Dopo la proposta lanciata ieri dal presidente del consiglio regionale lombardo Alessandro Fermi – una Ats soltanto comasca, separata da Varese – anche i sindaci del territorio comasco dicono la loro.
Qui le puntate precedenti:_
Clamoroso Fermi: sconfessa la riforma Maroni e chiede una Ats solo comasca. “Con Varese è troppo grande”
Ats solo comasca. Dopo Fermi, ironia di Braga: “Fa piacere si accorga adesso che la sanità lombarda non funziona”
Ats solo comasca, Orsenigo (Pd) su Fermi: “Cenere sul capo tardiva, solo una furbata elettorale”. Erba (M5S): “Serve riforma profonda”
A partire da Veronica Airoldi, primo cittadino di Erba, che accoglie con entusiasmo l’idea di tornare a una situazione pre-riforma Maroni.
“Ditemi dove devo firmare e lo faccio subito, condivido appieno la posizione di Fermi – così il sindaco di Erba – L’emergenza ha messo in evidenza la necessità di tornare al modello precedente, abbiamo bisogno di una presenza territoriale forte su Como. Non so se sia una questione di parte o di continuità: col modello precedente c’era sicuramente una conoscenza maggiore del territorio e delle sue esigenze, invece con l’attuale Ats ho avuto la sensazione che non ci fosse, soprattutto vedendo la gestione dell’emergenza sanitaria. Quindi probabilmente è il modello che non funziona, meglio tornare a quello di prima”.
Il sindaco di Erba concorda non solo sull’esigenza di riorganizzare Ats, ma anche su un nuovo ruolo da attribuire ai sindaci del territorio – così come sottolineato dallo stesso Fermi.
“Credo che spesso si diano responsabilità ai sindaci ma, essendo l’ultimo anello della catena, non si forniscono loro i giusti strumenti – spiega Airoldi – già che stiamo facendo una rivalutazione in merito alla ristrutturazione di Ats, varrebbe la pena fare anche un ragionamento sul ruolo dei sindaci e sugli strumenti insufficienti che hanno a disposizione ad oggi”.
Concorda con la posizione di Alessandro Fermi anche Simone Moretti, primo cittadino di Olgiate Comasco.
“Mi sembra che finalmente ci sia un allineamento anche da parte degli esponenti politici comaschi, tutti quanti vanno verso una stessa direzione – così il sindaco di Olgiate – Lo aveva detto Orsenigo, poi Turba e adesso anche Fermi. Como ha bisogno di stare da sola, non possiamo essere i fratelli minori di Varese. Quella di Fermi è una posizione forte e mi fa piacere, se le forze politiche hanno capito che questa è la strada giusta ne sono felice. Si va nella direzione che chiediamo anche noi Comuni”.
Il sindaco di Olgiate Comasco sottolinea altresì una gestione non proprio ottimale dell’emergenza Covid-19, da parte di Ats Insubria.
“In questi mesi di emergenza, l’assistenza alle famiglie è stata tragica – afferma Moretti – Noi sindaci abbiamo fatto fronte comune, riuscendo ad avere una crescita insieme. In Ats qualche esponente ci ha dato una mano e il dottor Spata (presidente dell’ordine dei medici di Como e della Lombardia, Ndr) ha dato consigli utili su cosa dovessimo fare per affrontare l’emergenza. Sono stati tre mesi difficili, se hanno portato a questa scelta forse è perché tutti quanti si sono resi conto che quando noi ci siamo permessi di criticare il sistema sanitario era perché abbiamo subito tutta l’emergenza sulle nostre spalle senza avere interlocutori. Ad esempio, non avevamo nessun numero di telefono diretto e facevamo riferimento a un portale Ats che riporta ancora casi positivi che sono invece guariti. È stata una gestione pessima”.