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Operaio morto a Colverde, i sindacati: “Da inizio 2022, una lunga scia di sangue. Piaga sociale cui mettere fine al più presto”

Dopo la tragedia di Moltrasio (qui i dettagli) con due operai morti mentre tentavano di scaldarsi di notte in cantiere, oggi una nuova vicenda agghiacciante. Ne parlavamo poche ore fa, un uomo morto in un cantiere a Colverde mentre lavorava in un cantiere: Tragedia a Colverde, il terreno cede durante lo scavo: muore travolto un operaio di 40 anni.

Così in queste ore sono intevenuti i sindacati – Cgil, Cisl e Uil – con una nota nettissima:

È passato solo qualche giorno dall’ultimo infortunio mortale avvenuto nel nostro Territorio e ancora una volta ci troviamo davanti all’ennesima tragedia. Apprendiamo nel tardo pomeriggio che un operaio edile, a fine turno, ha perso la vita in cantiere. Si tratterebbe di un operaio quarantenne di origine albanese che lavorava in un cantiere della Comedil Mangino s.r.l. a Colverde. In attesa di raccogliere più informazioni e che sia meglio accertata la dinamica, mentre i nostri Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali sono sul luogo della tragedia, esprimiamo la rabbia che ci pervade nel sapere che il cedimento dello scavo in cui si trovava il lavoratore sarebbe stata la causa del decesso. Una situazione non straordinaria che, correttamente gestita, sarebbe bastata a restituire il lavoratore alla sua famiglia questa sera.

Dall’inizio del 2022, una lunga scia di sangue, una tragedia a cui mettere fine al più presto, che a prescindere dalle cause di ognuna, ha portato uomini, giovani e padri di famiglia a non far ritorno alle proprie case dopo essere andati semplicemente a guadagnare il pane per vivere. Quella dei morti sul lavoro, specie nel settore edilizio, è una vera e propria piaga sociale a cui si può rimediare solo attraverso una vera e propria inversione di tendenza che ha alla base un nuovo approccio alla sicurezza da parte delle imprese, che deve essere vista come un investimento e non come un costo. Non possono più esserci morti per incuria, fretta, economia o superficialità dei padroni.

I Segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil del Territorio di Como – Riccardo Cutaia, Roberto Turri e Luca Vaccaro – ritengono sia necessario diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso una formazione permanente, oltre ad individuare migliori strategie di collaborazione e sinergia tra i diversi soggetti dedicati, a cominciare dagli enti ispettivi. Le Segreterie di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Como nell’attesa che le forze dell’ordine facciano chiarezza su quanto avvenuto a Colverde , si stringono al dolore della famiglia e si rendono sin da ora disponibili per qualsiasi tipo di assistenza.

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