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Tra i monti del Lago di Como una pentola gigantesca e il segreto di un piatto antico e delizioso. Solo un giorno per gustarlo

Nella frazione di Casasco d’Intelvi, ogni anno si rinnova un appuntamento imperdibile per gli amanti della cucina tradizionale: la Sagra della Trippa. Sabato 24 agosto, il paese accoglierà buongustai e appassionati di enogastronomia pronti a immergersi nei sapori autentici di una manifestazione che celebra la trippa come simbolo di un’antica cultura culinaria. L’evento non è solo una festa del gusto, ma un vero e proprio rito gastronomico che esalta la convivialità e il piacere di riscoprire ricette che affondano le radici nella storia e nella tradizione locale.

Le Radici della Tradizione. La Sagra della Trippa di Casasco d’Intelvi ha origini che risalgono agli anni Settanta. Nata dall’iniziativa di un gruppo di amici, affettuosamente chiamati “Amici della Trippa” e con il supporto degli Alpini locali e della Pro Loco, la sagra è diventata presto un appuntamento fisso per il paese. L’obiettivo era semplice: preservare e condividere la tradizione della trippa, un piatto povero ma ricco di sapore, profondamente radicato nella cultura gastronomica lombarda.

Per molti anni, la festa si è svolta nella caratteristica Piazza Panèe, il cuore del borgo. Qui, la trippa veniva cotta in un’antica “culdera”, un grande pentolone usato per decenni per la lavorazione del latte nella latteria sociale. Questo prezioso reperto storico è oggi custodito con cura nel museo etnografico del paese, a testimonianza delle radici contadine e del passato di questa piccola comunità. Dal 2003, per ragioni igienico-sanitarie, la sagra ha trovato una nuova sede nell’ex Palazzo municipale, in via Cavalier Perolini. Nonostante il cambiamento di location, l’atmosfera di convivialità è rimasta intatta, grazie anche all’utilizzo di una moderna “culdera” con una capacità di ben trecento litri, che permette di mantenere viva la tradizione senza comprometterne la qualità. I preparativi per la Sagra della Trippa sono un vero e proprio lavoro di squadra. I volontari si impegnano a cuocere un quintale di interiora e altrettante verdure, seguendo una vecchia ricetta locale, tramandata di generazione in generazione. Il risultato è un piatto dal sapore unico, speziato e profumato, che potrà essere degustato dai partecipanti con un’offerta libera.

Gusto e Solidarietà. La Sagra della Trippa non è solo un’occasione per gustare un piatto della tradizione, ma anche un momento di solidarietà. Il ricavato dell’evento, infatti, sarà devoluto in opere benefiche.

La sagra rappresenta anche la chiusura delle manifestazioni gastronomiche estive del paese. Accanto alla trippa, nel menù non mancheranno altre specialità alla brace, che renderanno l’evento ancora più ricco e variegato.

“Le prime trippate, oltre cinquant’anni fa, – commenta Giulio Zanotta, Segretario dell’Associazione Alpini della Valle d’Intelvi – sono state l’inizio di una tradizione che si è rafforzata nel tempo, diventando un punto di riferimento per la comunità. Per gli Alpini di Casasco d’Intelvi, forti del legame con le tradizioni locali, la Sagra della Trippa è un’occasione per celebrare la cultura del cibo e il senso di appartenenza alla propria terra”.

L’appuntamento è quindi fissato per sabato 24 agosto, a partire dalle 18:30, per un evento che, come ogni anno, sa unire gusto, tradizione e solidarietà in un’atmosfera calda e accogliente. Una festa che rappresenta il vero spirito di Casasco d’Intelvi, dove la storia si fonde con il presente, mantenendo vive le radici di una comunità orgogliosa del proprio passato.

“La Sagra della Trippa – conclude Matteo Augustoni, Presidente Valle Intelvi Turismo – è un appuntamento imperdibile per chi desidera scoprire il vero spirito della Valle. È un evento che non solo celebra la tradizione culinaria locale, ma invita i visitatori a vivere un’esperienza autentica, immergendosi nella cultura e nell’accoglienza che rendono unico il nostro territorio.”

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2 Commenti

  1. E un peccato che venga solo condivisa il 24 agosto altre date in inverno nn sarebbero possibili….? Sono un estimatore di questa pietanza buona serata a voi che sarete presenti

  2. Già me la sento in bocca…mamma mia… quanto è buona , le tradizioni
    vanno rispettate , bravissimi a sabato

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