Stavolta non c’entrano gli allestimenti superlusso di Dolce&Gabbana (qui) questa volta è solo big-mama natura. Da qualche tempo i prati del parterre di Villa Olmo presentano un unico, tristissimo, manto giallo. Colpa dell’inverno? No, a quanto pare. Decine le segnalazioni dei lettori che abbiamo girato all’assessore al Verde, Marco Galli.
GALLERY-SFOGLIA
“E’ un problema che conosco – spiega l’assessore – è piovuto pochissimo negli ultimi mesi e i prati sono andati in sofferenza. Purtroppo non possiamo irrigare, il rischio è che l’acqua ghiacci peggiorando la soluzione”. Insomma bisogna affidarsi al ciclo naturale della vita. “Aspettiamo i temporali, quando le temperature torneranno miti sicuramente potremo attivare l’irrigazione”. Altrimenti ci penserà la primavera: “Eh, sì”.
Intanto il giallo del manto erboso (magra consolazione) fa pendant con quello della villa in modo impressionante.
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La colpa è di quel mostruoso progetto di devastazione che ha distrutto la bellezza originaria della villa. Il giardino all’italiana fronte lago era perfetto e armonico com’era prima, non c’era alcun bisogno di sventrarlo per rifarlo in modo enormemente peggiore, con enormi aiuole destinate a latrine per cani. Stesso discorso vale per il parco. L’unica cosa di cui la villa aveva realmente bisogno erano gli impianti interni per farne un vero centro espositivo. Ed è l’unica cosa, ovviamente, che non hanno fatto. Soldi buttati al vento, uno scempio enormemente peggiore del lungolago, perché fatto volutamente. Volgari incapaci.
Il parco è bello. Lavoro incompleto ma non inutile, anzi. Intanto gli “incapaci” del giro precedente quello l’hanno fatto. I predecessori no. Gli attuali non ne parliamo. Vedremo i futuri.
Concordo con la quasi inutilità del rifacimento del giardino fronte lago, erano più che sufficienti degli interventi di seria e profonda manutenzione.
In merito ai cani, i padroni irrispettosi c’erano prima e ci sono ora, sono sempre gli stessi che lasciano liberi i loro cani, basterebbe sanzionarli fino a quando non si adeguano alle regole, detto questo però si potrebbe tranquillamente prevedere una ampia e degna area cani nel retro a ridosso della recinzione con la strada
Tutto questo è sconcertante. Chi ha progettato la riqualificazione stava su marte?. Con un lago a cinque metri di distanza ci si lamenta per la siccità del prato.Non si è pensato che un minimo impianto d’irrigazione avrebbe risolto il problema?.
Nessun problema. Lunedì si cambieranno targhetta sull’ufficio e dicitura nella firma delle email di Galli: “ASSESSORE AL GIALLO”.