ha commentato l’assessore – perché il cartello dice che se l’autosilo è pieno non si dovrebbe entrare, eppure si entra. Lavoreremo comunque con Csu anche per migliorare la segnaletica”.
Sulla recriminazione di Canova circa le mancate multe ai trasgressori che occupano i posti gialli e sulla rarità degli interventi della polizia locale, Negretti ha sottolineato che “il problema delle auto in sosta vietata riguarda tutta Como, ma se dovessi seguire tutte le segnalazioni dovremmo avere un Comando con molte più persone”.
3 Commenti
Domanda da ignorante: quanto costa un permesso per posto giallo residenti? E quanto per poter posteggiare sui parcheggi blu nella propria zona (senza garanzia del posto)?
Grazie.
Servono le “ganasce” altrimenti le multe non le paga nessuno, tantomeno gli stranieri (Svizzeri in testa) così ligi a casa loro ma sempre pronti a fare i furbetti quando sono in Italia…
Appalusi !!!!
ma il Comune ha risolto il problema della riscossione delle multe inflitte finora agli Svizzeri …in particolar modo ???