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Como, l’associazione e il tentativo di sgombero: “Rapinese passeggiava avanti e indietro aspettando che io andassi via” (Video)

Giornata convulsa in viale Cavallotti a Como. Come raccontavamo nel pomeriggio il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, si è presentato davanti alla sede dell’Associazione Carducci con il comandante della polizia locale, il dirigente comunale alla partita accompagnato da altri ufficiali e il fabbro per eseguire lo sgombero dei locali storicamente in capo al sodalizio. Qui la primissima cronaca: Atto di forza di Rapinese contro l’Associazione Carducci, tenta lo sgombero ma Forgione si oppone: “Non avevano documenti per giustificare l’intervento”.

Immediata l’opposizione al provvedimento della presidente dell’associazione, Maria Cristina Forgione (avvocato), che in assenza di documenti ufficiali presentati dagli agenti, ha impedito l’accesso ai locali e per questo avrebbe ricevuto una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e per occupazione. Fatto sta che secondo il racconto di Forgione la doppia denuncia non sarebbe stata notificata.

Ma tutto da cosa origina? Il quotidiano La Provincia questa sera spiega come: “Il tribunale di Como ha respinto il ricorso urgente presentato a giugno dall’associazione Carducci contro l’ordinanza di sgombero con cui, ad aprile, il Comune invocava la restituzione dei locali dello stabile di viale Cavallotti” (qui l’articolo completo).

E ci sono i precedenti che abbiamo documentato nei mesi scorsi:

Sconfitto in Tribunale, Rapinese prova di nuovo a cacciare l’Associazione Carducci: “Gravi inadempimenti e comportamenti” 

L’associazione Carducci vince in tribunale: la richiesta di soldi del Comune di Como è “infondata” (e paga le spese processuali) 

Carducci vince in Tribunale. Forgione: “Dal sindaco inutile sfida per sgomberare la cultura. Ce n’era bisogno?” 

La questione è rovente e non finisce certo qui, tra opposte ragioni e atti di forza è impossibile stabilire cosa accadrà già tra poche ore. In attesa di una posizione ufficiale del sindaco, che questo giornale pubblicherà volentieri, ecco la trascrizione dell’intervista a Forgione, rilasciata subito dopo l’azione del primo cittadino e della Polizia Locale:

Avvocato Forgione siamo fuori dal Carducci, lei è Presidente dell’Associazione: ricostruiamo brevemente cosa è successo oggi.
Verso le 15:30/16 ho ricevuto una chiamata da parte di un associato del Carducci, che è anche mio figlio, che mi dice che si sono presentati la polizia locale ,sindaco e dirigente con il fabbro dicendo che avrebbero dovuto murare gli accessi Al Carducci e mettere le inferriate tipo al Politeama. A questo punto mio figlio dice di aspettare il mio arrivo. Io arrivo dico che lorono non devono entrare all’interno del Carducci perché non hanno alcun titolo, mi dicono che loro lo fanno in virtù di una sentenza, di un provvedimento che non mi mostrano e fanno riferimento a un’ordinanza dell’aprile 2014 di sgombero. Ovviamente io chiedo l’ordinanza, chiedo il contenuto dell’ordinanza e soprattutto di sapere quali devono essere i locali da sgombrare. La cosa che mi ha dato molto fastidio è che nel frattempo, mentre succedeva tutto questo, il sindaco era presente e continuava a passeggiare avanti e indietro attendendo evidentemente un segnale di dismissione del possesso per vedere che io andassi via dal Carducci. Perché questa è la cosa che mi ha dato più fastidio.

In ogni caso, par di capire, non le hanno consegnato questa sentenza.
Non mi hanno consegnato niente. Alla fine non avendo nulla da consegnare dopo aver parlato per circa una ventina di minuti, hanno deciso per non uscire a vuoto di fabbricarsi al momento un atto che sarebbe stato di resistenza pubblico ufficiale, non so per quale motivo perché io avevo tutti gli estremi per non farli entrare, più occupazione abusiva del bene immobile nel quale sono dentro da 130 anni.

