Villa Olmo chiude fino all’8 ottobre prossimo. Ma per una volta – al netto delle infinite traversie e lungaggini che ha già dovuto affrontare la dimora – si può dire che le porte resteranno sbarrate a fin di bene. E soprattutto a fin di cultura.
La chiusura al pubblico, infatti, è direttamente legata ai lavori di allestimento della mostra d’arte “Il sogno di Antonio. Un viaggio tra arte e tessuto” organizata dalla Fondazione Ratti
Sarà un percorso espositivo che a partire dal 10 celebrerà Antonio Ratti e la sua storia dell’imprenditore che ha dato lustro all’impresa, alla seta e naturalmente al nome di Como nel mondo.
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La mostra toccherà anche Villa Sucota, i parchi delle ville e anche altre zone della città. Un progetto che farà da filo conduttore tra la visione e la storia di Antonio Ratti, indissolubile rispetto ai suoi luoghi.
La mostra è curata da Lorenzo Benedetti, Annie Ratti e Maddalena Terragni e si chiuderà il 31 gennaio 2022. Antichi reperti tessili, opere d’arte contemporanea e materiali d’archivio saranno al centro dell’esposizione che ripercorre la vita, l’opera e lo sguardo a 360 gradi dell’industriale e mecenate che nel secondo dopoguerra, con la Ratti, contribuì a ricostruire l’Italia industriale abbinando al lavoro una concezione filantropica e culturale, perché Ratti partiva dal presupposto che il tessuto fosse a tutti gli effetti un prodotto culturale.