E’ successo poco fa, intorno alle 16.30. Una turista pakistana in compagna di due amiche è scesa nella darsena di Villa Olmo che, causa siccità, è totalmente in secca. Poi approfittando del lago bassissimo si è avvicinata ad un punto sassoso vicino al Lido alcuni metri più avanti. In un istante, per ragioni da chiarire, è scomparsa sott’acqua davanti alle amiche.
“Si vedeva solo il velo galleggiare, i vestiti l’hanno portata sotto”, racconta Maurizio Locatelli, storico gestore del Lido. “Le giovani erano interamente coperte da abiti tradizionali – continua – sappiamo che sono pakistane perché erano state al nostro bar poco prima per bere una spremuta. Per fortuna uno dei nostri bagnini, in servizio di sorveglianza sul lago, si è accorto di quanto stava avvenendo ed è intervenuto all’istante. Credetemi, diversamente la ragazza sarebbe morta di sicuro”.
Al lido era presente, per pura fortuna, un medico rianimatore, Franco Foti, che ha accertato come grazie alla tempestività dell’intervento la giovane non abbia riportato conseguenze. “Bisogna mettere cartelli molto grandi che chiariscano il divieto di balneazione e personale a presidio – evidenzia Locatelli – con l’emergenza idrica in corso e il lago basso sono tantissimi i turisti che si avventurano in acqua”. Infine parole per il collega: “Il nostro bagnino si chiama Giacomo Castelletti – conclude Locatelli – è giusto che si sappia e si conosca il suo nome perché, lo ripeto, ha evitato una morte certa”. Lo scorso weekend, dopo le tragedie dei mesi scorsi (qui e qui), un primo presidio con la Protezione Civile al Tempio Voltiano deciso dal sindaco Rapinese ha ridotto drasticamente i bagni proibiti, certamente un modello da replicare anche altrove. Per approfondire:
2 Commenti
Ottimo.
Merita un Encomio.
Ha fatto il suo lavoro. Resterà, nel caso, una situazione privata tra le e la persona soccorsa.