Le sono state poi notificate le denunce?
Non mi sono state consegnate, non mi è stato consegnato niente. Ero qua con l’avvocato Venco che ugualmente ha detto che questa era un una cosa che non doveva essere fatta; ho chiamato anche i carabinieri che ovviamente mi hanno detto che ero protetta dalla polizia locale che mi stavo buttando fuori… E niente erano presenti più testimoni.

Ok, questo è quanto è accaduto fino a questo momento. Da adesso in poi come vi muoverete?
Noi andiamo avanti. Noi andiamo avanti perché comunque le sentenze devono passare in giudicato. E’ veramente il modo in cui oggi c’è stato questo atto di forza… E soprattutto il primo cittadino, il primo cittadino, che non si è neanche avvicinato ma ha continuato a passeggiare per vedere sconfitto il Carducci è una cosa che veramente fa male alla città.

Anche per chi la sta guardando, riassumiamo in breve perché il Comune vi dice “uscite” e perché voi sostenete invece di avere pieno titolo a rimanere all’interno della struttura.
Perché sono 130 anni che noi siamo all’interno e noi abbiamo impugnato questa ordinanza di sgombero che tra l’altro non identifica neanche quali siano i locali effettivamente del Comune, quali siano i nostri. E comunque sono tutti nostri, perché noi abbiamo il possesso e noi andiamo avanti perché sono 130 anni che noi lo curiamo.

Poi voi sostenete che i documenti dicano che ne avete diritto. Corretto?
I nostri documenti dicono che abbiamo diritti, i nostri documenti continuano ad assegnarci finché noi non ci saremo, alcuni locali identificati più tutti i locali dei quali abbiamo necessità. In più sono 130 anni che il Comune non ci ha mai chiesto i locali e l’usucapione si fa in 20 anni, non si fa in 130 anni.

L’INTERVISTA

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88 Commenti

  1. No lo dice l’atto di donazione che puo’ chiedere pure Lei o leggerlo su questo sito al tempo del ricorso al Tar. Tar che ha sentenziato che l’associazione nulla debba al Comune di Como ed abbia condannato AdE e comune di Como a pagare 12000 euro di spese legali.Io non faccio mai il tifoso uso il cervello di cui siamo forniti ..

  2. Salve ho letto e seguito con interesse la vicenda ,sono esterrefatto dal comportamento del primo cittadino ,se vogliamo andare più a fondo in questa vicenda io direi di scavare più a fondo ancora e verificare cosa ci sia sotto ,
    Mai visto che un sindaco si impegni così tanto x eseguire un trascito,o una vicenda in piazza al ciel aperto ,comunque è inverosimile che proprio lui si metta a combinare questo evento così plateale, senza una dovuta documentazione e democratica bhe !!!! A questo punto mi viene un dubbio ,io padre padrone faccio quello che voglio ovviamente nel suo piccolo bhe !!! Io non ci sto ,ha dato una immagine di sé stesso e x tutti noi di una persona che potrebbe essere raggirato da qualsiasi “””” cosa ci sarà ‘ dietro a tutto questo ‘ Domanda che mi sono chiesto dopo aver letto e seguito ,non mi piace ,come uomo ,sta giocando con se stesso ,o a perso la bussola spero che si ricordi che lui e il sindaco che ne venga fuori a testa alta xche x le prossime elezioni deve dimostrare il senso logico di tutto questo ,del resto come tutti i personaggi con titoli si possono eludere chiudo …..questo è il mio pensiero da cittadino italiano e di provincia di Como x me e solo tutta publicita x se stesdo ovviamente negativa ha perso stima di tutti noi tutta questa vicenda si poteva risolvere on sede giusta e non in piazza a ciel sereno , x cui già da questo atteggiamento mi è parso di capire che LUI ha voluto deliberatamente farsi notare
    “Padre padrone” ciao

  3. Io sono una socia da oltre 70 anni ed ho visto passare artisti illustri sotto la direzione artistica di Franz Terraneo prima e poi di Maria Terraneo Fonticoli con la segreteria ineccepibile di Clotilde Cavalleri. Il Carducci è un’associazione che da sempre porta avanti un discorso culturale ampio ed articolato. Bisogna dare atto alla presidente Forgione ed alla vicepresidente Concari di averlo rivitalizzato con impegno costante . Tanta vita al Carducci

    1. Si ma questo sta portando il nulla a Como chiude tutto, manda via tutte le associazioni e peggio ancora ha portato via i luoghi di lavoro a piccoli imprenditori senza mai dare alternative es mercato coperto.

