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Si tuffa a Villa Olmo, richiamato dalla Polizia locale dà di matto: calci e pugni, condannato

E’ successo ieri intorno alle 18 sulla sponda del lago davanti a Villa Olmo quando una pattuglia della Polizia locale di Como, nell’ambito dei quotidiani controlli dedicati a evitare bagni proibiti (e pericolosi) nelle acque del lago, ha invitato un uomo a tornare a riva. L’uomo, un 39enne ucraino domiciliato a Milano con lo status di rifugiato, una volta fuori dall’acqua ha rifiutato di fornire le proprie generalità. A quel punto gli agenti hanno tentato di portarlo al Comando di viale Innocenzo, per tutta risposta il 39enne ha reagito con calci e pugni, ne è nata una piccola colluttazione dove nessuno ha riportato traumi, alla fine è stato bloccato. Stamani è stato processato con rito direttissimo in tribunale a Como, arresto convalidato e patteggiamento a 3 mesi con pena sospesa.

Da ricordare come i bagni vietati nel lago abbiano prodotto numerose vittime nel corso degli ultimi due anni, turisti e gitanti, purtroppo nonostante controlli, cartelli e cronache si ostinano a tuffarsi: qui i racconti.

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7 Commenti

  1. per colpa di quelli che ci tengono tanto a mettere i puntini o a togliere gli accenti , poi si perde il vero senso dell’articolo , in questo paese tutti vogliono fare i …. loro e le leggi molli come uno squacquerone consentono ad un pirla di essere nuovamente in giro a fare il prepotente , in altri paesi 3\4 giorni in cella calmano gli spiriti indomiti di chi fuggito dal suo paese pensa di essere un intoccabile

  2. L’utilità di non divenire del tutto uno Stato totalitario e di polizia, per esempio.
    I principi che guidano il Diritto hanno antiche e profonde radici, motivazioni, che l’uomo della strada sembra sempre dimenticare: come se tal uomo credesse che il Diritto appunto si muova sulla base di passeggeri capricci del momento, superficialmente, al pari della propria vita superficiale.
    Dunque libri sul Diritto chiusi, tradizioni secolari buttate nel water e atteggiamento “manettaro” perpetuo. Perlomeno fin tanto che in manette non finisca appunto tal uomo della strada o suoi congiunti.

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