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Villa Erba, Arcioni: “Qui lo spin-off del Salone del ciclo e motociclo. Orticolario in difficoltà, pronti a entrare nella gestione”

I verbali, alla fine, riservano sempre qualche curiosità. Anche quando un po’ datati rispetto alla cronaca “in battuta”. Un caso esemplare è quello del consiglio provinciale del 29 aprile scorso, ancora in piena emergenza Covid, quando ospite dell’assemblea di Villa Saporiti era il presidente di Villa Erba, Filippo Arcioni (lieto del bilancio 2019 che ha segnato un utile netto di quasi 350mila euro).

Ma cosa ha detto il numero uno di Villa Erba al consiglio provinciale? Prendiamo gli stralci testuali, che parlano delle prospettiva del polo cernobbiese.

Innanzitutto, sul fronte organizzativo, Arcioni ha affermato che “due potrebbero essere le manifestazioni, se non organizzate da noi, ma almeno co-organizzate. Cioè, avere un organizzatore di fiere e Villa erba che non è più colui che mette a disposizione lo spazio ma che contribuisce con il proprio know-how, rischiando anche. Mentre adesso va sempre bene, vuol dire entrare in gioco”.

E quali sarebbero le fiere? Parola sempre al verbale: “Sono quelle legate all’ambiente, sono quelle legate alla sostenibilità, sono quelle legate alla mobilità dolce, e penso alle bicilette elettriche”. Quest’ultimo passaggio, però, sembrerebbe riferirsi a uno spin off “dolce” tutto comasco dell’ormai famosissimo Salone del ciclo e motociclo milanese.

“Chi ama le biciclette e le moto e va a vedere le fiere del ciclo e motociclo [trova] solo moto, le biciclette non ci sono più, e le biciclette elettriche in questi anni stanno avendo un successo incredibile, in tutte le classi sociali, dalle più umili a quelle più elevate – ha detto Arcioni – Quindi noi abbiamo iniziato a interloquire con l’associazione proprietaria della Fiera del ciclo e motociclo per capire se si poteva trovare un accordo, si fa uno spin-off. Se voi andate a una fiera il ciclo non c’è più, trovate quattro biciclette cinesi, tipico modello elettrico. Ma perché non portarle qui?”.

Dopo un più generico accenno a una seconda possibile fiera a Villa Erba “legata all’energia alternativa”, ecco la terza ipotesi: l’ingresso diretto del polo cernobbiese nella compagine sociale di Orticolario.

“Orticolario può essere fatto solo a Villa Erba – ha detto Arcioni – non vedo Orticolario a Villa Reale o piuttosto che a Villa Olmo. Anzi vedo che si espande, ed è successo come a Genova che ora è anche a Nervi che prende tre ville comunali. Quindi abbiamo iniziato a discutere con Sogeo, che è la proprietaria di Orticolario, per capire se poteva essere, a questo punto non solo noi padroni di casa, coloro che mettono a disposizione, ma entrare nella gestione, perché purtroppo i conti di Orticolario stanno arrivando con difficoltà al pareggio. Quindi, forse, con una gestione nostra, più oculata, di coloro che sanno fare, potrebbe portare un beneficio”.

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