  4. Un avvocato che parla di usucapione, a fronte di altro titolo d’uso dovrebbe, nascondersi. Spero che l’associazione abbia presupposti più validi di questa bestialità legale da opporre.

  5. Cioè i vigili si sono presentati per far sgomberare un edificio, suonando il campanello scusi dovete andarvene. Senza produrre uno straccio di documento, minacciando denunce a chi si oppone. Ci sono nomi e cognomi, qui qualcuno deve essere responsabile!
    Ma io dico siamo matti?
    Questo è inaccettabile, qualcuno deve pagare!

  6. Questo sindaco deve capire che aai cittadini comaschi non interessa nulla il bilancio comunale, ma i comaschi vogliono stare tranquilli e che nessuno gli rompa le uova nel paniere. Che il comune risparmi o guadagni dei soldi in più non interessa ai comaschi, non sono soldi che entrano nelle loro tasche. Rapinese spenderà soldi in avvocati per fare chiudere il Carducci ? tanto non sono suoi, cosa gli interessa ! Poi continua a dire di non essere un politico. Ma anche queste decisioni sono POLITICHE ! E’ più politico di tutti i politici !

  7. Non possiamo che confidare nell’intervento muto e discreto, come si conviene, di una figura istituzionale superiore e raziocinante: del Prefetto o del Procuratore della Repubblica che, con una telefonata bonaria e paterna, metaforicamente prendano per un orecchio il Rapi riportandolo su questa Terra, ricordandogli che il Primo Cittadino è anche il primo a dover rispettare la Legge.
    Il Rapi una cosa sa (forse) fare: l’immobiliarista. E quello fa. Chiude immobili (scuole, palestre, piscine), compra immobili (Politeama), chiude terreni (piazza d’Armi), come stesse giocando a Monopoly. Non li gestisce, però. Il suo è puro diletto.
    Prepariamoci i “nuovi” giardini a lago diventeranno, fra tre / sei mesi, Parco della Vittoria. La sua.

  8. Francamente non capisco.
    Non sarebbe estremamente più sensato sedersi ad un tavolo, e sforzarsi di trovare una soluzione mediana che possa risultare accettabile per entrambe le parti? Francamente da una amministrazione comunale che si oppone ad una associazione culturale mi aspetterei questo, non già gli assalti alla diligenza!
    Il giacobismo non porta mai molto bene ai propri accoliti.

  9. Ma a prescindere da tutte le chiacchiere , esiste l’ uso capione, che dura 20 anni. E cosa vuole Rapman? Con quale progetto poi: mettere una moneta d’ oro in ogni stanza??

    1. sarebbe ora…un edicio simile, in qualsiasi paese del mondo, sarebbe adibito a qualcosa di culturale e nin a uffici pubblici.Che sia GdF o altro csmbia nulla. Una vergogna

  10. VERGOGNOSO che un sindaco un primo cittadino (nn x mé, e penso proprio x moltissimi Altri ) si presenti x far l ESECUTORE .oltre tutto senza la Documentazione in originale e con i vigili . Di solito x certe cose se nn erro Vanno le Forze Dell Ordine con un Ufficiale Giudiziario .e pronto la Documentazione esecutiva di un Tribunale ….. a già ma qui siamo a como la città dove c’è la legge dello sceriffo .

    1. Rapinese Sindaco dovresti occuparti delle strade di Como che fanno schifo. Dal benzinaio Agip direzione rotonda poi a destra vai a vedere che razza di strada esiste, per non parlare di altre strade. Smettila di fare il fenomeno protagonista non sei a Gottam city. Fai il tuo dovere che è ora, visto che percepisci un l’auto stipendio di quasi 10.000 euro al mese.

