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Attualità, Cronaca

Appiano e Tradate, il Parco Pineta nelle mani degli spacciatori: parte la durissima controffensiva

Per contrastare lo spaccio di stupefacenti nel “Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate”, questa mattina nella Sala Consiliare del Comune di Castelnuovo Bozzent riunione technica di coordinamento dei Responsabili Provinciali delle Forze di Polizia, convocata in forma congiunta dal Prefetto di Como Andrea Polichetti e dal Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello.

Il summit – estesa alla partecipazione dei Questori delle due province, nonché dei Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, dei Sindaci dei Comuni interessati (Castelnuovo Bozzente, Appiano Gentile, Beregazzo con Figliaro, Binago, Carbonate, Limido Comasco, Locate Varesino, Lurago Marinone, Mozzate, Oltrona San Mamette, Veniano, Tradate, Vedano Olona, Venegono Superiore e Venegono Inferiore), del Presidente del Parco Pineta e del Dirigente della Direzione Generale Sicurezza di Regione Lombardia – è stato l’occasione per effettuare il  di situazione circa le diverse problematiche di sicurezza pubblica nella zona del parco.

Il bosco è noto da tempo per la presenza di spacciatori, viene spiegato in una nota ufficiale “per lo più di origine maghrebina, i quali, approfittando della fitta vegetazione, nonché di una capillare diramazione di sentieri e di un collaudato sistema di vedette, riescono a nascondersi e, all’occorrenza, a sfuggire facilmente ai controlli delle Forze dell’Ordine, praticando i propri traffici illeciti a tutte le ore del giorno”.

Prosegue il comunicato (riportiamo letteralmente):

Di conseguenza, anche se l’attività di spaccio viene prevalentemente praticata all’interno del Parco, le aree limitrofe sono divenute negli anni luogo di abituale ritrovo di tossicodipendenti, che si inoltrano lungo i sentieri ubicati nelle immediate adiacenze delle abitazioni.

In detto contesto, pur dandosi atto dell’elevato livello di attenzione delle Forze di Polizia – il cui impegno, continuativo e pressante nelle zone boschive d’interesse, ha consentito di ottenere significativi risultati nel corso delle attività di controllo del territorio finora condotte – è stato evidenziato che il fenomeno dello spaccio di stupefacenti nell’ambito del Parco ha assunto nel tempo una estensione ed una complessità tali da richiedere più livelli di intervento ed azioni più incisive.

In relazione a quanto sopra, è stata, in primo luogo, condivisa una visione progettuale atta a favorire, in un programma di azione congiunta e coordinata, una più incisiva collaborazione tra i diversi attori istituzionali, mediante “messa a fattor comune”, all’interno di un quadro di insieme e sotto la regia delle Prefetture, delle risorse a disposizione.

In secondo luogo è stata disposta l’attivazione di appositi tavoli tecnici, coordinati dai Questori di Como e Varese e composti dai rappresentanti delle Forze dell’Ordine delle due province e di tutti gli altri enti interessati, al fine di pianificare, sempre in forma coordinata, servizi straordinari di prevenzione e contrasto del fenomeno dello spaccio all’interno del Parco.

In terzo luogo, è stato rimarcato il prezioso contributo fornito dalle Polizie Locali e sono state illustrate le possibilità di collaborazione offerte a queste ultime dalla Regione Lombardia, mediante la realizzazione di interventi integrati di sicurezza urbana, appositamente finanziati ai sensi della L.R. 1.04.2015 n.6, nell’ambito del c.d. “Progetto Parchi”, tuttora operativo.

Nel quadro sin qui delineato, si inserisce anche il ruolo attivo dell’Ente Parco, attraverso l‘adozione di iniziative specifiche che permettano la fruizione delle aree boschive e una maggiore apertura ai cittadini degli spazi verdi, mediante una costante opera di manutenzione, gestione e implementazione di tutte quelle iniziative tese al contenimento dei fenomeni di degrado o delinquenziali esistenti.

Ulteriori interventi di carattere preventivo sono stati ipotizzati con riferimento ai seguenti ambiti:

  • uso intelligente dei sistemi di videosorveglianza specie nelle aree di accesso ubicate nel territorio del parco;
  • adeguata copertura del territorio mediante installazione di ripetitori di telefonia cellulare;
  • attivazione di azioni di prossimità e di servizi di unità mobili per la riduzione del danno da consumo di sostanze stupefacenti nel territorio del parco;
  • attivazione/implementazione di attività educativa di strada nei Comuni di riferimento, rivolta soprattutto alle fasce di età adolescenziali e preadolescenziali;
  • recupero fruitivo delle zone del parco e delle aree limitrofe interessate dal fenomeno dello spaccio, anche mediante ripristino della sentieristica forestale e ciclopedonale.

Le iniziative suindicate – che avranno progressiva attuazione fin dalle prossime settimane – si propongono di corrispondere in maniera sempre più efficace alle legittime richieste di sicurezza provenienti dalle collettività interessate, restituendo il “Parco Pineta” alla normale fruizione da parte dei cittadini, specie in vista della stagione estiva, che costituisce momento privilegiato per escursioni e attività di tipo ricreativo-naturalistico.

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