Ampiamente annunciata nei giorni scorsi ora la Rete Museale Cittadina integrata è stata ora anche suggellata in una conferenza stampa in Pinacoteca alla presenza del sindaco di Como, Alessandro Rapinese e del vescovo, cardinale Oscar Cantoni, oltre che dei principali attori che hanno dato vita al progetto. Attraverso un unico biglietto, dal 1° febbraio sarà possibile visitare il Duomo di Como e anche i Musei civici delle città attualmente aperti, ovvero la Pinacoteca e il Tempio Voltiano. Gli elementi di novità sono ovviamente diversi. Il principale riguarda però proprio il concetto di rete, che coinvolge per la prima volta Palazzo Cernezzi e la Diocesi (attraverso l’Ente Chiesa Cattedrale), come hanno sottolineato il vescovo e il sindaco nel loro intervento.
“La Cattedrale è il monumento più visitato in città. L’apertura su questa preziosa e dinamica collaborazione per un anno, in via sperimentale, con i musei civici darà dinamismo allo sviluppo dell’offerta culturale cittadina – ha introdotto l’argomento il sindaco di Como, Alessandro Rapinese – Si tratta di un passo importante sia per i cittadini sia per i turisti nel segno di una progettualità possibile”.
Il vescovo Cantoni ha ripreso alcuni concetti della sua omelia di Sant’Abbondio, riguardo lo sviluppo della città turistica. “Como città turistica ha aspetti positivi, ma è reale il rischio di una presenza eccessiva di chi la visita con lo stile mordi e fuggi. E’ nostro compito la cura delle marginalità, ma anche la conservazione e la tutela del patrimonio artistico. La Cattedrale, con 1.500 visitatori ogni giorno è al primo posto per i luoghi più visitati della città dai turisti. Il biglietto di ingresso non riguarderà i fedeli – ha ribadito il cardinale Cantoni – per i quali è stato predisposto un itinerario differenziato. Per i turisti ci saranno invece diverse aree di interesse funzionale, nell’ottica di una città globale, ma anche pacata. Questa collaborazione con il Comune è sintomo della volontà di camminare insieme in una città compatta e pronta ad accogliere chi ci onora della visita”.
E’ poi toccato all’assessore alla Cultura, Enrico Colombo entrare nello specifico della collaborazione, partendo dal paragone con il libro “Into the Wild”, poi film candidato all’Oscar, in cui un giovane protagonista viaggia due anni, abbandonando tutto e tutti, prima di trovare la pace nella sconfinata Alaska dove troverà però anche la morte. “La nostra città a livello culturale veniva da troppi anni di esperienze fatte e poi abbandonate, collassate anche perché nate grazie a finanziamenti specifici – ha detto Colombo – Oggi si respira un’aria diversa a Como, che è città coordinatrice per Unesco. I fondi raccolti dai biglietti verranno veicolati tutti sulla cultura e su un progetto che speriamo di estendere anche alla chiesa di San Giacomo e al Museo del Duomo (visitabile però tra un paio di anni ndr), mentre sulla parte del Comune, al Tesoro di Como nell’ex Orfanelle, dalla prossima primavera, e al Monumento ai Caduti. In questi anni abbiamo subìto lo sviluppo turistico della città senza creare un’offerta culturale. Como deve potere competere con altre città d’arte. Il senso di rete e di community non può che creare affezione verso il polo museale cittadino”.
Anche Veronica Vittani, responsabile dei Musei Civici per Palazzo Cernezzi, presente con la dirigente Rossana Tosetti è convinta che il cammino avviato con la Diocesi non si esaurirà dopo un anno. “La biglietteria elettronica – ha spiegato – e il sito Internet che verrà realizzato serviranno a capire anche da dove arriva il pubblico attratto dall’offerta culturale, organizzando così progetti di sviluppo”. Tre le tipologie di biglietto integrato, si parte da MuseiINrete dal costo di 10 euro che consente l’ingresso in due sedi nell’arco di 72 ore, poi per le tre sedi (sempre in 72 ore) il costo sale a 15 euro, mentre il ticket valido 5 giorni che consente l’ingresso in quattro sedi costa 20 euro.
Palazzo Cernezzi ha già ragionato anche su offerte dedicate ai giovani e alle scuole, delle Community Card annuali da 20 a 10 euro. Valeria Guarisco, responsabile della comunicazione dell’Ente Cattedrale di Como e monsignor Simone Piani, cerimoniere del Capitolo della Cattedrale di Como, sono entrati nello specifico oltre che della collaborazione, anche del nuovo corso per quanto riguarda l’accesso al Duomo di Como. Dal 1° febbraio, per la prima volta nella storia della Cattedrale, servirà un biglietto per i turisti. Percorsi (per turisti e fedeli), orari di funzioni ed eventi sono già disponibili sul sito cattedraledicomo.it
“C’erano troppi turisti in giro per il Duomo – ha detto monsignor Piani – abbiamo riservato luoghi per la preghiera e altri per la visita. Non preoccupatevi, i fedeli non saranno collocati nelle gabbie – ha assicurato il sacerdote – ricordando anche l’imminente apertura dell’anno giubilare”. Il Duomo in città sarà l’unica chiesa giubilare, le altre nella Diocesi sono tre santuario, quello della Santissima Trinità Misericordia di Maccio, quello della Beata Vergine di Tirano (Sondrio) e di Santa Maria del Sasso di Caravate (Varese). Per i pellegrini verranno offerti due momenti di preghiera alle 12 e alle 15, sono previste due messe per i lavoratori e un itinerario spirituale libero per tutti. Per turisti e visitatori la possibilità di visitare invece anche le due sacrestie e, prossimamente, anche parte del percorso nella parte alta del Duomo.
Una bella spinta per l’offerta culturale a Como, insomma, che lo scorso giugno aveva subito il niet da parte di Fondazione Cariplo sul progetto di riqualificazione dei tanti Musei chiusi.
“Como veniva da amministrazioni che chiudevano i musei – ha detto Colombo – noi abbiamo previsto tre step per riaprirli nell’ampliamento dell’offerta culturale. Ogni euro derivante da questo nuovo accordo con la Cattedrale verrà reinvestito in cultura. Ho ereditato un Tempio Voltiano che poteva accogliere solo 35 persone in contemporanea, abbiamo raddoppiato la capienza. Da 25mila presenze quest’anno arriveremo a 28mila, oltre ai 15mila della Pinacoteca”. Sono numeri piccoli, certo, piccolissimi se paragonati al resto del mondo, lasciando perdere i quasi 9 milioni di biglietti staccati per il Louvre, ma pure i 763mila del Museo del Duomo di Milano, i 257mila di Villa Monastero a Varenna e i 248mila di Villa Carlotta. Certo, da qualche parte si deve pure incominciare. La rete di Diocesi e Comune di Como potrebbe inoltre comprendere presto anche l’Ordine degli Ingegneri e il Parco della Spina Verde. Il biglietto integrato sarà disponibile da fine gennaio sul circuito Vivaticket.