  11. Una domanda provocatoria ma Rapinese è stato.trovato nelle patatine? A parte la domanda provocatoria Rapinese è stato votato quindi il problema è la cultura media dei comaschi stendiamo un velo pietoso.

    1. I suoi “”””voti .sarebbero pari a zero i voti che l o hanno eletto ^x modo di dire ^ sono tutti voti portati da persone NOTE E BEN VOLUTE E QUALCUNO ANCHE MOLTO STIMATO.. CHE GLI HANNO GRANTITO LA POLTRONA E (COSA CHE NN A CAPITO .IL POTERE SOVRANO DELLA CITTÀ DEI COMASCHI.. ..A qualcuno di questi portatori di VOTI n̈ c’è più xke silurati o xke x ORA nn servono ..x ora. Poi si vedrà

  12. Le Idee…..queste sconosciute.
    Sono dei fenomeni, con lo sguardo tagliente e l’adrenalina a manetta, in scarp del tenis sotto un cielo un po’ così, un bel blitz (azione rapida e improvvisa volta ad ottenere un risultato favorevole o colpire un obiettivo, mediante l’impiego limitato di uomini e mezzi senza preavviso alcuno) e poi uno spritz.
    In punta di diritto dicono. C’abbiamo le prove, c’abbiamo il diritto, sgomberare please.
    Fenomeni. Basta la parola. Icone.
    Con l’esercito. Col fabbro.
    Hanno pure un fabbro.
    Un introvabile dell’Euronova, ma loro ce l’hanno un fabbro, prèt-a-porter, per tutte le occasioni.
    Chiudere in recinti di ferro le Idee, vuoi mai che scappino?
    Siamo salvi, hanno le Idee.
    E con tatto, con garbo e umilmente lavorano per noi. Questo sì che è amore.

  13. Una cosa è discutere se un’associazione abbia luogo di esistere o meno, se abbia tutti i diritti di “occupare” uno stabile o meno, altra cosa del tutto diversa, è il comportamento di questa specie di sindaco e dei suoi amici della giunta, comportamenti degni di una dittatura che vanno assolutamente condannati e presi ad esempio di quello che non andrebbe mai fatto. Farà l’ennesima figura di m…da.

  14. E a destra e sinistra NON SI ODE nessun squillo di trombe!!
    Che sia così….un patto segreto tra tutte le parti per “liberare” gli spazi?
    Dove sono i Molteni, Lissi, Minghetti, fratellini, Lega, etc etc?
    Perchè a Como non esiste una vera opposizione degna di tale nome!

    La messa è finita andata in pace…..

  15. Vorrei tanto sapere cosa vorrebbe fare il sindaco di quei locali.
    Prima dell’Università Insubria era la sede delle Magistrali che poi è stata trasferita Il Carducci è una istituzione Storica e vi fanno molti corsi

    E.V.

  16. Intanto se la presidente Forgione potesse rispondere alle domande sopra e non arrabbiarsi con persone che ignorano l’importanza dell’associazione e di quello che fa…
    Altrimenti anche noi simpatizzanti cominceremmo a preoccuparci. 😊

    1. Io sono disponibile a tutto. Anzi sono orgogliosa. Abbiamo un calendario fitto di eventi che spazia dalla scienza, all’arte, al teatro, la musica, concettistca, leggerela, jazz . Concorsi per nuove voci o musicisti.
      Attività di alta cultura e intrattenimento. Organizziamo corsi per adulti e bambini. Accogliamo l’auser .
      Tutti gli incontri sono gratuiti. Chiediamo solo una piccola offerta per quelli in cui si deve pagare siae o agibilità.
      Facciamo la manutenzione del Palazzo. Visitate la pagina Facebook. Mi fa piacere.
      È una associazione in cui il
      Consiglio e il Presidente non hanno remunerazioni o rimborsi spese. Molti soci sono volontari.
      Esiste il vero spirito di collaborazione.
      Ci siamo occupati e ci occupiamo di disabilità.
      Non so cosa altri aggiungere

      1. Mi spiace non siete graditi, abitate in un immobile interessante e non siete Como Nuoto o Como 1907. E poi quando ci si impunta su una cosa ci si impunta e non c’è più niente da fare. Bocciofila docet.

