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Civitas, arruola l’architetto-fustigatore Ado Franchini. “Città da ridisegnare, traumatico rivederla così dopo 35 anni”

Novità in Civitas: la nuova “bottega” politica, annunciata a fine 2020 in vista delle elezioni comunali 2022, arruola l’architetto Ado Franchini.

Grazie alla collaborazione di Franchini, il gruppo ha presentato la rubrica Note Urbane che prende il via oggi sul sito web di Civitas.

Como, apre la “bottega” politica di Civitas per le elezioni 2022. “Una stagione è finita, ecco come aderire”

Un’idea che vuole affrontare “la sfida del cambiamento, della prospettiva e della relazione tra spazio urbano e dimensione umana – spiegano dal gruppo – ci sono tanti luoghi della nostra città che meritano di essere riconsiderati e nuovamente abitati. Nel territorio di Como gli esempi in tal senso si sprecano. Dalla periferia al centro avvertiamo la necessità di trovare e ridisegnare nuove forme dell’abitare la città che possano, da un lato, dare valore al vissuto e, dall’altro, per ricreare identità civile e urbana”.

Franchini ha sottolineato la necessità di reinventare edifici importanti nel centro e nella periferia.

“Sono rientrato a Como da un po’ di tempo, volevo rendermi utile per quanto possibile per quelle che sono le mie competenze anche dal punto di vista politico – ha spiegato – il rientro a Como è stato abbastanza traumatico perché molte cose che avevo lasciato 35 anni fa non sono cambiate e altri problemi si sono creati. La città è la scena fissa della nostra vita ma dovrebbe essere un organismo in evoluzione, ha bisogno di una regia che possiamo chiamare politica. Le carenze di un lungo periodo di politica che lavora a un livello non adeguato lascia la città con un sacco di questioni aperte che vanno risolte, non solo in centro ma anche nelle periferie. Edifici importanti, di valore non solo economico ma anche civile, sono totalmente da reinventare: pensate al numero di edifici di proprietà del Comune sottoutilizzati. Ritengo fondamentale il riuso degli edifici del Razionalismo, della Ticosa, ma anche dell’ex ospedale psichiatrico San Martino così come il piazzale Santa Teresa, un ingresso della città, che taglia in due il Borgo di Vico che ha una storia di demolizioni e non di ricostruzioni”.

Bruno Magatti ha poi evidenziato come “debbano esserci percorsi e progetti concreti per partire subito a lavorare quando si viene eletti”. E Franchini ha aggiunto: “Ci sono luoghi che devono avere un destino: l’area Ticosa, i giardini pubblici dello stadio che hanno avuto un breve momento di evoluzione e che ora sono fermi, le periferie mai prese in considerazione che trasferiscono una condizione di abbandono e degrado. Non è possibile che la città resti quella di 30 anni fa con i soliti problemi irrisolti”.

“Ci ricorderemo di questi anni per tutto quello che un’amministrazione non deve essere – così da Civitas – l’attuale maggioranza stenta a governare la macchina amministrativa che, nella sua complessità, necessita di amministratori competenti, capaci e perseveranti. Inadeguatezza, immobilismo, mancanza di visione e prospettiva sono le caratteristiche di questa Giunta. La pandemia ne ha dilatato le carenze organizzative e di pianificazione. La maggioranza è ogni giorno più distante dai cittadini e la Giunta non sembra in grado di costruire soluzioni. Avvertiamo la pressione di tanti cittadini, ormai diventati maggioranza in città, che chiedono che ci si faccia carico di un radicale cambio di rotta”.

“Un’opposizione non è solo quella che ha la capacità di reagire a proposte e a stimoli non condivisibili dell’agenda politica di maggioranza – hanno concluso dal gruppo – un’opposizione è credibile se capace di disegnare nuovi modi e prospettive per la vita della città e dei suoi abitanti. Architettura e città, intese come scena fissa ma in evoluzione della nostra vita quotidiana, ambiente urbano e Natura, sono ciò che possiamo condividere in una prospettiva a medio e lungo termine, nella quale si possono conciliare passato e presente, forma e spazio dell’ambiente urbano, antico e moderno, e dove possiamo definire nuovi vissuti dell’abitare della nostra città”.

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2 Commenti

  1. Questa è una bella notizia. L’architetto Ado Franchini è un gran professionista. L’idea che faccia proposte sulla rigenerazione urbana e sulla riqualificazione del patrimonio immobiliare, fa ben sperare. Mi auguro che non sia il solo a mettere sul tappeto proposte e idee. Quello che serve è lasciarci rapidamente dietro le spalle il “nulla” di questa Amministrazione.

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