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Migranti, Locatelli: “Città alleggerita”. Apertura anticipata Emergenza Freddo: “Decidono le associazioni”

Il tono è elegantemente istituzionale, perfettamente equilibrato, le deve essere riconosciuto.

Certo che dopo un periodo di presidio permanente fuori dai cancelli del Centro Migranti di Via Regina (con una campagna elettorale, vinta, in mezzo) oggi per Alessandra Locatelli (vicesindaco, assessore ai Servizi Sociali e deputato del Carroccio) è giornata politicamente trionfale.

La notizia è di stamani: Migranti trasferiti in massa da via Regina, l’ira della Caritas: “Senza parole”.

“Non è merito nostro” precisa Locatelli a domanda diretta. “Posso dire che è un fatto positivo, un riscontro pieno alle richieste politiche e amministrative. Il Governo è intervenuto e l’operazione alleggerisce la città delle presenze di migranti e richiedenti asilo. Cosa che dal 2016 a oggi pareva irrealizzabile”.

Si tratta di un passo verso la chiusura?
Non so, vedremo. Sono soddisfatta della risposta data a una città di confine che da anni subisce un transito fuori della propria portata

Ne ha parlato con il sottosegretario all’interno Nicola Molteni? E’ un’operazione che parte da lui?
Il Centro Migranti è governativo, decide il ministero dell’Interno che lavora con la Prefettura

Restando in tema, ieri il consigliere Fdi, Sergio de Santis, a proposito del dormitorio spontaneo sotto i colonnati dell’ex chiesa di San Francesco, ha invocato un’apertura anticipata del servizio Emergenza Freddo (qui)
E’ necessaria una premessa. Ieri ho incontrato il Tavolo per la grave marginalità, ovviamente abbiamo punti di vista diversi ma c’è grande rispetto e ho grande rispetto del lavoro dei volontari che operano, a tutti i livelli, in città. Stiamo gettando le basi per una collaborazione piena in ottica futura. Ci sono molti ragionamenti da fare anche oltre i migranti. Si pensi alle famiglie, italiane e straniere, in grave stato di povertà. Quando finiscono in strada rischiano di essere divise. I temi sono tanti e importanti

San Francesco?
A Como ci sono strutture di accoglienza: il dormitorio, Emergenza Freddo, Porta Aperta. Il comune fa la sua parte, contribuisce ma non si retrocede: non ci saranno nuove strutture. Per i richiedenti asilo ci sono già spazi, speriamo che i numeri si fermino e che siano limitati nuovi sbarchi

No a nuove strutture, chiarissima ma De Santis propone di anticipare l’apertura di Emergenza Freddo per rispondere a un’emergenza evidente
Decideranno le associazioni e i volontari, potrebbero riaprire la parte chiusa, quella destinata lo scorso anno a quanti erano usciti dal Centro di Via Regina (le tensostrutture di via Sirtori)

Non è preclusivamente contraria, quindi
Non è una decisone dell’amministrazione. Saranno le persone coinvolte a valutare e a costruire un percorso, certo non è facile è un grande impegno. Comunque si tratta di spazi privati noi non possiamo intrometterci e decidere

Come vedrebbe un’eventuale apertura tutto l’anno?
Non so

PER APPROFONDIRE:
Una notte a San Francesco. “Questa vita non è una scelta. Qui uccidiamo la nostra umanità”

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