      2. Alla faccia della democrazia, se entrano abusivamente in un appartamento non si possono buttare fuori,neanche con le buone maniere,invece il sindaco si presenta con lartiglieria pesante…..ma come siamo messi…..la legge del più forte…….bell’esempio.

    1. Già sono sotto organico, i poveretti, e gli tocca pure assecondare questo personaggio con comportamenti da egocentrico e manie di grandezza che nel curriculum ricorda d’aver frequentato Giurisprudenza ma ha totalmente dimenticato ciò che vi si insegna.
      Chissà che rabbia e che vergogna avranno provato.

  17. Io mi chiedo xké i centri anziani devono pagare,giustamente,le utenze e questa associazione non corrisponde almeno in parte? a me risulta che per poter partecipare ai vari corsi si deve versare e trovo giusto, una quota I costi dell’energia sono un po cambiati rispetto a 130 anni fa’

    1. Non abbiamo alcun guadagno. Risulta dai libri contabili. Il Palazzo è mantenuto dalla Associazione e merita una visita. I corsi di riscaldamento sono inferiori a quanto viene dato per due giorni di spettacolo a altri enti o associazioni

      1. Il vostro impegno è sicuramente lodevole. Però io non trovo giusto che qualsiasi associazione o privato debbano pagare l’uso delle sale e voi no.
        Un associazione dovrebbe automantenersi e non organizzare i propri eventi a spese dei cittadini. E secondo me aprendo il museo al pubblico potreste farlo benissimo.

  18. Sembra che al primo cittadino sia interessato di più gli immobili che dare i servizi ai cittadini e sistemare quello che c’è da sistemare, piscina di Muggiò ecc., non è più immobiliarista.

  19. “La tragedia di un uomo ridicolo” è il film che Bernardo Bertolucci portò sulle scene nel 1981 a descrizione della confusione dei valori e delle scelte di un uomo solo al comando. Una tragedia degli anni di piombo diventata farsa, i cui ruoli possiamo ritrovare in alcuni paradossi attuali la cui contraddittorietà ci riconduce a uno dei periodi più bui della nostra storia recente. Palma miglior attore a Ugo Tognazzi-Festival di Cannes.

    1. Commento o meglio constatazione intelligente e lucda portata con eleganza, che condivido…purtroppo …ahimoi…comaschi o chi ha la ventura di vivere in questa città che difficilmente ha visto una “governance” degna di tale nome

    2. Ma si guardi lei che quando era consigliere comunale non ha combinato una mazza, è ricordato soltanto per la sua capacità in aula di sistemarsi il ciuffo quando prendeva la parola….

    1. Semplicemente perché non c’è uno sfratto altrimenti lo avrebbero consegnato. Volevano fare un blitz tipo occupazione di case popolari una volta dentro rimane tua…..il problema che il blitz lo vuole fare il sindaco…Triste

    2. Se non ricordo male lo “sfratto esecutivo” deve essere deliberato danun giudice e notificato tramite ufficiale giudiziario… cosa che non mi risulta sia mai stato fatto.
      Ma al rapifan medio cosa interessa questo?
      Se il “capo” dice questo è legge…

      1. Ma che cosa dite mai. La procedura di sfratto è una cosa precisa, non si applica al casomai È pacifico che i locali debbano essere rilasciati e non adibiti al circolo degli scacchi, bridge, cori, filodra. et. L’avv. Forgione lo sa bene. Solo non vorrebbe passare alla storia come il Presidente che ha chiuso l’Associazione. Vuole solo tempo. Del resto non le interessa niente. Basta guardare il suo curriculum. E’ nata per stare in vista!

  20. Se si è arrivati a questo punto è perché l’associazione al di là dei 130 anni di uso e consumo del fabbricato non ha più motivo di esistere. Per questi ultimi anni chiedere una verifica di lavori fatti o un programma riguardo al futuro ,se esiste un progetto cultura allora trattare la permanenza nei locali in base ai lavori effettivi, in caso contrario giusto ll sfratto perché il bene è per utilità pubblica.

