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Caos passaggi a livello, Turba ne ha per tutti: “Butti la smetta di fare polemica. Braga e Orsenigo parlano senza conoscere”

Spara alzo zero e ne ha per tutti.

Chiara Braga e Angelo Orsenigo, Dem, rispettivamente deputato e consigliere regionale, che a suo dire: “Dimostrano di non conoscere il merito della questione”. E poi Alessio Butti, deputato di Fratelli d’Italia, le cui proposte, dice: “Sono inapplicabili, si adoperi seriamente con il ministro De Micheli per risolvere il problema”.

Il sottosegretario regionale Fabrizio Turba, Lega, è un fiume in piena.

Tema il disastro annunciato a Como, a partire da domani, per l’allungamento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello tra Como Borghi e Como Lago.

Prima il flop del vertice romano:

Maxi-vertice a Roma ma cadono le speranze: scatta il calvario dei passaggi a livello

Poi una lunghissima infilata di reazioni politiche:

Como, da sabato passaggi a livello infiniti, durissima accusa di Braga: “Ferrovie Nord assicurò il contrario. Poi il dietrofront all’ultimo minuto”

 

“Le proposte dell’onorevole sono inapplicabili, al punto che viene il sospetto che le sue accuse e critiche abbiano ben altro scopo rispetto a quello di fare gli interessi dei Comaschi”, dice ancora Turba rivolgendosi a Butti (Lega e Fratelli sono alleati sia in Comune a Como che in Regione, ricordiamo).

Cosa ha detto Butti?

Ha proposto, qualche ora fa un ragionamento in cinque punti.

1. All’incontro di mercoledì 23 u.s., presso il ministero dei Trasporti, la ministra De Micheli non solo non era presente (nonostante fosse stato annunciato il suo interessamento), ma pubblicamente interpellata il pomeriggio stesso alla Camera ha candidamente ammesso di non sapere alcunché della materia e dell’incontro.

2. Se Ministero e Ferrovie Nord (con il concorso di Regione Lombardia, presumo) pensano di cavarsela promettendo di realizzare sopraelevate o sottopassi con quello che costano e con i tempi di progettazione e realizzazione che comportano….hanno sbagliato indirizzo perché i comaschi non sono fessi.

3. Ben vengano grandi progetti e ingenti finanziamenti per queste opere, ma da subito FNM progetti un “sistema di sicurezza” ADATTO alle caratteristiche dei treni e delle linee lombarde ( se vuole può farlo anche solo per la tratta di nostro interesse, non ci offendiamo).

4. Nel frattempo, come più volte ho detto, dopo aver verificato e studiato la pratica, si prendano in considerazione altre proposte tipo: a) aumento della velocità di transito dei treni inspiegabilmente limitata a 20Km/h. b) fermata temporanea per alcuni convogli a Como Borghi…

5. Torno a ripetere che se FNM, anziché adottare il sistema di sicurezza in uso a RFI, cioè su treni e tratte a lunga percorrenza, avesse consultato il territorio e gli enti locali…o considerato il sistema europeo non saremmo ora costretti a sperare nel destino. TANTO PER CHIARIRE.

Nello specifico infatti, il Sistema di Controllo della Marcia del Treno (SCMT), dotazione tecnologica di sicurezza che dal 26 settembre sarà attivato sulla tratta Como Camerlata – Como Lago, è l’unica attualmente omologata sulle reti italiane ed è l’unica già presente su tutta la rete Ferrovienord, realizzata in base alle prescrizioni di ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie).

Così replica Turba: “Tali prescrizioni sono imposte da ANSF, come da normativa statale, di conseguenza i concessionari della rete (Ferrovienord e RFI) non hanno margini di discrezionalità nel disporre di eventuali deroghe”.

Dunque, è la tesi del leghista: “La proposta di Butti di utilizzare un sistema diverso è quindi inapplicabile, così come la possibilità di aumentare la velocità dei treni; proprio perché questo sistema, utilizzato da diversi anni anche sulle tratte nazionali e locali gestite da RFI (Rete Ferroviaria Italiana), consente di verificare se il comportamento del macchinista sia coerente con le caratteristiche della linea e con l’aspetto dei segnali incontrati. Ad esempio, in caso di superamento di un segnale rosso o della velocità massima, si attiva automaticamente la frenatura del treno, impedendo di fatto di adottare la proposta del parlamentare Butti”.

Poi nuovo affondo: “Alla città di Como e ai Comaschi non servono polemiche inutili ma risoluzioni di problemi. Consiglio a Butti quindi di mettere da parte i toni polemici e di adoperarsi, come stanno facendo con determinazione i parlamentari della Lega, per riuscire a risolvere, nelle sedi opportune, quindi presso il ministero, un annoso problema che sta creando molti disagi ai cittadini di Como”.

Ma, dicevamo, ci sono parole anche per i due Dem: “Regione Lombardia – ha detto – ha sempre sostenuto con forza le istanze del Comune di Como in ordine alla richiesta di ottenere una deroga o una riclassificazione della tratta verso Como Lago, in modo da scongiurare l’introduzione del sistema di sicurezza SCMT e dunque l’allungamento delle attese ai passaggi a livello. Ma il Governo ha respinto queste richieste durante il vertice ministero delle Infrastrutture, ribadendo l’obbligo di attenersi alle prescrizioni dell’ANSF circa l’attivazione del suddetto sistema. Ferrovienord ha quindi dovuto obbligatoriamente adeguarsi alla normativa nazionale e attivare la tecnologia SCMT, che è l’unica attualmente omologata sulle reti ferroviarie italiane. Chi punta il dito contro la Regione evidentemente non sa di cosa parla, non conosce il merito della questione. È paradossale e scorretto che una decisione del Governo venga impropriamente addebitata a Regione”.

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