  21. Il sindaco Rapinese è un immobiliarista.
    Como è un insieme di case contornate da una generosa natura.
    Como è così per volontà di chi ci abita, dei comaschi.
    Como è quindi un insieme di scatole vuote:
    una città senza anima, viziata dal vicino benessere elvetico, con cui, in tempi di guerra (e non) ha fatto affari illeciti.

    Rapinese è un epifenomeno di tale contesto.

    Accettare o mettere al muro, in modo molto gentile.

  22. Rapinese vergognati il tuo atteggiamento da despota è squallido.
    Invece perché con trasparenza fornisci i dati delle tornate natalizie e a chi è andato il 10% del fatturato, perché non tiri fuori il documento con il quale hai assegnato la Palestra ronchetti in via Giulini, perché non dici quando riaprirai le micro piscine e palestre di via del Dos, perché non sono partiti i lavori di messa a norma della piscina di Viale Geno e la Como Nuoto è ancora lì, perché non sistemi la scala della Parini, perché non sistemi le buche in città che oramai sono crateri e costano in termini di risarcimento.
    In sostanza perché non vai a casa?

    #rapiout

  23. Il Comune, incaponito, utilizza largamente i soldi dei contribuenti e la forza pubblica per queste battaglie contro le associazioni Speriamo che abbia ragione (e c’è più di qualche dubbio, sentenze alla mano), perché altrimenti si stanno scrivendo le pagine più squallide della storia cittadina.

  24. Domande all’avvocato Forgione:
    – leggendo su vari siti la storia dell’associazione benemerita ci sono denominazioni che variano e anni diversi di nascita che spaziano dal 1903 al 1908: domanda: si può sapere quale associazione presiede e quando è nata? Avete l’atto costitutivo originario e potete pubblicarlo sul sito per divulgare queste importanti informazioni?
    – associazione pro cultura popolare (quella ultracentenaria) e associazione Giosuè Carducci pro cultura popolare sono la stessa cosa?
    – occupazione dei locali in forza di un titolo (che ovviamente la esclude) e usucapione come si conciliano? Questo titolo c’è o non c’è? Non c’è una contraddizione nelle sue parole? L’immobile comunale non ha oggettivamente rilievo culturale (altra circostanza che notoriamente esclude l’usucapione)?

    Questo non fa venire meno la meraviglia di tanti eventi organizzati in modo splendido in tanti anni di attività e il lavoro del direttivo e degli altri maestri di cui ha goduto la città di Como. Però su questi temi delle due l’una: o dirigente e amministrazione hanno preso una topica clamorosa o manca qualche tassello alla storia.
    Rispettosamente la si affronti pubblicamente chiarendo chi ha effettivamente titolo a pretendere che cosa. E soprattutto se i Comaschi sono i veri proprietari del Carducci e hanno diritto di farne quello che vogliono tramite le amministrazioni di volta in volta elette.

  25. Non capisco. Il Comune ha perso in Tribunale contro l’Associazione, quindi:
    1 come è possibile un’ordinanza di sgombero;
    2 come è possibile che il Tribunale abbia respinto il ricorso urgente a questa ordinanza di sgombero.
    Sembra un’ operazione stile polizia americana dove si entra in una proprietà senza alcun mandato. Sono molto perplesso…

  26. Ma questa associazione cosa fà di così importante per la città? Ha ancora scopo di esistere? Non gli bastano due stanzette vogliono un Palazzo dove potrebbero studiare I nostri ragazzi(Conservatorio)

    1. Lei non conosce l’Associazione i suoi corsi e le iniziative. Si informi dal Conservatorio come è andata e poi si esprimerà a favore della associazione.

    2. forse non capisco io, ma fino ad alcuni anni fa convivevano nello stesso palazzo l’Associazione CArducci e l’Università (mi pare fosse Insubria) – credo che oggi gli spazi dell’università sia vuoti, e quindi? i ragazzi del conservatorio non possono utilizzare quegli spazi lasciando il resto al Carducci? oppure il conservatorio non si accontenta e vuole TUTTO il palazzo?

    3. penso si opportuno girare la domanda identificando il sindaco attuale piuttosto che l’associazione: cosa fa rapinese di così importante per la città? Ha ancora scopo di esistere?
      Ecco detta così è meglio.

      1. Corretto! Il signor sindaco Rapinese dovrebbe dimostrare alla comunità come sta tutelando l’interesse dei cittadini in una città che vede costi stratosferici per interessi diversi da quelli dei cittadini. Una politica che tutela interessi privati e non pubblici ha perso di vista il suo vero compito di pieno rispetto dei cittadini e della res publica. Ritengo che anche questo sia un esempio di un cambio di rotta della “politica” intrapreso già anni fa che è costato un salasso continuato a danno dei cittadini per costruire opere persino dannose. Certi accanimenti fatti passare per “interesse pubblico” sono fuori luogo e possono dimostrare la pochezza di chi li persegue

    1. Affermare che un luogo non ha più una destinazione culturale per l’Amministrazione e che l’Associazione Carducci non ha più diritto ad essere autorizzata per ospitare eventi come concerti o manifestazioni culturali, è un messaggio molto grave. È come dire che la cultura a Como deve essere soppressa, privando la città di spazi dove l’arte, la musica e le espressioni culturali possono fiorire.
      Ma la cultura è il cuore pulsante di una comunità e negare luoghi di aggregazione e di espressione equivale a cancellare ogni forma di manifestazione culturale, con un impatto devastante sul tessuto sociale e artistico della città.

        1. Nemmeno il Sindaco può fare ciò che vuole, anche se l’attuale vaneggiava che il Sindaco può tutto. Se il racconto fatto è vero, l’amministrazione ha tentato un colpo di mano senza avere in mano le carte necessarie, e mi pare assai grave.

    2. Si vede come il potestà Rapi rappresenta la popolazione… Chissà come mai un agente immobiliare sta liberando un immobile dietro l’altro. Sicuramente nell’interesse dei cittadini!

      1. Non vivo più a Como da anni, ma ci sono nato e ci torno quasi tutti i giorni.
        Ritengo che il lavoro che sta facendo il Sindaco sia positivo e il corretto utilizzo dei beni della Città sia la strada giusta per valorizzarla, a tutto beneficio dei cittadini.
        Da chiarire tutti gli aspetti legali anche se spesso la Legge si incarta “nelle carte”.
        A occhio io sono del parere che questi locali vadano ridato e utilizzati dall’amministrazione in onore del parere democratico dei cittadini.

        1. non si comprende quale sia il pensiero insito nel suo commento. non è che se uno vince le elezioni allora può disporre a proprio piacimento degli immobili comunali… se ci sono contratti, accordi, donazioni, atti … tutte cose che possono avere un valore legale, allora vanno rispettate le pattuizioni secondo la loro validità. diversamente, se la legge lo consente, possono essere rimesse in discussione, secondo la normativa e legislazione vigente. in ogni caso sarebbe utile conoscere quale sarebbe corretto utilizzo dei beni della città a beneficio dei cittadini. cordialità

      2. L’unico vero interesse che si può intravedere è quello di un Inmobiliriarista che cerca di liberare un immobile più interessante per privati che per un bene pubblico

    3. L’associazione è un’associazione culturale, la cultura è per tutti (se la si vuole, ovvio), resta il fatto che ci sono iter da seguire nei procedimenti , che non mi sembra siano stati seguiti.

    4. Premesso che il lascito dell’immobile si è portato dietro una convenzione che presuppone che fintanto che ci sia questa associazione abbia determinati spazi. Qui non è cosa danno per la citta’ e credo che come associazione culturale diano certamente qualcosa di più utile di cosa dia un sindaco. il conservatorio ha qualcosa di scritto che loro devono andare li’ non per altro perché se il bene non ne puoi disporre a tuo piacimento occhio che il comune potrebbe dover indennizzare il conservatorio. Io fossi il conservatorio ricorrerei all’avvocatessa Forgione che mi sembra tignosa il giusto..

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